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Giuseppe Sassatelli (Pianoro, 19 aprile 1947) è un etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell'Etruria padana. Dal 2017 è presidente dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici.
La Romagna (Rumâgna in romagnolo) è una regione storica, geografica e linguistica dell'Italia settentrionale che per quasi la sua totalità forma insieme all'Emilia la regione amministrativa dell'Emilia-Romagna. Geograficamente fanno parte della Romagna anche alcune zone della Provincia di Pesaro e Urbino (nelle Marche), parte della città metropolitana di Bologna, parte della città metropolitana di Firenze, alcuni territori della provincia di Arezzo in Toscana e la Repubblica di San Marino. Le città principali per importanza storica sono: Ravenna, che fu capitale dell'Impero romano d'Occidente (402-476), del Regno ostrogoto d'Italia (493-540) e dell'Esarcato bizantino d'Italia (584-751); Cesena, nota come Città dei tre Papi, che fu l'unica città romagnola a possedere un'università e inserita dall'UNESCO nel registro della Memoria del mondo; Rimini, caposaldo nonché centro viario romano; Imola e Forlì, legate alle vicende di Caterina Sforza; Faenza, nota per la produzione di ceramica. Il toponimo Romagna deriva dal tardo latino Románia (e in greco bizantino Ρωμανία, Rōmanía) e risale al VI secolo d.C., quando l'Italia fu divisa tra aree soggette ai Longobardi o all'Impero Romano d'Oriente. "Románia" assunse quindi il significato generico di "mondo romano" (in opposizione a quello longobardo). Con la creazione dell'Esarcato d'Italia (con capitale Ravenna), il termine assunse poi un'accezione geograficamente determinata, indicando la parte della penisola rimasta legata all'Impero romano.
Il mare Adriatico è l'articolazione del mar Mediterraneo orientale situata tra la penisola italiana e la penisola balcanica; suddiviso in Alto Adriatico, Medio Adriatico e Basso Adriatico, bagna sei Paesi: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Albania, confinando a sud-est con il Mar Ionio.
Lilith una figura presente nelle antiche religioni mesopotamiche e nella prima religione ebraica, che potrebbe averla appresa dai babilonesi assieme ad altri culti e miti come il diluvio universale presente nell'epopea di Gilgame , durante la prigionia di Babilonia. Nella religione mesopotamica Lilith il demone femminile associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte. La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come il caso nella religiosit sumerica di Lilitu, circa nel 3000 a.C. Per gli antichi ebrei Lilith era la prima moglie di Adamo, quindi precedente ad Eva, e fu ripudiata e cacciata via perch si rifiut di obbedire al marito che pretendeva di sottometterla. Sebbene alcuni studiosi datassero l'origine verso l'VIII secolo a.C., le trascrizioni mesopotamiche accennano a questa figura gi dal III millennio a.C. Lilith compare nell'insieme di credenze dell'Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo. Invece secondo la tradizione della cabala ebraica il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente a Eva. La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. Nell'immaginario popolare ebraico temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli aspetti negativi della femminilit : adulterio, stregoneria e lussuria. Alla fine dell'Ottocento, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile e, rivalutata nelle religioni neopagane, viene posta a fianco di simboli come quello della Grande Madre. Il suo corrispettivo astronomico un presunto satellite della Terra, ritenuto compagno della Luna, in seguito identificato con la Luna Nera, che corrisponde al secondo fuoco dell'orbita lunare, essendo l'altro occupato dalla Terra.
Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato un inventore, artista e scienziato italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
Karl Julius Beloch (Petschkendorf, 21 gennaio 1854 – Roma, 7 febbraio 1929) è stato uno storico tedesco naturalizzato italiano.
L'esplorazione (dal latino exploratio, 'osservazione', 'esame', 'perlustrazione (anche a fini militari)', 'spionaggio') è l'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell'uomo, l'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori. Uno dei periodi più intensamente caratterizzati dall'esplorazione di nuove terre da parte dell'uomo è detta "età delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica. Gli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civiltà. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti è stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte". Per i Greci il termine più aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco οἰκουμένη, participio medio passivo del verbo οἰκέω, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.
Il Ducato di Spoleto fu uno dei ducati istituiti dai Longobardi in Italia e sopravvisse a lungo dopo la caduta del Regno longobardo (774), passando sotto il controllo dei Franchi prima e della nobiltà pontificia poi, fino al 1198. Insieme al Ducato di Benevento costituiva la Langobardia Minor. Il ducato comprendeva inizialmente parti delle odierne regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. In epoca successiva, con lo stesso nome, ma in ambito territoriale già minore, venne annesso allo Stato Pontificio, divenendone poi una provincia. La penetrazione longobarda nell'Italia centro-meridionale, tradizionalmente considerata coeva o immediatamente successiva alla conquista del settentrione (Langobardia Maior) condotta da Alboino nel 568-569, è dalla storiografia moderna ritenuta leggermente successiva. La carenza di fonti sul periodo impedisce conclusioni certe, ma l'orientamento predominante colloca la conquista di Spoleto da parte di Faroaldo I e la conseguente fondazione del ducato nei primi anni del Periodo dei Duchi (574-584), forse nel 576.
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".