Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il comunismo (dal francese communisme, derivato da commun "comune") è un'ideologia composta da un insieme di idee economiche, filosofiche, sociali e politiche mirante alla creazione di una società comunista, ovvero una società caratterizzata dall'abolizione delle classi sociali e della proprietà privata dei mezzi di produzione, dalla partecipazione collettiva del popolo al governo e dalla completa emancipazione di tutti gli uomini. Il comunismo teorizzato per la prima volta nel XIX secolo dai due pensatori tedeschi Karl Marx e Friedrich Engels subì diverse trasformazioni e interpretazioni in base al tempo e al luogo in cui venne rielaborato o attuato. All'interno del spettro comunista coesistono numerose interpretazioni come il marxismo, il leninismo, lo stalinismo, il marxismo-leninismo, il trotskismo, il maoismo, il juche, il songun, il castrismo, il guevarismo, l'eurocomunismo, il comunismo cristiano, il social-comunismo, l'anarco-comunismo, il chruščëvismo, il magonismo e molte altre anche in contrasto aperto fra loro.
Uno Stato socialista o Repubblica popolare è uno Stato governato da un partito politico che dichiara la sua lealtà ai princìpi del marxismo-leninismo e del socialismo in generale. Altri termini utilizzati per indicare una simile forma statuale sono repubblica democratica (poco usata per evitare confusioni con le repubbliche parlamentari), democrazia popolare, repubblica socialista, Stato operaio, semistato o anche stato comunista. L'espressione stato socialista può indurre equivoci con altre forme di socialismo, dove il socialismo di stato è visto come il fine (ad esempio il socialismo arabo, il socialismo democratico, l'eurocomunismo o il socialismo del XXI secolo: tuttavia a livello politico spesso viene usata la denominazione stato socialista o repubblica popolare anche per questi stati), mentre nelle repubbliche popolari altro non è che uno stadio intermedio verso il raggiungimento del comunismo, una fase finale nella quale si è conseguita l'estinzione dello Stato e la fine della divisione in classi sociali.
Il socialismo liberale (o liberalsocialismo), è una corrente ideologica e politica, che unisce il pensiero socialista (e nella fattispecie il socialismo democratico) con le istanze del liberalismo classico. Rispetto al socialismo classico, il fine ultimo, per i socialisti liberali, non è la totale conversione della società capitalistica in una di stampo socialista, bensì il conseguimento di un sistema economico misto, caratterizzato da una qualche forma di regolamentazione e pianificazione economica statalizzata coniugata a una mera economia di mercato, in cui siano equamente contemplate la presenza di proprietà privata e proprietà statale, sotto forma di imprese pubbliche nazionalizzate o di società cooperative (autogestite o meno), dei beni strumentali, e in cui il processo politico-economico della società sia maggiormente democratizzato.
Il socialismo è un ampio complesso di ideologie, orientamenti politici, movimenti e dottrine che tendono a una trasformazione della società in direzione dell'uguaglianza, o comunque della proporzionalità, di tutti i cittadini sul piano economico, sociale e giuridico. Si può definire come un modello o sistema economico che rispecchia il significato di "sociale", che pensa cioè a tutta la popolazione. Originariamente tutte le dottrine e movimenti di matrice socialista miravano a realizzare degli obiettivi attraverso l'abolizione delle classi sociali e la soppressione totale della proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio. Fino al 1848, i termini socialismo e comunismo erano considerati intercambiabili. In quell'anno, nel Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels, si opera la suddivisione tra "socialismo utopistico" e "socialismo scientifico", che essi chiamano anche "comunismo" per evidenziarne polemicamente le differenze con il primo. Oggi il socialismo rappresenta dunque un'ideologia staccata dal comunismo, per quanto ne condivida a volte alcuni presupposti marxisti, ed è in grande parte rappresentato dal socialismo liberale e dalla socialdemocrazia, tipi di socialismo che non mirano al superamento del capitalismo (o comunque non ad una sua totale soppressione), bensì ad un miglioramento in senso socialista all'interno della società attuale, e spesso al raggiungimento di un sistema economico misto.
Lev Trockij (AFI: [ˈlʲef ˈtrot͡skʲɪj]; pronuncia in italiano: [ˈtrɔʦki]; in russo: Лев Троцкий), Lev Trotsky o Leon Trotsky nella traslitterazione anglosassone, pseudonimo di Lev Davidovič Bronštejn (in russo: Лев Давидович Бронштейн? ; Janovka, 7 novembre 1879, [ 26 ottobre del calendario giuliano] – Delegazione Coyoacán, 21 agosto 1940) è stato un politico, rivoluzionario, politologo e militare russo, poi sovietico, nativo dell'odierna Ucraina. Bolscevico e protagonista di primo piano della rivoluzione russa nonché presidente del soviet di Pietrogrado durante le rivoluzioni del 1905 e del 1917, fu tra le personalità più influenti della Russia post-rivoluzionaria e della neonata Unione Sovietica, dapprima come commissario del popolo agli affari esteri e in seguito come organizzatore e comandante dell'Armata Rossa (alla guida della quale sconfisse l'Armata Bianca degli zaristi e trattò la pace di Brest-Litovsk con gli Imperi centrali), commissario del popolo alla guerra e membro del Politburo. Fu anche scrittore di notevoli capacità, soprannominato «Penna» dai compagni di partito.Dopo la morte di Lenin fu espulso dal Partito Comunista Sovietico ed esiliato a seguito della sua lotta politica e del duro contrasto con Iosif Stalin negli anni venti, mentre l'opposizione di sinistra veniva smantellata dal gruppo stalinista, favorevole alla burocratizzazione totalitaria dell'Unione Sovietica e al concetto di socialismo in un solo Paese. Dopo molte peregrinazioni si stabilì nel 1937 in Messico sotto la protezione del governo di Lázaro Cárdenas del Río, dove fu accolto da una cerchia di sostenitori locali, tra cui gli artisti Diego Rivera e Frida Kahlo. Ricevette anche numerose visite di ammiratori come André Breton. Nel 1938 fondò la Quarta Internazionale. Fu assassinato nel 1940 nella sua casa di Città del Messico da un agente sovietico di origine spagnola, Ramón Mercader. Le idee di Trockij, improntate all'internazionalismo proletario e alla rivoluzione permanente, formano la base del trotskismo.
L'anticlericalismo (nella sua accezione più comune) è una corrente di pensiero sviluppatasi soprattutto in riferimento alla Chiesa cattolica, che si oppone al clericalismo, ossia all'ingerenza degli ecclesiastici e della loro dottrina, nella vita e negli affari dello Stato e della politica in generale.
Con storia del comunismo si intende l'insieme di studi storici riguardanti le teorie, i fatti, gli eventi legati al comunismo, inteso sia come movimento ideologico e politico, sia come forma di governo e di Stato dei paesi dove alcune forme di comunismo sono state prese a modello. Nonostante gli eventi più significativi e rilevanti risalgano alla storia della modernità, l'aspirazione a creare una società egualitaria ha origini assai più lontane e ha dato vita nel corso dei secoli a teorie che nel tempo hanno assunto connotazioni e realizzazioni differenti suscitando consensi e critiche di ogni genere. Tali connotazioni spesso notevolmente divergenti sono comunque collegate con la visione utopica di una società di tipo egalitario, e le applicazioni pratiche di tale ideale spesso sono entrate in conflitto anche violento tra loro, non solo nelle ottocentesche contrapposizioni tra le categorie marxiane di socialismo utopistico e socialismo scientifico, dimostrando un ampio spettro politico del concetto comunistico.
La Primavera di Praga (in ceco Pražské jaro, in slovacco Pražská jar) è stato un periodo storico di liberalizzazione politica avvenuto in Cecoslovacchia durante il periodo in cui questa era sottoposta al controllo dell'Unione Sovietica, dopo gli eventi successivi alla seconda guerra mondiale e nell'ambito della guerra fredda. Essa iniziò il 5 gennaio 1968, quando lo slovacco Alexander Dubček divenne segretario del Partito Comunista di Cecoslovacchia, terminando il 20 agosto dello stesso anno, quando un corpo di spedizione militare dell'Unione Sovietica e degli alleati del Patto di Varsavia invase il paese. Le riforme della Primavera di Praga furono un tentativo da parte di Dubček di concedere nuovi diritti ai cittadini grazie ad un decentramento parziale dell'economia e alla democratizzazione. Le libertà concesse inclusero un allentamento delle restrizioni alla libertà di stampa e di movimento. Dopo una discussione nazionale sulla possibilità di dividere il paese in una federazione di tre repubbliche, Boemia, Moravia-Slesia e Slovacchia, Dubček sostenne la decisione per la divisione della Cecoslovacchia in due nazioni distinte: la Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca. Questo è stato uno dei pochi cambiamenti - che sarebbe comunque divenuto operativo solo dopo la fine del blocco sovietico - che è sopravvissuto alla fine della Primavera di Praga. Le riforme, in particolare quelle per il decentramento delle autorità amministrative e le libertà di espressione, non furono assecondate dai sovietici che, dopo il fallimento dei negoziati, inviarono migliaia di soldati e carri armati del Patto di Varsavia ad occupare il paese. Si verificò una ondata di emigrazione verso i paesi dell'Europa occidentale, mentre le proteste non violente furono all'ordine del giorno, tra cui le proteste-suicidio dello studente Jan Palach e di altre persone che lo emularono. La Cecoslovacchia rimase occupata fino al momento della caduta del muro di Berlino che segnò la fine del blocco sovietico. Dopo l'invasione, la Cecoslovacchia entrò in un cosiddetto periodo di normalizzazione: i leader successivi ripristinarono le condizioni politiche ed economiche antecedenti a Dubček, grazie al controllo del Partito Comunista di Cecoslovacchia (KSČ). Gustáv Husák sostituì Dubček e divenne anche presidente, annullandone quasi tutte le riforme. La primavera di Praga ha ispirato la musica e la letteratura, come le opere di Václav Havel, Karel Husa, Karel Kryl e il romanzo di Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere. In Italia l'evento fu messo in musica dal cantautore Francesco Guccini (1970). La canzone, dal titolo Primavera di Praga, fu cantata e incisa anche dal complesso musicale Nomadi.
Il marxismo è una scuola di pensiero sociale, economica e politica basata sulle teorizzazioni di Karl Marx e Friedrich Engels, filosofi tedeschi del XIX secolo, oltre che economisti, sociologi, giornalisti e rivoluzionari socialisti. Nato nella seconda metà dell'Ottocento nel contesto europeo della seconda rivoluzione industriale e della questione operaia, ha poi ricevuto nel corso del tempo notevoli e svariati contributi ideologici, evolvendo in forme che a volte differiscono dalle formulazioni originarie.