Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Pastore di Erma (in greco antico: Ποιμὴν τοῦ Ἑρμᾶ, Poimèn toŷ Ermâ; in latino: Hermae Pastor), originariamente intitolato semplicemente Il Pastore, è un testo paleocristiano di genere apocalittico, composto nella prima metà del II secolo. Prende il nome dal personaggio principale della Visione V, l'Angelo della Penitenza, il quale appare ad Erma nelle vesti di pastore. Sebbene non sia inserito nel canone biblico, il Pastore godette di un'ampia fortuna tra i cristiani del II secolo, tanto che alcuni Padri della Chiesa lo considerarono Sacra Scrittura. È composto da cinque Visioni, dodici Comandamenti e dieci Similitudini (o parabole). Facendo uso di allegorie e dedicando speciale attenzione alla Chiesa, chiede ai fedeli di pentirsi dei peccati che l'hanno danneggiata. Originariamente scritto a Roma in lingua greca, fu presto tradotto due volte in latino. Le due versioni latine sono le cosiddette "Vulgata" (inizio III secolo circa) e "Palatina" (V secolo). Il testo tradotto in latino si è conservato per intero, mentre quello greco è incompleto in quanto mancano gli ultimi paragrafi della nona Similitudine e tutta la decima Similitudine.
Padri della Chiesa è la denominazione adottata dal Cristianesimo intorno al V secolo per indicare i principali scrittori cristiani, il cui insegnamento e la cui dottrina erano ritenuti fondamentali per la dottrina della Chiesa. I loro scritti, che formano la cosiddetta letteratura patristica, sintetizzano la dottrina quale emerge dalla Bibbia, specialmente dai Vangeli, dagli scritti degli apostoli, dai pronunciamenti della Chiesa dei primissimi secoli e dalle decisioni dei primi concili, fornendo un compendio omogeneo di insegnamenti da trasmettere alle generazioni cristiane successive. Un primo elenco di padri della Chiesa fu redatto nel Decreto Gelasiano (VI secolo); i padri più autorevoli ebbero anche il titolo di Dottori della Chiesa.
La letteratura subapostolica raccoglie il corpus dei testi di autori cristiani risalenti alla cosiddetta epoca subapostolica (circa II secolo), immediatamente seguente a quella apostolica (I secolo). Pur essendo conosciuta anche con la dicitura scritti dei padri apostolici o scritti apostolici, nessuno degli autori di tali opere rientra nel novero degli apostoli, per cui formalmente tali diciture sono improprie, sebbene largamente attestate.