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Tra le aree protette della Tanzania, queste hanno il rango di parchi nazionali:
La geografia della Tanzania è varia. Il nordest è montagnoso, e include i vulcani Meru e Kilimanjaro, che è il punto più alto del continente africano (5.895 m). A ovest delle catene montuose si sviluppano vaste regioni di savana, fra cui quella del celebre Parco Nazionale del Serengeti, e ancora più a ovest si giunge nella regione dei grandi laghi con il Lago Vittoria e, più a sud, il Tanganica. Il centro del paese è costituito da un vasto altopiano, che comprende praterie e terra coltivata. Le quote scendono fino al livello del mare sulla costa orientale, che si affaccia sull'Oceano Indiano; poco al largo della costa si trovano Zanzibar e altre isole minori. Il clima è vario come la morfologia; mentre la costa ha un clima caldo-umido tipicamente tropicale, nell'entroterra le temperature sono mitigate dall'altitudine. Ci sono due stagioni delle piogge: una prolungata da marzo a maggio, e un'altra meno intensa da novembre a gennaio.
Elenco delle aree naturali protette in Tanzania.
Zanzibar (pron. [ˈʣanʣibar], tradizionalmente [ʣanʣiˈbar]) è una regione semi-autonoma della Tanzania, geograficamente corrispondente all'arcipelago omonimo, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e numerose isole minori. Lo Zanzibar e la parte continentale della Tanzania (allora Tanganica) si unirono solo nel 1964, poco tempo dopo la rivoluzione di Zanzibar; in precedenza, lo Zanzibar era un soggetto politico distinto: prima un sultanato, poi un protettorato britannico e infine, brevemente, una monarchia costituzionale. Il nome Zanzibar (زنگبار) deriva molto probabilmente dal persiano zanj, con cui i persiani indicavano i neri; zang-i bar significherebbe "Terra dei neri". Viene talvolta proposta un'altra etimologia, dall'arabo zanjabīl, che significa "zenzero", una delle spezie commerciate dallo Zanzibar, ma si tratta probabilmente di una paraetimologia fondata sulla sola base dell'assonanza. Lo Zanzibar è noto per molti motivi. A causa dell'influenza congiunta delle culture arabe, persiane e bantu, e della frenetica attività commerciale che ha legato lo Zanzibar al Medio Oriente e persino all'India e alla Cina, l'arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo quella predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e quella che tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell'Africa orientale. Il centro storico della capitale di Zanzibar, Stone Town, ricco di testimonianze architettoniche e storiche della cultura swahili, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO. Zanzibar fu anche un luogo centrale del commercio di schiavi a est dell'Africa, nonché della via delle spezie, e ancora oggi una parte significativa della sua economia si basa sulla produzione di chiodi di garofano, noce moscata, cannella, pepe e zenzero. Negli ultimi decenni il settore turistico, che sfrutta il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale dell'isola, ha conosciuto un continuo e rapido sviluppo.
Il Sudafrica, ufficialmente Repubblica del Sudafrica (in afrikaans Republiek van Suid-Afrika, in inglese Republic of South Africa), è uno Stato indipendente dell’Africa meridionale. Il presidente e primo ministro attualmente in carica è Cyril Ramaphosa, eletto a febbraio 2018. Geograficamente è lo Stato più meridionale dell’Africa e nel suo territorio si trova capo Agulhas, il punto più a sud del continente, che convenzionalmente separa l’oceano Indiano dall’Atlantico, i mari su cui si affaccia il Paese. I confini terrestri sono, invece, da ovest a est, con Namibia (nord-ovest), Botswana e Zimbabwe (nord), Mozambico (nord-est) e lo Swaziland (est), mentre interamente ricompresa nel proprio territorio è l’enclave del Lesotho. Al Sudafrica appartengono altresì le Isole del Principe Edoardo, che si trovano a 1770 km a sud-est di Port Elizabeth, a circa metà della distanza tra il continente e l’Antartide. È uno Stato culturalmente ed etnicamente vario: in esso si parlano 12 lingue ufficiali, delle quali due di provenienza europea, l’inglese, ivi portato dai coloni britannici, e l’afrikaans, evoluzione africana della lingua dei coloni olandesi del XVII secolo che ivi giunsero a seguito della scoperta delle terre australi da parte dei portoghesi. Per buona parte del XX secolo, dopo l’indipendenza formale dal Regno Unito la politica dello Stato africano fu improntata a una rigida segregazione razziale detta apartheid (in afrikaans “separazione”) a causa della quale, in ragione delle continue violazioni dei diritti umani che tale linea di condotta comportò (la più internazionalmente nota delle quali fu la carcerazione per 27 anni dell’attivista Nelson Mandela), il Paese fu oggetto di una serie di sanzioni internazionali, fino ad arrivare al boicottaggio sportivo del Sudafrica da qualsiasi competizione sportiva e dall’esclusione dalle Olimpiadi. La situazione si normalizzò con il graduale superamento della segregazione alla fine del secolo, che portò all'adozione di una nuova bandiera nazionale nel 1994.
La storia dell'odierna Tanzania è fortemente denotata dall'incontro e dalla sovrapposizione, nel tempo, di diverse culture e influenze; inoltre, la storia della Tanzania continentale è stata in gran parte disgiunta (sebbene non indipendente) da quella dell'isola di Zanzibar, unitasi politicamente al resto del paese solo nel 1964. In corrispondenza del medioevo europeo e oltre, tutta la regione conobbe l'influenza determinante degli arabi e dei persiani; in epoca coloniale, essa fu controllata (con diverse connotazioni formali) prima da portoghesi, poi dai tedeschi e infine dagli inglesi. Dopo l'indipendenza (ottenuta fra il 1961 e il 1963) vi fu un periodo di amministrazione monopartitica, conclusosi nel 1995 con le prime elezioni democratiche multipartitiche del paese.
Per popolazione umana mondiale si indica il numero complessivo di esseri umani viventi al mondo ad una certa data. La popolazione mondiale ha visto una crescita continua sin dalla fine della piaga della peste nera, nel corso del XIV secolo, con il tasso di crescita che ha raggiunto un picco del 2,19% anno nel 1964, che però nel 2008 si è quasi dimezzato: in virtù di ciò si stima che dal 31 ottobre 2011 la popolazione mondiale abbia raggiunto la soglia di 7 miliardi di abitanti, mentre ad ottobre 2019 ammonterebbe a circa 7,7 miliardi. A dicembre 2020, la popolazione mondiale ammonterebbe a poco oltre 7,834 miliardi di persone (ovvero poco più di 7.834.000.000 persone). Secondo l'ONU (2019), nel 2100 potrebbe raggiungere i 10 miliardi. Secondo invece l'IHME, giungerà il picco di 9,7 miliardi nel 2064 per poi calare a 8,8 nel 2100.
Per Africa subsahariana (talvolta indicata anche come Africa nera, anche se questa espressione, diffusa in passato, è oggi considerata desueta) si intende la parte del continente africano situata a sud del Deserto del Sahara (alcuni considerano il Sahel come parte dell'area geografico-culturale del Sahara, e quindi escludono questa fascia dall'Africa subsahariana propriamente detta).