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Il mausoleo di Lenin (in russo: Мавзолей Ленина?, Mavzolej Lenina) è un monumento funerario situato sulla Piazza Rossa a Mosca. Esso accoglie le spoglie mortali di Vladimir Il'ič Ul'janov (Lenin). Dopo la morte di Lenin, avvenuta il 21 gennaio 1924, la salma del padre della Rivoluzione russa fu imbalsamata per poter restare esposta al pubblico in permanenza. Il procedimento fu attuato dal patologo Aleksej Abrikosov, mentre il sarcofago veniva disegnato da Konstantin Mel'nikov, e una prima struttura lignea, destinata ad accogliere i resti del leader sovietico, era stata commissionata all'architetto Aleksej Ščusev.
Lenin (in russo: Ленин?), pseudonimo di Vladimir Il'ič Ul'janov () (in russo: Владимир Ильич Ульянов?; Simbirsk, 22 aprile 1870, [ 10 aprile del calendario giuliano] – Gorki, 21 gennaio 1924), è stato un rivoluzionario, politico e politologo russo, poi sovietico, talvolta menzionato come Vladimir Lenin o come Nikolaj Lenin. Fu Primo ministro della Repubblica russa dal 1917 al 1918, della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa dal 1918 al 1922 e dell'Unione Sovietica dal 1922 al 1924. Sotto la sua guida la Russia – e in seguito l'Unione Sovietica – diventò uno Stato socialista monopartitico governato dal Partito Comunista sovietico. Ideologicamente marxista, le sue teorie politiche sono state poi riconosciute come "leninismo". Nato a Simbirsk da una famiglia borghese (il nonno materno era stato un ebreo convertitosi al cristianesimo ortodosso), Lenin si interessò alla politica socialista rivoluzionaria dopo l'esecuzione di suo fratello avvenuta nel 1887. Espulso dall'Università di Kazan' per aver partecipato alle proteste contro il regime zarista dell'Impero russo, dedicò gli anni successivi al conseguimento di una laurea in giurisprudenza. Nel 1893 si trasferì a San Pietroburgo, dove divenne una figura di alto livello nel Partito Operaio Socialdemocratico Russo (POSDR), un movimento di stampo marxista. Arrestato per sedizione nel 1895 ed esiliato a Shushenskoye per tre anni, sposò Nadežda Krupskaja. Al termine dell'esilio si trasferì in Europa occidentale, dove grazie alle sue numerose pubblicazioni divenne un teorico politico di primo piano. Nel 1903 assunse un ruolo chiave in una scissione del POSDR per via di alcune differenze ideologiche, leader della fazione bolscevica contro il menscevismo di Julij Martov. Incoraggiò l'insurrezione della fallita rivoluzione russa del 1905, in seguito promosse una campagna affinché la prima guerra mondiale fosse trasformata in una rivoluzione proletaria a livello europeo che, come il marxismo riteneva, avrebbe comportato il rovesciamento del capitalismo e la sua sostituzione con il socialismo. Dopo la rivoluzione russa di febbraio del 1917 che portò alla caduta della monarchia zarista e all'istituzione di un governo provvisorio, Lenin fece ritorno in Russia per una campagna per la rimozione del nuovo regime a favore di un governo bolscevico guidato dai soviet. Lenin assunse un ruolo di primo piano nella rivoluzione d'ottobre del 1917, nella caduta del governo provvisorio e nella creazione di uno Stato monopartitico guidato dal nuovo partito comunista. Il suo governo abolì l'Assemblea costituente della Russia, ritirò il Paese dalla prima guerra mondiale con la firma del trattato di Brest-Litovsk insieme agli Imperi centrali e concesse un'indipendenza temporanea alle nazioni non russe sotto il controllo russo. Una legge per decreto ridistribuì terreni tra i contadini e nazionalizzò la grande industria. Gli avversari vennero soppressi durante il terrore rosso, una violenta campagna orchestrata dal Čeka; decine di migliaia di dissidenti vennero uccisi. Il governo di Lenin si dimostrò vittorioso sugli eserciti antibolscevichi nella guerra civile russa combattuta tra il 1917 e il 1922. Per rispondere alle carestie e alle rivolte popolari nel 1921 Lenin introdusse un sistema economico misto con la nuova politica economica. Il governo guidato da Lenin creò inoltre l'Internazionale Comunista e condusse la guerra difensiva contro l'aggressione polacca del 1919, oltre a cercare di tenere uniti gli Stati vicini andando nel 1922 a costituire l'Unione Sovietica. Ampiamente considerato una delle figure più significative e influenti del XX secolo, Lenin è stato oggetto postumo di un culto della personalità pervasivo all'interno dell'Unione Sovietica, fino alla sua dissoluzione avvenuta nel 1991. Divenne una figura ideologica dietro al marxismo-leninismo: ebbe, dunque, un'influenza di primo piano nel corso del movimento comunista internazionale.
Good Bye, Lenin! è un film del 2003 di Wolfgang Becker, interpretato da Daniel Brühl e Katrin Sass. La pellicola, divenuta uno dei maggiori successi di sempre del cinema tedesco, è ispirata al fenomeno post-riunificazione dell'Ostalgie.
L'Ordine di Lenin (in russo: Орден Ленина?, traslitterato: Orden Lenina), intitolato al leader della Rivoluzione russa, era la più alta onorificenza nazionale dell'Unione Sovietica. Il riconoscimento veniva assegnato per i seguenti motivi: a un civile per i notevoli servigi resi allo Stato a membri delle forze armate per uno stato di servizio esemplare a chi promuoveva amicizia e cooperazione tra i popoli e rafforzava la pace per altri servizi meritori nei confronti dello stato sovietico e della societàChi riceveva i riconoscimenti di Eroe dell'Unione Sovietica o di Eroe del Lavoro Socialista otteneva al contempo anche l'Ordine di Lenin. L'onorificenza venne assegnata a città, imprese, fabbriche, regioni, unità militari e navi. L'Ordine di Lenin venne istituito dal Comitato Esecutivo Centrale il 6 aprile 1930. La prima entità sovietica a riceverlo fu il quotidiano sovietico Pravda, il 23 maggio 1930. I primi stranieri insigniti del premio furono due meccanici aerei statunitensi, il 10 settembre 1934, per la loro partecipazione alle operazioni di ricerca e soccorso della nave a vapore Čeljuskin.
Il bolscevismo (in russo: большевизм?, traslitterato: bol'ševizm) è una corrente del pensiero politico marxista, sviluppatasi all'inizio del XX secolo all'interno del Partito Operaio Socialdemocratico Russo (POSDR) e concretizzatasi nella formazione del Partito bolscevico, poi Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS). L'origine del termine è legata agli equilibri registrati in alcune votazioni del II Congresso del POSDR, tenutosi in clandestinità tra Bruxelles e Londra nel 1903: coloro che appoggiavano le tesi strategiche e organizzative sostenute da Lenin furono detti bolscevichi (большевики, bol'ševiki), cioè maggioritari, mentre coloro che le contrastavano furono detti menscevichi, cioè minoritari.