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Fornoli è una frazione del comune italiano di Bagni di Lucca, nella provincia di Lucca, in Toscana. Sorge in una piana vicino alla confluenza del fiume Lima con il fiume Serchio. Sede della stazione ferroviaria di Bagni di Lucca e con buoni collegamenti viari. Nel secolo scorso grazie allo sviluppo delle attività di fabbricazione carta e manifattura di statuine in gesso e alla fabbrica di prodotti tannici ha avuto un notevole sviluppo edilizio e demografico.
Il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato fu un organo speciale del regime fascista italiano, competente a giudicare i reati contro la sicurezza dello Stato e del regime. Durante il regime fascista il Tribunale Speciale ebbe il potere di diffidare, ammonire e condannare gli imputati politici ritenuti pericolosi per l'ordine pubblico e la sicurezza del regime stesso. Con la stessa legge di costituzione del tribunale venne reintrodotta la pena di morte per alcuni reati a carattere politico. Il Tribunale Speciale operava secondo le norme del Codice penale per l'esercito sulla procedura penale in tempo di guerra. Le sue sentenze non erano suscettibili di ricorso né di alcun mezzo di impugnazione, salva la revisione. Il Tribunale operava in modo sommario senza alcuna garanzia per gli imputati.
La stazione di San Giuliano Terme, in origine detta Bagni di San Giuliano, serve l'omonimo comune termale alle pendici del monti Pisani posto lungo la ferrovia Lucca-Pisa.
Luni (Ortonovo fino al 20 aprile 2017, Ortoneuvo in ligure, Ortnò nella variante locale) è un comune italiano sparso di 8 318 abitanti della provincia della Spezia in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Casano. Confinante con la provincia di Massa-Carrara (comune di Carrara), in Toscana, è il comune ligure più orientale.
Longarone (Longarón in veneto e in ladino) è un comune italiano di 5 126 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. È stato istituito ex novo dalla fusione dei preesistenti comuni di Longarone e Castellavazzo in base alla legge regionale 9 del 21 febbraio 2014. Quest'ultima è stata promulgata in seguito a un referendum consultivo in cui il 78,5% dei votanti si era espresso favorevolmente alla costituzione del nuovo ente. È noto perché venne completamente distrutto dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963.