Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Frederick Bean "Tex" Avery (Taylor, 26 febbraio 1908 – Burbank, 26 agosto 1980) è stato un regista, animatore e doppiatore statunitense. Inventore dello stile stravagante dei cartoni animati della Hollywood anni quaranta, Tex Avery lavorò per gli studi di animazione di Universal Studios, Warner Bros. e Metro-Goldwyn-Mayer, ed è conosciuto per le sue creazioni di situazioni o universi deliranti. Tra i personaggi da lui creati si possono citare Bugs Bunny, Daffy Duck, Droopy, Screwball Squirrel e George and Junior, mentre aiutò a sviluppare Porky Pig e Chilly Willy nella forma in cui oggi sono più conosciuti. Lo stile registico di Avery incoraggiò gli animatori ad espandere i confini del mezzo per fare in un cartone animato le cose che non potevano essere fatte nel mondo dei film live-action. Una frase spesso citata sui cartoni di Avery era: "In un cartone animato si può fare di tutto". Svolse anche un grande lavoro di doppiaggio nei suoi cartoni animati, di solito per personaggi minori (ad esempio il Babbo Natale visto brevemente in Who Killed Who?), e occasionalmente, sostituì Bill Thompson come Droopy. Fu anche responsabile di una serie di cartoni animati controversi che furono successivamente censurati per le loro rappresentazioni razziste.
Il Cinema d'animazione deve la sua nascita a Charles-Émile Reynaud, l'inventore del Théâtre optique, una macchina che proiettava su telo, grazie a un gioco di specchi, figure disegnate su un rullo di carta, mentre gli sfondi sui quali si muovevano le immagini venivano creati grazie a una lanterna magica. La prima proiezione avvenne nel 1892, tre anni prima della presentazione al pubblico dell'invenzione dei fratelli Lumière. Dapprima le animazioni riguardarono il movimento di oggetti inanimati, come i film di trucchi di Georges Méliès, poi utilizzando il procedimento fotogramma per fotogramma (o fotogramma singolo) si approdò a una forma più moderna di cinema d'animazione.
Il termine anime (アニメ? /anime/ ), dall'abbreviazione di animēshon (アニメーション? traslitterazione giapponese della parola inglese animation, lett. "animazione"), è un neologismo con cui in Giappone, a partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo, si indicano l'animazione e i film d'animazione (giapponesi e non), fino ad allora chiamati dōga eiga (動画 映画? lett. "film animato") o manga eiga (漫画 映画? lett. "film di fumetti"), mentre in Occidente viene comunemente utilizzato per indicare le opere di animazione di produzione giapponese, comprese quelle precedenti l'esordio del lemma stesso.