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Il teatro rinascimentale è l'unione dei generi drammaturgici e delle diverse forme di rappresentazione teatrale scritti e praticati in Europa tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna. In questo periodo si assiste ad un fenomeno di rinascita del teatro, preparata dalla lunga tradizione teatrale medioevale che si era manifestata nelle corti, nelle piazze e nelle università in molteplici forme, dalla sacra rappresentazione fino alle commedie colte quattrocentesche.
Il teatro (dal greco (th atron, che significa "spettacolo"), dal verbo (the omai, ossia "vedo") un insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano l'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo. Esso comprende le arti tramite cui viene rappresentata, sotto forma di testo recitato o drammatizzazione scenica, una storia (un dramma, parola derivante dal verbo greco drao = agisco). Una rappresentazione teatrale si svolge davanti ad un pubblico utilizzando una combinazione variabile di parola, gestualit , musica, danza, vocalit , suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente dalle altre arti performative. Non sempre necessaria la presenza di un testo: il movimento del corpo in uno spazio con fini artistici ed illustrativi, eseguito di fronte ad uno spettatore, definito di per s teatro. Oltre al teatro di prosa in cui la parola (scritta o improvvisata) l'elemento pi importante, il teatro pu avere forme diverse, come l'opera lirica, il teatro-danza, il kabuki, la danza katakali, l'opera cinese, il teatro dei burattini, la pantomima, che differiscono non solo per area di nascita, ma per il differente utilizzo sia delle componenti che costituiscono la rappresentazione, sia per i fini artistici che esse definiscono. La particolare arte del rappresentare una storia tramite un testo o azioni sceniche la recitazione, o arte drammatica. In molte lingue come il francese (jouer), l'inglese (to play), il russo ( - pron. igrat'), il tedesco (spielen), l'ungherese (j tszik) il verbo "recitare" coincide col verbo "giocare". Il termine italiano, invece, pone l'accento sulla finzione, sulla ripetizione del gesto o della parola ("citare due volte"). Come qualsiasi altra forma artistica e culturale anche il teatro si evoluto dalle origini ad oggi, nelle diverse epoche e luoghi. La storia del teatro occidentale pone come origine di questa disciplina la rappresentazione teatrale nella cultura dell'antica Grecia: i precedenti esempi teatrali (Egitto, Etruria ed altri) ci aiutano a comprendere la nascita di questo genere, ma non vi sono sufficienti fonti per delinearne le caratteristiche.
La storia del teatro, nella sua definizione più moderna di disciplina autonoma, interpreta e ricostruisce l'evento teatrale basandosi su due elementi principali: l'attore e lo spettatore e più precisamente sulla relazione che li lega, la relazione teatrale. Entrambi hanno una funzione primaria necessaria all'esistenza del fatto teatrale: mentre l'attore rappresenta un corpo in movimento (non necessariamente fisico o accompagnato dalla parola) in uno spazio, con precise finalità espressive e narrative, lo spettatore è il fruitore attivo e partecipe dell'avvenimento, che ne condiziona l'andamento e decodifica l'espressività dell'evento artistico.
L'Italia è ricca di maschere regionali di Carnevale, di origine diversa: sono nate dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell'arte, da tradizioni arcaiche, oppure sono state ideate appositamente come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città. È generalmente accettato che le maschere, il rumore, il colore e il clamore avessero avuto in origine lo scopo di scacciare le forze delle tenebre e l'inverno, e di aprire la strada per l'arrivo della primavera
Una maschera è un oggetto che riproduce generalmente le fattezze di un volto (umano, animale o soprannaturale) e che viene indossato sul volto per rappresentazioni teatrali o folcloristiche. Le maschere sono usate in molte tradizioni teatrali diverse come il teatro nō giapponese e il teatro classico greco e latino.
La maschera è un manufatto o un indumento che si indossa per ricoprire l'intero viso o una parte di esso. Utilizzata fin dalla preistoria per rituali religiosi, la si ritrova anche nelle rappresentazioni teatrali o in feste popolari come il Carnevale. In tutto il mondo, le maschere possono essere molto diverse fra loro per materiale, forma (tratti zoomorfi, facce buffe), colore.
Nell'abbigliamento dell'antica Roma venivano distinti due generi di indumenti: gli indumenta, che si portavano di giorno e di notte, e gli amictus, che venivano indossati solo di giorno.