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Emilio Notte (Ceglie Messapica, 30 gennaio 1891 – Napoli, 7 luglio 1982) è stato un pittore e docente italiano, esponente del movimento futurista.
Ugo Adriano Graziotti (Carpenedolo, 7 maggio 1912 – Castenedolo, 2000) è stato uno scultore, pittore e matematico italiano.
Marcello Dudovich (Trieste, 21 marzo 1878 – Milano, 31 marzo 1962) è stato un pubblicitario, pittore e illustratore italiano. Assieme a Leonetto Cappiello, Adolf Hohenstein, Giovanni Maria Mataloni e Leopoldo Metlicovitz è stato uno dei padri del moderno cartellonismo pubblicitario italiano.
Orlando Italo Griselli, prevalentemente indicato come Italo Griselli (Montescudaio, 10 agosto 1880 – Firenze, 4 agosto 1958), è stato uno scultore italiano.
La Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea è un museo statale italiano con sede a Roma. Custodisce la più completa collezione dedicata all'arte italiana e straniera dal XIX secolo a oggi. Tra dipinti, disegni, sculture e installazioni, le quasi 20.000 opere della raccolta sono espressione delle principali correnti artistiche degli ultimi due secoli, dal neoclassicismo all'impressionismo, dal divisionismo alle avanguardie storiche dei primi anni del Novecento, dal futurismo e surrealismo, al più cospicuo nucleo di opere di arte italiana tra gli anni ’20 e gli anni ’40, dal movimento di Novecento alla cosiddetta scuola romana. È di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali, che dal 2014 la ha annoverata tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.
Galileo Andrea Maria Chini (Firenze, 2 dicembre 1873 – Firenze, 23 agosto 1956) è stato un pittore, decoratore, grafico e ceramista italiano, tra i protagonisti dello stile Liberty in Italia.
Il battistero di San Giovanni è uno dei monumenti della piazza dei Miracoli, a Pisa; s'innalza di fronte alla facciata occidentale della cattedrale di Santa Maria Assunta, a sud del camposanto monumentale. È il più grande battistero in Italia, e anche nel mondo: la sua circonferenza misura 107,24 m, mentre la larghezza della muratura alla base è 263 cm (2 metri e 63 cm ), per un'altezza di 54 metri e 86 centimetri.
Armando Giuffredi (Montecchio Emilia, 14 novembre 1909 – Montecchio Emilia, 1986) è stato uno scultore e medaglista italiano. Di umili origini, Armando Giuffredi nacque a Montecchio Emilia nel 1909, il padre, Zeffirino, era un minatore emigrato in Francia per lavorare nella cava di gesso della Balineu Parigina a Clicy sua Bois. Precoce allievo di una bottega artigiana di intaglio e falegnameria, a sedici anni frequentò a Reggio Emilia la Scuola per operai retta dal pittore Gaetano Chierici seguendo i corsi di modellato tenuti da Riccardo Secchi, valente artista allora a capo di una nota bottega di scultura in marmo. Grazie alle proprie abilità Armando emerse come uno degli allievi più brillanti della Scuola che aveva un'impostazione simile a quella delle Accademie di Belle Arti. Nel 1933 aprì una propria bottega di scultura a Reggio Emilia e vi rimase sino al 1935, anno in cui vinse una borsa di studio per frequentare la Scuola dell'Arte della Medaglia presso la Zecca di Stato a Roma. Dal 1935 al 1938 Giuffredi frequenta il prestigioso istituto romanano con l'intento di affinare ulteriormente le proprie abilità tecniche ma soprattutto con la precisa volontà di formarsi una cultura. Partecipa attivamente agli incontri della Società Dante Alighieri per studiare l'opera del poeta ed ha la possibilità di entrare in contatto con diverse personalità quali Giuseppe Ungaretti, Vincenzo Cardarelli e Sandro Penna. A Roma conosce molti artisti della sua generazione, i pittori Franco Gentilini, Giovanni Omiccioli, Renato Guttuso, Mario Mafai e gli scultori Marino Mazzacurati, Pericle Fazzini, Mirko Basaldella e Giuseppe Macrì. Con il conterraneo Marino Mazzacurati dividerà per un certo periodo lo studio aiutandolo nella traduzione delle sue opere in diversi materiali; collabora anche con Fazzini instaurando una particolare sintonia grazie alla comune passione per l'intaglio del legno. Terminati gli studi decise di rimanere a Roma dove adibì a studio una casetta al numero 20 di via del Mecenate. Nel 1938 si fece notare alla "Prima Mostra Nazionale della Medaglia e disegni di Enrico Sacchetti" alla Galleria di Roma e nello stesso anno partecipa alla XXI Biennale di Venezia concorrendo nella allora nuova sezione della medaglia fortemente voluta dall'allora segretario Antonio Mariani. Nel 1940 partecipa alla XXII edizione della Biennale con l'altorilievo "La famiglia". Nello stesso anno riceve la commissione per l’esecuzione di due fontane marmoree da collocare nei giardini del Foro Italico di Roma. Giuffredi elabora due gruppi di animali: nel primo tre pellicani, nel secondo quattro cigni. Solo quello dei Pellicani verrà eseguito in marmo e collocato. Durante la realizzazione di quest'opera, a Carrara, Armando ebbe l'occasione di conoscere Arturo Martini. In quegli anni Armando era diventato assistente dello scultore Quirino Ruggeri allora insegnate presso il Liceo Artistico di Roma; in quel luogo si trovava quando un gruppo di miliziani si presentò, il 10 giugno 1940, per radunare tutti in Piazza Venezia ad assistere al discorso del Duce che annunciava l'entrata in guerra dell'Italia. Giuffredi, che aveva precedentemente prestato servizio militare in Sardegna, fu richiamato nell'esercito e mandato in Friuli dove visse il dramma dell'8 settembre riuscendo fortunatamente a scampare all'esercito tedesco. Rientrato a Roma dopo la Liberazione trova lo studio devastato e, complici le precarie condizioni di salute dei genitori, decide di tornare a Montecchio Emilia dove si costruisce un laboratorio a fianco alla casa paterna e dove intraprende la carriera di insegnante presso la Scuola d'Arte Gaetano Chierici di Reggio Emilia dove tenne la cattedra di Disegno professionale e Arte dei metalli. Nel 1950 si sposa con Luisa Iemmi dalla quale ebbe tre figli, Lea nata nel 1951 e morta dopo pochi giorni, Augusto nel 1952 e Maurizio nel 1959. In quegli anni e in quelli a seguire, Giuffredi continuò a portare avanti la propria attività di scultore realizzando ritratti e commissioni. La sua casa era frequentata da personaggi di ogni estrazione sociale, dai più umili fino a fini intellettuali quali Luigi Magnani per il quale Armando eseguì due ritratti delle sorelle morte oggi conservati nella villa di Mamiano. Non mancarono di frequentare casa Giuffredi artisti dell'epoca quali Antonio Ligabue, Vivaldo Poli e William Catellani. Armando Giuffredi nel corso della propria attività artistica ha usato vari materiali: dal bronzo al legno, talora delicatamente dipinto; dal gesso alla terracotta al cemento; non mancano esempi di sbalzo su metalli (argento, rame, ottone). Tra i soggetti affrontati prevalgono i ritratti ma non mancano le immagini sacre e gli animali. Notevole la produzione di medaglie celebrative di personaggi illustri
Adolfo De Carolis o De Karolis (Montefiore dell'Aso, 6 gennaio 1874 – Roma, 7 febbraio 1928) è stato un pittore, incisore, illustratore, xilografo e fotografo italiano. Protagonista dell'arte italiana idealista e simbolista fra Ottocento e Novecento, De Carolis ha influito in modo determinante negli sviluppi formativi del gusto floreale, operando in egual misura anche nei campi dell'illustrazione, della pittura e della fotografia. Frequentemente collocato dalla critica nel contesto liberty, De Carolis oppone però polemicamente la sua fede artistica nella tradizione rinascimentale ed ermetica alle bizzarrie organicistiche dell'"arte nuova", come appare in particolare in un articolo sul Leonardo dopo una visita alla Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902. La sua opera esibisce piuttosto un'evoluzione dell'estetica preraffaellita, fortemente condizionata da modelli e stilemi del giapponismo, da un lato, e da un inquieto formalismo di stampo michelangiolesco, dall'altro. De Carolis ha collaborato con grandi letterati, illustrando con disegni e xilografie opere di Gabriele D'Annunzio e di Giovanni Pascoli, con una maniera grafica inconfondibile, decorativamente organica tanto all'architettura tipografica quanto ai contenuti.