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Per migrazioni dell'uomo si intende la diffusione umana sulla superficie terrestre e lo studio di questa su basi principalmente antropologiche, genetiche, linguistiche e socio-culturali. La diffusione si riferisce sia all'uomo, ovvero ominidi progenitori nostri, classificabili sotto diversi generi tassonomici che originarono in Africa all'inizio dell'era quaternaria, sia all'uomo moderno, Homo sapiens. Questi studi rientrano in una porzione fondamentale dello studio e nella comprensione della preistoria. La maggior parte del lavoro sperimentale tende a convalidare le teorie Out of Africa I e Out of Africa II, rispettivamente e principalmente relative all'esodo dal continente africano, in una prima antica ondata dell'Homo erectus, ed in una seconda, molto più recente, dell'Homo sapiens. Parte del lavoro riguardante le migrazioni sapiens si basa in buona parte sulle acquisizioni recenti della genetica e della linguistica, in particolare sugli studi di Luigi Luca Cavalli-Sforza e sulle tassonomie linguistiche relazionate alla parentela genetica, di Merritt Ruhlen. Le tecnologie recenti di analisi genetica hanno permesso il tracciamento, con buone probabilità di coerenza al vero delle linee ereditarie materne e paterne, tramite lo studio del genoma mitocondriale, trasmesso matrilinearmente, e del genoma del cromosoma Y, patrilineare.
L'esplorazione (dal latino exploratio, 'osservazione', 'esame', 'perlustrazione (anche a fini militari)', 'spionaggio') è l'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell'uomo, l'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori. Uno dei periodi più intensamente caratterizzati dall'esplorazione di nuove terre da parte dell'uomo è detta "età delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica. Gli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civiltà. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti è stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte". Per i Greci il termine più aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco οἰκουμένη, participio medio passivo del verbo οἰκέω, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.
Annone il Navigatore (633 a.C. – 530 a.C.) è stato un navigatore ed esploratore cartaginese.
Lucio Anneo Seneca (in latino Lucius Annaeus Seneca; Corduba, 4 a.C. Roma, 65), anche noto semplicemente come Seneca o Seneca il giovane, stato un filosofo, drammaturgo e politico romano, esponente dello stoicismo eclettico di et imperiale, o nuova Sto , attivo in molti campi, compresa la vita pubblica, alla quale, in qualit di senatore e questore, diede un impulso riformatore. Condannato a morte da Caligola, ma graziato, esiliato da Claudio che poi lo richiam a Roma, divenne tutore e precettore del futuro imperatore Nerone, su incarico della madre Giulia Agrippina Augusta. Quando Nerone e Agrippina entrarono in conflitto, Seneca approv l'esecuzione di quest'ultima come male minore. Dopo il cosiddetto "quinquennio di buon governo" o "quinquennio felice" (54-59), in cui Nerone govern saggiamente sotto la tutela di Seneca, l'ex allievo ed il maestro si allontanarono sempre di pi , portando il filosofo al ritiro politico che aveva sempre desiderato. Tuttavia Seneca, forse implicato in una congiura contro di lui (nonostante si fosse ritirato a vita privata), cadde vittima della repressione, e venne costretto al suicidio dall'imperatore. Seneca influenz profondamente lo stoicismo romano di epoca successiva: suoi allievi furono Gaio Musonio Rufo (maestro di Epitteto) e Aruleno Rustico, nonno di Quinto Giunio Rustico, che fu uno dei maestri dell'imperatore filosofo Marco Aurelio.
La locuzione latina gutta cavat lapidem, letteralmente "la goccia perfora la pietra", vale come esortazione pedagogica per ricordare che con una ferrea volontà si possono conseguire obiettivi altrimenti impossibili, ma può alludere anche al danno derivato da un'azione banale, ma prolungata.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La Forza di difesa nazionale etiope (FDNE) è la forza armata dell'Etiopia. La direzione civile delle forze armate avviene tramite il Ministero della difesa, che sovrintende alle forze terrestri, alle forze aeree, così come al Settore industriale della Difesa. L'attuale ministro della Difesa è Siraj Fergessa.La dimensione della FDNE ha oscillato in modo significativo a partire dalla fine della guerra Etiopia-Eritrea nel 2000. Nel 2002, le Forze di Difesa etiopi avevano una forza di circa 400.000 soldati. Questo era più o meno lo stesso numero mantenuto durante il regime Derg che cadde a causa delle forze ribelli nel 1991. Tuttavia, tale numero è stato successivamente ridotto, e nel gennaio 2007, durante la guerra in Somalia, si diceva che le forze etiopi comprendessero circa 300.000 soldati. Nel 2012, l'IISS stimò che le forze terrestri avessero 135,000 soldati e l'aeronautica 3,000.A partire dal 2012, la FDNE è costituita da due rami distinti: le forze terrestri e l'aeronautica militare etiope. L'Etiopia ha diverse organizzazioni industriali di difesa che producono e revisionano diversi sistemi d'arma. La maggior parte di questi vennero costruiti sotto il regime Derg, che prevedeva un grande complesso militare industriale. La FDNE si basa sul servizio militare volontario delle persone sopra i 18 anni di età. Sebbene non ci sia il servizio militare obbligatorio, le forze armate possono condurre convocazioni in caso di necessità ed il rispetto è obbligatorio.Essendo un paese senza sbocco sul mare, l'Etiopia oggi non ha una marina militare. L'Etiopia acquisì una linea costiera sul Mar Rosso nel 1950 e creò la Marina militare etiope nel 1955. L'indipendenza dell'Eritrea nel 1991 lasciò l'Etiopia di nuovo senza sbocco, ma la Marina militare etiope continuò a funzionare da porti stranieri fino a quando finalmente venne sciolta nel 1996.
Il De clementia è un trattato (speculum principis) di Seneca scritto probabilmente fra il 54 e il 55. Esso, insieme alle Naturales quaestiones e al De beneficiis, fa parte dei tre trattati dell'autore. L'opera fa parte del genere letterario degli specula principis, in essa infatti Seneca esplora il rapporto tra filosofia e politica individuando la qualità migliore più importante che dovrebbe avere un sovrano, ovvero la clemenza. Lo scritto è dedicato al giovane Nerone del quale Seneca era divenuto precettore, insieme al prefetto del pretorio Afranio Burro, per volere della madre Agrippina minore. Con tale scritto Seneca spera di educare al meglio il giovane imperatore elogiando lo stesso con le qualità che vorrebbe che Nerone avesse.
Antoine Thomson d'Abbadie (Dublino, 3 gennaio 1810 – Parigi, 20 marzo 1897) è stato un esploratore, geografo, numismatico ed astronomo francese. Fu particolarmente famoso per i suoi viaggi in Etiopia durante la prima metà del diciannovesimo secolo. Era il fratello maggiore di Arnaud Michel d'Abbadie e come questi nacque a Dublino da padre francese e madre irlandese.