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La torre della Zecca chiudeva le mura di Firenze verso l'Arno a est, e costituiva, di fatto, una delle "torri terminali" del perimetro murario cittadino. Prima dell'edificazione, nelle immediate vicinanze, dei mulini della zecca, la struttura era indicata come torre della notomia, o torre dell'osservazione. Ai primi del Cinquecento, l'edificio era anche conosciuto come torre di San Francesco, data la vicinanza dell'omonimo convento e ospedale. Oggi la torre si trova isolata in mezzo a uno svincolo stradale dei viali di Circonvallazione in piazza Piave, vicino al lungarno della Zecca Vecchia.
Il principato abbaziale di Seborga era una minuscola entità territoriale, di proprietà dell'abbazia di Lerino, abazia situata nell'isola di Sant'Onorato, di fronte a Cannes. Si trovava nella repubblica di Genova, L'abazia di Lerino dipendeva dalla contea di Provenza, poi dal regno di Francia. La proprietà fu venduto ai Savoia nel 1729. Il borgo (500 metri di altitudine), noto per l'attività secentesca della sua zecca, si trova oggi a dodici chilometri da Bordighera, in provincia di Imperia, non lontano da Dolceacqua e Sanremo.
A partire dal XII secolo, durante il periodo periodo comunale, nella città di Brescia fu attiva una zecca autonoma. Tale zecca coniò denari dalla prima età comunale, come quelli effigianti l'imperatore Federico I Barbarossa, fino a quella viscontea, con le monete intitolate a Pandolfo III Malatesta, signore della città in contrapposizione ai Visconti all'inizio del XV secolo.
Il complesso sistema di governo della Repubblica di Venezia, durata dal 697 al 1797, fu l'esito di numerose stratificazioni successive originatesi soprattutto nei secoli XI-XIII e della successiva costante ricerca, da parte del patriziato dominante, di un equilibrio ed un mutuo controllo tra i diversi organi dello Stato.