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La Cambogia, ufficialmente Regno di Cambogia (in lingua khmer: ព្រះរាជាណាចក្រ កម្ពុជា, Preăh Réachéanachâkr Kâmpŭchea), è uno Stato (181 040 km², 14 494 293 abitanti al 30 luglio 2009, capitale Phnom Penh) del Sud-est asiatico. Confina a nord con Thailandia e Laos, a est col Vietnam, a sud ancora con Vietnam e il golfo del Siam, a ovest ancora con golfo del Siam e Thailandia. La Cambogia è una monarchia costituzionale, l'attuale capo di Stato è il re Norodom Sihamoni e il capo del governo è Hun Sen. La lingua ufficiale è lo khmer. La religione ufficiale è il Buddhismo e la maggior parte della popolazione ne pratica la dottrina Theravada.In seguito alla caduta del prospero Impero Khmer, la Cambogia subì per secoli l'influenza politico-militare dei paesi limitrofi, per poi diventare un protettorato francese nel 1863. Ottenuta l'indipendenza nel 1953, la Cambogia attraversò un periodo di instabilità e guerre con il coinvolgimento nel conflitto vietnamita (gli Stati Uniti hanno bombardato massicciamente il paese fino al 1975. Tra 600 000 e 800 000 cambogiani sono stati uccisi durante questa campagna militare) il colpo di Stato di Lon Nol, il regime di terrore degli Khmer rossi e l'invasione vietnamita. A seguito delle elezioni del 1993, tenute sotto l'egida dell'ONU, è stata promulgata una nuova Costituzione: la Cambogia è attualmente una monarchia parlamentare indipendente basata su un sistema democratico multipartitico.
La Thailandia (pron. /taiˈlandja/) o Tailandia (in thailandese: ประเทศไทย?, traslitterato: Prathet Thai ), ufficialmente il Regno di Thailandia (in thailandese: ราชอาณาจักรไทย?, traslitterato: Ratcha Anachak Thai ), è uno Stato del Sud-est asiatico, confinante con Laos e Cambogia a est, golfo di Thailandia e Malaysia a sud, con il mare delle Andamane e la Birmania a ovest e con Laos e Birmania a nord. Secondo il censimento del 2010, gli abitanti erano 65 981 659.È nota anche come Siam (pron. /ˈsiam/; in thailandese: สยาม?; /saˈja:m/ ), che fu il nome ufficiale della nazione fino al 24 giugno 1939 e dal 1945 fino all'11 maggio 1949, data della definitiva assunzione dell'attuale denominazione.Tra gli anni ottanta e novanta, la Thailandia ha dato il via a un significativo processo di industrializzazione che l'ha portata ad essere una delle potenze a medio reddito tra i paesi che si affacciano sul Pacifico, diventando uno dei paesi più potenti del Sud Est Asiatico; i settori chiave dell'economia thailandese sono quello turistico, manifatturiero e l'export.
Il Regno di Cambogia fu l'entità politica, corrispondente all'attuale Cambogia, costituitasi nel 1953 al termine del protettorato francese (Indocina francese) e dissoltasi nel 1970 con la proclamazione della Repubblica Khmer.
Il Laos (AFI: /ˈlaos/; in lingua lao: ປະເທດລາວ, traslitterato: Pathet Lao), ufficialmente Repubblica Popolare Democratica del Laos (lao: ສາທາລະນະລັດ ປະຊາທິປະໄຕ ປະຊາຊົນລາວ ທຸງຊາດລາວ, trasl.: Sathalanalat Paxathipatai Paxaxon Lao), è uno Stato del sud-est asiatico che non ha sbocco sul mare. Confina a nord con la Cina, a est con il Vietnam, a sud con la Cambogia, a ovest con la Thailandia e a nord-ovest con la Birmania. Dal 13 giugno 2009 il Laos non è più considerato dagli Stati Uniti un paese marxista-leninista, ma uno Stato che rispetta la libertà di mercato; grazie a questo riconoscimento, le imprese statunitensi che hanno rapporti commerciali con questo paese hanno diritto a ricevere fondi pubblici.
L'Impero Khmer fu un potente regno che ebbe centro in quella che oggi è la Cambogia e che in alcuni periodi estese la sua influenza su buona parte degli odierni territori di Thailandia, Laos e Vietnam meridionale. Il centro del suo potere e splendore fu la pianura alluvionale a nord del lago Tonlé Sap, ove giace l'eredità più grande che ci ha lasciato: Angkor, nell'odierna provincia di Siem Reap. Il sito archeologico, uno dei più vasti e importanti dell'Asia, ospitò diverse capitali del regno e testimonia lo splendore e la ricchezza dell'impero Khmer. L'inizio dell'era angkoriana della storia khmer è fissata convenzionalmente nell'anno 802, anno in cui Jayavarman II si fece proclamare cakravartin (monarca universale), a sanzione rituale dell'indipendenza del proprio dominio. Allo stesso modo la sua fine viene posta al 1431, anno in cui l'invasione thailandese, peraltro non la prima, pose il sigillo a una fase di declino e spopolamento della regione portando allo spostamento del centro politico ed economico verso sud-est, lungo il Mekong.
La guerra cambogiano-vietnamita, talvolta indicata anche come terza guerra d'Indocina, fu un lungo conflitto che interessò dall'aprile del 1977 all'ottobre del 1991 il territorio della Cambogia e le zone limitrofe a questa di Vietnam e Thailandia; il conflitto ebbe origine dalle dispute territoriali esistenti tra Cambogia e Vietnam: inizialmente su piccola scala, gli scontri di confine tra le forze armate delle due nazioni e le incursioni transfrontaliere si trasformarono in una guerra aperta, culminata con l'invasione vietnamita della Cambogia e la sua completa occupazione. A dispetto della passata alleanza nel corso della guerra civile in Cambogia tra le forze vietnamite e quelle del locale movimento comunista degli Khmer Rossi, la dirigenza del nuovo governo della Kampuchea Democratica, capitanata da Pol Pot e Khieu Samphan, decise di portare avanti con le armi le vecchie dispute di confine esistenti con il Vietnam; dopo due anni di sanguinose incursioni e rappresaglie reciproche, il governo di Hanoi decise di intervenire con forza e nel dicembre del 1978 diede avvio a un'invasione su vasta scala della Cambogia, culminata con la presa della capitale Phnom Penh il 7 gennaio 1979. La Kampuchea Democratica venne abbattuta e al suo posto fu istituito il governo filo-vietnamita della Repubblica Popolare di Kampuchea, ma ciò non portò alla fine della lotta: ritiratisi nelle regioni della Cambogia occidentale, da dove potevano sfruttare i rifugi sicuri offerti dalla vicinanza del confine con la Thailandia, gli Khmer Rossi diedero avvio a un vasto movimento guerrigliero contro l'occupazione vietnamita, venendo poi affiancati da due nuove formazioni anticomuniste: il Fronte di Liberazione Nazionale del Popolo Khmer di Son Sann e il Funcinpec dell'ex re di Cambogia Norodom Sihanouk. Benché divisa da forti contrasti ideologici, la guerriglia cambogiana fu infine in grado di fare fronte comune contro gli invasori, costituendo nel 1982 un "Governo di coalizione della Kampuchea Democratica" (GCKD). Prostrati da un lungo e inconcludente conflitto con le forze guerrigliere e con la propria economia a pezzi a causa dell'isolamento internazionale causato dall'occupazione, i vietnamiti misero in atto un progressivo ritiro delle proprie forze dalla Cambogia, conclusosi sul finire del 1989. Al tempo stesso la leadership della Repubblica Popolare di Kampuchea cercò una via negoziata per la conclusione del conflitto: il 23 ottobre 1991 i vari antagonisti cambogiani firmarono gli accordi di pace di Parigi, concludendo il conflitto e aprendo una fase di stabilità e pacificazione della Cambogia.