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I cavalieri della Tavola Rotonda sono i cavalieri di rango più elevato della corte di re Artù, menzionati dalle leggende arturiane. La Tavola Rotonda, attorno alla quale i cavalieri si incontrano, è un simbolo dell'uguaglianza di tutti i suoi membri. Ai cavalieri era assegnato il compito di mantenere la pace nel regno, e successivamente quello di intraprendere la ricerca del Santo Graal. Il numero dei cavalieri varia di molto a seconda dei racconti, da 12 ad alcune centinaia, o anche 1600 secondo Layamon. Thomas Malory e Hartmann von Aue fissano il numero a 140, mentre Jean d'Outremeuse a 60. La Tavola Rotonda di Winchester, un manufatto inglese databile agli anni settanta del XIII secolo, elenca i nomi di 25 cavalieri. 300 fu il numero scelto da Edoardo III d'Inghilterra, quando decise di creare il suo Ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda nel 1344.
Il Tristano in prosa (più propriamente intitolato L'Estoire de Monseigneur Tristan, Storia di monsignor Tristano, in francese antico) è un adattamento della storia di Tristano e Isotta, inserita in un lungo romanzo in prosa ambientato contestualmente alla leggenda arturiana: esso fonde le preesistenti versioni della vita di Tristano con le vicende di Lancillotto e con quelle della ricerca del Graal. Il prologo dell'opera ne attribuisce la prima parte (che non comprende la materia del Graal) a un certo Luce de Gat, altrimenti sconosciuto, che iniziò probabilmente la stesura tra il 1230 e il 1235. Il testo venne ripreso e ampliato qualche tempo dopo il 1240: nell'epilogo, un secondo autore si nomina "Elia di Boron", presentandosi come il nipote del primo scrittore che trattò congiuntamente la materia arturiana e quella del Graal, Roberto di Boron. Ma né le biografie dei due presunti autori, né la loro dichiarazione di aver tradotto l'opera da un originale latino sono prese sul serio dagli studiosi.
La storia di Tristano e Isotta probabilmente uno dei pi famosi e struggenti miti nati durante il Medioevo. Bench espressione dei temi pi scottanti della fol amor, esso fu popolarissimo e continua tuttora a ispirare le opere pi disparate: la sua origine celtica, ma le prime redazioni sono state realizzate da poeti normanni.
Con materia di Bretagna, definita anche ciclo bretone, o ciclo arturiano, in virtù del suo eponimo, s'indica l'insieme delle leggende sui Celti e la storia mitologica delle Isole britanniche e della Bretagna, in particolar modo quelle riguardanti re Artù e i suoi cavalieri della Tavola Rotonda. Oggi la materia di Bretagna viene considerata come una delle più famose saghe mai esistite, che hanno contribuito all'immaginario classico medievale, e come uno dei più grandi precursori del genere letterario che oggi conosciamo come Fantasy.
I cavalieri della tavola rotonda (Knights of the Round Table) è un film del 1953 diretto da Richard Thorpe, ispirato alle leggende arturiane. Tra i protagonisti figurano: Robert Taylor nel ruolo di Sir Lancillotto Del Lago (Lancelot of the Lake), Mel Ferrer nel ruolo di Artù Pendragone (King Arthur Pendragon), Ava Gardner nel ruolo di Ginevra. È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1954.