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Maria Maddalena Morelli (Pistoia, 17 marzo 1727 – Firenze, 8 novembre 1800) è stata una poetessa italiana.
Il termine scrittrice è il femminile del termine "scrittore". Per molti secoli la cultura letteraria fu considerata un'esclusiva maschile con l'ammissione di rarissime eccezioni. Nell'ambito degli studi letterari l'idea che il contributo delle scrittrici vada considerato come un genere autonomo si è ormai affermato tra i critici almeno dal XVIII secolo. Ma sono state le stesse donne scrittrici a rintracciare la "tradizione femminile" nella letteratura. Mary Scott nel 1774 scrive il poemetto The Female Advocate. Nel 1803, Mary Hays ha pubblicato Female Biography un'opera in sei volumi sulle donne illustri di ogni epoca e paese. Nel XX secolo, Virginia Woolf con Una stanza tutta per sé del 1929 esplora la condizione femminile in rapporto alla produzione letteraria.
Luigi Fornaciari (Lucca, 17 settembre 1798 – Lucca, 23 febbraio 1858) è stato uno scrittore italiano.
Rosmunda, talvolta anche Rosamunda (... – fl. 572), fu una nobildonna gepida, regina consorte dei Longobardi e regina consorte d'Italia come moglie di re Alboino. La sua fama si deve a un celeberrimo episodio che la vide orrendamente coinvolta. Infatti, dopo essere stata rapita e maritata ad Alboino, secondo la tradizione fu costretta da quest'ultimo a bere direttamente dal teschio del suo stesso padre, da lui sconfitto e assassinato pochi anni prima. Tale episodio riaccese il desiderio di vendetta e la spinse a partecipare (o comunque a non opporsi) alla congiura regicida contro il marito, ordita dall'amante Elmichi e favorita dai Bizantini. La sua vita intrisa di passione, violenza e barbarie ha ispirato nei secoli, soprattutto durante il Romanticismo, varie opere poetiche e letterarie: si ricordano in particolare le tragedie di Giovanni Rucellai (Rosmunda, 1516), di Vittorio Alfieri (Rosmunda, 1783), di Algernon Swinburne (Rosamond, 1860).
Giovanni Cristofano Amaduzzi, sui libri talvolta nella variante latina di Ioannis Cristophori Amadutii (Savignano di Romagna, 18 agosto 1740 – Roma, 21 gennaio 1792), è stato un abate, filologo classico e filosofo italiano.
Franco Fortini, nato Franco Lattes (Firenze, 10 settembre 1917 – Milano, 28 novembre 1994), è stato un poeta, saggista, critico letterario e traduttore italiano. Figura autorevole e controversa, è tra le personalità più prestigiose del panorama letterario italiano del Novecento.
Anton Maria Ambrogi, S.J. (Firenze, 13 giugno 1713 – Roma, 11 febbraio 1788), è stato un letterato e latinista italiano.
L’Accademia lucchese di scienze lettere e arti ha sede in Lucca, nel Palazzo Pretorio.
L'Accademia dell'Arcadia è un'accademia letteraria fondata a Roma il 5 ottobre 1690 da Giovanni Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni coadiuvati nell'impresa anche dal torinese Paolo Coardi, in occasione dell'incontro nel convento annesso alla chiesa di San Pietro in Montorio di quattordici letterati appartenenti al circolo della regina Cristina di Svezia, tra i quali gli umbri Giuseppe Paolucci di Spello, Vincenzo Leonio da Spoleto e Paolo Antonio Viti di Orvieto, i romani Silvio Stampiglia e Jacopo Vicinelli, i genovesi Pompeo Figari e Paolo Antonio del Nero, i toscani Melchiorre Maggio di Firenze e Agostino Maria Taia di Siena, Giambattista Felice Zappi di Imola e il cardinale Carlo Tommaso Maillard di Tournon di Nizza. L'Accademia è considerata non solamente come una semplice scuola di pensiero, ma come un vero e proprio movimento letterario che si sviluppa e si diffonde in tutta Italia durante tutto il Settecento in risposta a quello che era considerato il cattivo gusto del Barocco. Essa si richiama nella terminologia e nella simbologia alla tradizione dei pastori-poeti della mitica regione dell'Arcadia ed il nome fu trovato da Taia durante una adunata ai Prati di Castello, a quei tempi un paesaggio pastorale. Oltre al nome dell'Accademia, emblematico da questo punto di vista, fu scelto seguendo questa tendenza anche il nome della sede, una villa sulla salita di via Garibaldi sulle pendici del Gianicolo: "Bosco Parrasio". I suoi membri furono detti Pastori, Gesù bambino (adorato per primo dai pastori) fu scelto come protettore; come insegna, venne scelta la siringa del dio Pan, cinta di rami di alloro e di pino e ogni partecipante doveva assumere, come pseudonimo, un nome di ispirazione pastorale greca.