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Il servizio civile universale, prima noto come servizio civile nazionale, è una tipologia di servizio civile che i cittadini in Italia possono prestare, in modo volontario, presso una serie di enti convenzionati con il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che integra nella struttura le funzioni proprie dell’ex Ufficio nazionale per il servizio civile.
I servizi segreti italiani sono l’insieme degli organi e delle autorità dei servizi segreti della Repubblica Italiana. Hanno il compito di assicurare le attività informative volte alla salvaguardia della Repubblica Italiana da pericoli e minacce provenienti sia dall’interno sia dall’esterno.
Poste italiane S.p.A. è un’azienda italiana che si occupa di servizi postali, bancari (tramite il Patrimonio Bancoposta), finanziari e di telecomunicazione, di telematica pubblica, di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale. Fu fondata nel 1862 come azienda autonoma che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato e divenuto in seguito fino al 1998 un ente pubblico economico. È organizzata in 5 divisioni (Corrispondenza, Espresso Logistica e Pacchi, Bancoposta, Filatelia, Rete Territoriale) e 13 Direzioni e Servizi Centrali. Dispone di 6 aree territoriali, 132 filiali, 12.845 uffici postali, 16 centri di meccanizzazione postale, 2.117 uffici di recapito con 40.717 addetti al recapito, 7.249 sportelli automatici, 18 collegamenti aerei quotidiani, 33.000 veicoli. È una società quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano ed è controllata per il 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti e per il 29,3% dal Ministero dell'economia e delle finanze. Sino al 30 aprile 2026 la società è l'affidataria del servizio universale postale, ovvero deve fornire alcuni servizi essenziali di consegna di lettere e pacchi su tutto il territorio nazionale italiano.
I livelli essenziali di assistenza (abbreviato in LEA) indicano, in Italia, l'insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale (SSN), allo scopo di garantire in condizioni di uniformità, a tutti e su tutto il territorio nazionale. Sono detti "livelli essenziali" in quanto racchiudono tutte le prestazioni e le attività che lo Stato ritiene così importanti da non poter essere negate ai cittadini.
La conferenza di servizi è un istituto della legislazione italiana di semplificazione dell'attività della pubblica amministrazione della Repubblica Italiana.
Carlo Felice de Candia (Cagliari, 28 dicembre 1803 – Cagliari, 6 giugno 1862) è stato un cartografo, generale e politico italiano. È un cartografo di celebrità della Sardegna, frequentò La Regia Accademia Militare di Torino dove nel febbraio 1822 conseguì il grado di sottotenente nel reggimento Cacciatori delle Guardie. Rientrato in Sardegna, dal luglio 1828 sino all’aprile 1829. Alla fine del 1834 Carlo Felice De Candia, nominato capitano, fu incaricato dal Governo Sardo-Piemontese di accompagnare nell’Isola Alberto Ferrero Della Marmora, Colonnello nel Corpo di Stato Maggiore Generale, nomina del 4 ottobre 1834, per effettuare tra il 1835 e il 1838, i lavori per il rilevamento e il completamento delle operazioni geodetiche. Inoltre dal 1844 Carlo De Candia intervenne più volte in Parlamento in qualità di Direttore dei Lavori Geodetici informando sull’operato e sui progressi dei lavori in Sardegna e soprattutto sulle, esatte cognizioni delle cifre accennanti alla rispettive masse dei terreni comunali, demaniali e privati. Come gran parte dell’aristocrazia cagliaritana Carlo De Candia divenne membro della Reale Società Agraria ed Economica, espressione degli interessi e della visione politico-economica di gruppi appartenenti a determinate categorie sociali cioè la nobiltà, la borghesia e il clero con l’intento di divulgare non solo le nuove tecniche dell’agricoltura e dell’allevamento ma di dimostrarne la convenienza; successivamente ne fu nominato vicepresidente nel 1852. La soluzione della amministrazione del territorio proposta da Carlo De Candia era quella di gravare le proprietà fondiarie di un’unica quota d’imposta che doveva essere pagata anche dal Clero; per poter procedere alla quotizzazione, recepiti i principi, era necessario dotare ogni comune di un Catasto parcellare dei terreni ed avviare «i lavori planimetrici che stabiliranno rigorosamente l’estensione superficiale, ossia catasto in massa dei terreni dei singoli comuni, divisi nelle tre classi di proprietà, demaniale, comunale e privata.