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Alessandro Luzio (San Severino Marche, 25 settembre 1857 – Mantova, 22 agosto 1946) è stato un giornalista, storico e archivista italiano.
Francesco I Gonzaga (Mantova, 1366 – Cavriana, 7 marzo 1407) è stato un condottiero italiano, IV capitano del popolo di Mantova.
Isabella d'Este (Ferrara, 17 maggio 1474 – Mantova, 13 febbraio 1539) fu una delle donne più autorevoli del Rinascimento e del mondo culturale italiano del suo tempo. Fu reggente del marchesato di Mantova durante l'assenza del marito, Francesco II Gonzaga e per conto del figlio minore, Federico, quinto marchese e futuro duca di Mantova. Nel 1500 incontrò il re di Francia Luigi XII a Milano in missione diplomatica per convincerlo a non inviare le sue truppe contro Mantova. Prolifica scrittrice di lettere, mantenne una corrispondenza per tutta la vita con la cognata Elisabetta Gonzaga. Un'altra sua cognata, Lucrezia Borgia, si dice che abbia avuto una relazione platonica con Francesco, marito di Isabella. Fu mecenate delle arti, nonché capofila della moda, il cui innovativo stile di vestire venne copiato da nobildonne in tutta Italia e alla corte francese. Il poeta Ludovico Ariosto la etichettò come "Isabella liberale e magnanima", mentre Matteo Bandello la descrisse come "suprema tra le donne". Il diplomatico Niccolò da Correggio andò anche oltre, salutandola come "La prima donna del mondo".
Corradi (Corradi da Gonzaga o Gonzinghi) era un'antica famiglia, nota già nel XII secolo e originaria della zona tra Mantova e Reggio Emilia (Gonzaga, da cui presero il nome), cresciuta all'ombra dell'abbazia benedettina di Polirone a San Benedetto Po. Furono i capostipiti dei signori Gonzaga, regnanti di Mantova dal 1328 al 1707. In un documento, risalente alla prima metà del XVIII secolo, si parla della loro discendenza da Genebaldo, primo duca di Franconia.Dal 30 aprile 1335 la famiglia utilizzò solo l'appellativo "Gonzaga".
La Reale Accademia d'Italia è stata un'istituzione culturale italiana, operante tra il 1929 e il 1944, fondata durante il regime fascista e sua diretta emanazione. Con la legge 755 del 1939 la Reale Accademia entrò in possesso del patrimonio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, i cui soci vennero inseriti nell'organico come semplici soci aggregati. L'Accademia dei Lincei riacquistò la propria autonomia solo dopo la soppressione dell'Accademia d'Italia. Fondata con il compito di promuovere e coordinare il movimento intellettuale italiano nel campo delle scienze, delle lettere e delle arti, di conservare puro il carattere nazionale, secondo il genio e le tradizioni della stirpe e di favorirne l'espansione e l'influsso oltre i confini dello Stato (art. 2 dello Statuto). Così Mussolini conclude, il 28 ottobre del 1929, il discorso con cui l'Accademia d'Italia «entra ufficialmente nella scena del mondo, si mette senz'altro al lavoro».