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La Certosa di Parma (titolo in francese: La Chartreuse de Parme) è un romanzo scritto da Stendhal, pubblicato nel 1839. Racconta la storia di un nobile italiano durante l'Età napoleonica e il successivo periodo della Restaurazione. L'ispirazione gli venne dal ritrovamento di un manoscritto inautentico - L'origine delle grandezze della famiglia Farnese, una "cronaca" rinascimentale e per molti aspetti fantasiosa - sulla dissoluta giovinezza di Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III, e alter ego del protagonista del romanzo, Fabrizio del Dongo. A tale manoscritto si deve oltre alla figura del giovane protagonista, della zia protettrice e del suo integerrimo amante, il patronimico Clelia, l'episodio della prigionia e dell'evasione di Fabrizio, nonché la trasposizione di Castel Sant'Angelo in quella del carcere parmense. Secondo Balzac - lettore entusiasta che parla, in un celebre saggio apparso nel terzo numero della « Revue Parisienne » il 25 settembre 1840, di capolavoro per la Chartreuse - i personaggi erano così veri da presupporre una diretta derivazione da persone reali: il Principe di Metternich è ritratto nel conte Mosca, la Principessa di Belgiojoso nella Sanseverina. Per primo, Balzac avanza l'ipotesi che lo stato di Parma e Ranuccio Ernesto IV possano essere Francesco IV d'Asburgo-Este e il suo Ducato di Modena.Il titolo dell'opera si riferisce al monastero dell'Ordine certosino, il quale curiosamente è menzionato solo nell'ultima pagina dell'opera e non figura come luogo significativo nel romanzo. Fu composto di getto a Parigi - in un edificio al numero 8 di rue de Caumartin, fra il 4 novembre e il 26 dicembre 1838 - durante una volontaria reclusione dell'autore durata 52 giorni. Lo scrittore, trincerato nel suo studio, diede ordine alla servitù di rispondere « il signore è a caccia » a qualsiasi importuno che fosse venuto a cercarlo, turbando così il suo produttivissimo auto-isolamento. Secondo la tradizione, tale romanzo non sarebbe stato scritto direttamente da Stendhal, bensì dettato, parola per parola, ad un abile copista, unico estraneo ammesso nel rifugio dell'artista. Il romanzo è stato suddiviso dall'autore in due parti: Libro Primo e Libro Secondo.
Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in lingua italiana e siciliana) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto.
Ferdinando Trauttmansdorff-Weinsberg, conte dell'Impero (Reichsgraf), poi principe dell'Impero (Reichsfürst), Ferdinand von und zu Trauttmansdorff-Weinsberg; spesso scritto Trautmansdorff o Trautmannsdorff o Trautmannsdorf o Trauttmannsdorff (Vienna, 12 gennaio 1749 – Vienna, 28 agosto 1827), è stato un diplomatico e politico austriaco.
Vincenzo Salvagnòli (Empoli, 28 marzo 1802 – Pisa, 21 marzo 1861) è stato un giurista e politico italiano. Fu tra gli intellettuali che dettero vita al Gabinetto Vieusseux.
La sindrome di Stendhal, un'affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono localizzate in spazi limitati.
Il rosso e il nero (titolo originale, Le Rouge et le Noir, con due sottotitoli: Chronique du XIXe siècle e Chronique de 1830) è un romanzo dello scrittore francese Stendhal. Il manoscritto fu venduto per 1500 franchi all'editore Levasseur che lo pubblicò in due tomi a Parigi nel novembre del 1830 con data 1831. La storia viene ripresa da Stendhal da un fatto di cronaca. L'autore infatti aveva letto di un giovane che uccise l'ex amante sulla rivista "La Gazette des Tribunaux".
Ferdinando Zannetti (Monte San Savino, 31 marzo 1801 – Firenze, 3 marzo 1881) è stato un medico, chirurgo e accademico italiano. È soprattutto famoso per aver curato la gamba di Giuseppe Garibaldi.
Il Corriere della Sera è uno storico quotidiano italiano, fondato a Milano nel 1876. Pubblicato da RCS MediaGroup, è il primo quotidiano italiano per diffusione e per lettorato. Il suo slogan è: «La libertà delle idee».