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Una locomotiva a vapore è un veicolo ferroviario azionato da un motore a vapore e destinato alla trazione ferroviaria di vagoni merci o carrozze passeggeri. Fu inventata da diversi tecnologi (tra cui Richard Trevithick e George Stephenson) all'inizio del XIX secolo, la locomotiva a vapore rivoluzionò il sistema dei trasporti su rotaia permettendo il passaggio da quelli a trazione animale a quelli a trazione meccanica. Sostituita da altri sistemi di trazione nel XX secolo (la trazione elettrica e la trazione motori endotermica) a causa della bassa potenza e del modesto rendimento, la trazione a vapore resta fondamentale nello sviluppo della tecnologia anche per il contributo nella termodinamica. Nella tecnica ferroviaria si definisce "locomotiva" l'insieme della motrice e del tender. Qualora le scorte di acqua e di combustibile non vengano trasportate su un veicolo apposito ma sulla macchina, il mezzo viene denominato locomotiva-tender (o locotender).
Le locomotive FS 290 sono state delle locomotive a vapore con tender, dapprima della Rete Adriatica (dove costituirono il gruppo 350 bis) e poi delle Ferrovie dello Stato (FS). Ultimo gruppo di locomotive italiane del tipo "Bourbonnais", furono progettate sulla base del tipo costruttivo delle RA 350, poi FS 270, per il servizio di spinta ai treni su linee di valico. Diventarono poi macchine di uso universale, diffondendosi su quasi tutta la rete ferroviaria italiana. Furono autorevolmente considerate uno dei «tipi più rappresentativi di locomotive a vapore tra quelli progettati dagli Uffici studi di Torino e di Firenze» delle ex Reti Adriatica (RA) e Mediterranea (RM) tra il 1873 e il 1904. Nel 1982 l'unica unità superstite, FS 290.319, fu la prima macchina introdotta nel Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa (Napoli).