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Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II o (mole del) Vittoriano, oppure per sineddoche Altare della Patria, è un monumento nazionale italiano situato a Roma, in piazza Venezia, sul versante settentrionale del colle del Campidoglio, opera dell'architetto Giuseppe Sacconi. È situato al centro della Roma antica e collegato a quella moderna grazie a strade che si dipartono a raggiera da piazza Venezia. La sua costruzione iniziò nel 1885 e i lavori si conclusero nel 1935: tuttavia, già nel 1911, il monumento fu inaugurato ufficialmente ed aperto al pubblico, in occasione delle celebrazioni del 50º anniversario dell'Unità d'Italia. Da un punto di vista architettonico è stato pensato come un moderno foro, un'agorà su tre livelli collegati da scalinate e sovrastati da un portico caratterizzato da un colonnato. Ha un grande valore rappresentativo, essendo architettonicamente e artisticamente incentrato sul Risorgimento, il complesso processo di unità nazionale e liberazione dalla dominazione straniera portato a compimento sotto il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia, cui il monumento è dedicato: per tale motivo il Vittoriano è considerato uno dei simboli patri italiani. Il Vittoriano racchiude l'Altare della Patria, dapprima un'ara della dea Roma e poi, dal 1921, anche sacello del Milite Ignoto. Poiché questo elemento è percepito come il centro emblematico dell'edificio, l'intero monumento è spesso chiamato Altare della Patria. Fin dalla sua inaugurazione fu teatro di importanti momenti celebrativi. Ciò ha accentuato il suo ruolo di simbolo dell'identità nazionale. Le celebrazioni più importanti che hanno luogo al Vittoriano si svolgono annualmente in occasione dell'Anniversario della liberazione d'Italia (25 aprile), della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno) e della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre), durante le quali il Presidente della Repubblica Italiana e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al sacello del Milite Ignoto deponendovi una corona d'alloro in memoria dei caduti e dei dispersi italiani nelle guerre. Il monumento ha un'ampia valenza simbolica: grazie al richiamo della figura di Vittorio Emanuele II e alla presenza dell'Altare della Patria, ha la funzione di un tempio laico dedicato all'Italia libera e unita; in virtù della tumulazione del Milite Ignoto, rappresenta il sacrificio per la patria e per gli ideali che la animano.
Ragazzi di vita è un romanzo di Pier Paolo Pasolini pubblicato la prima volta nel 1955 da Garzanti.
Il Piemonte (AFI: /pje'monte/; Piemont [pje'mʊnt] in piemontese, in occitano e in francoprovenzale; Piemont [pje'mont] in walser; Piémont [pje.mɔ̃] in francese) è una regione a statuto ordinario di 4 289 836 abitanti dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo amministrativo – nonché capitale storica – la città di Torino. Confina ad ovest con la Francia (regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est per un breve tratto con l'Emilia-Romagna e a sud con la Liguria. È la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di comuni, la più occidentale d'Italia e fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, della Macroregione alpina e, limitatamente ai territori delle province di Novara e VCO, della Regio Insubrica. È inoltre la quarta regione per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale, e quinta per valore del prodotto interno lordo (PIL), con circa 143 miliardi di euro totali. Il reddito pro capite è superiore alla media italiana.
L'Esercito jugoslavo in patria e/o cetnici (Sostantivo plurale serbo: четници - četnici, pronuncia IPA: /ʧɛtniʦi/, al singolare: četnik - четник, in italiano cetnico, nome che deriva dal termine četa ovvero: "compagnia e/o truppa", oppure da četovanje) fu un movimento politico e militare serbo fedele a Pietro II, re di Jugoslavia in esilio durante la seconda guerra mondiale.
L'Aurora Pro Patria 1919 S.r.l., meglio nota come Pro Patria, è una società calcistica italiana con sede nella città di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano. Costituita il 3 giugno 2009 da Antonio e Savino Tesoro in continuità con la fallita Pro Patria Gallaratese G.B. S.r.l., le è subentrata ufficialmente il 26 giugno successivo con l'affiliazione alla FIGC. In tal modo ha ereditato la tradizione sportiva iniziata nel 1919 con la fondazione della "capostipite" Pro Patria et Libertate. Tra i club calcistici della provincia di Varese, la Pro Patria vanta il maggior numero di presenze nella massima divisione nazionale (14 totali, comprese le due annate immediatamente antecedenti la riforma che ha dato il via alla Serie A a girone unico, nel 1929-1930), nella quale ha militato per l'ultima volta nel 1955-1956. Ha inoltre al suo attivo 19 stagioni complessive in seconda serie (ultima delle quali nel 1965-1966). Nel suo palmarès annovera infine lo Scudetto Serie D per l'annata 2017-2018.
L'articolo 21 della Costituzione italiana afferma il principio della libertà di manifestazione del pensiero.