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La dottrina giuridica distingue gli atti del Presidente della Repubblica Italiana secondo i tipi dell'atto presidenziale e dell'atto governativo, con alcune distinzioni formali e sostanziali.
Le ricompense al valor militare sono pubblici attestati dello Stato italiano che hanno la finalità di segnalare come degni di pubblico onore gli autori di atti di eroismo militare, anche compiuti in tempo di pace, purché l'impresa sia strettamente connessa alle finalità per le quali le forze militari dello Stato sono costituite, qualunque sia la condizione e la qualità dell'autore.
Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 è una norma della Repubblica Italiana che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle associazioni. Con questo provvedimento viene introdotta in Italia una forma di responsabilità a carico delle organizzazioni (imprese, società, associazioni), per una lista di reati che possono essere commessi dal personale a favore o nell'interesse dell'azienda stessa (es. corruzione, disastro ambientale, riciclaggio di denaro). Tale responsabilità si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il reato.
Il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 è una legge della Repubblica Italiana sulla libertà di informazione e il diritto di accesso agli atti amministrativi. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'8 giugno 2016, è entrato in vigore il 23 giugno 2016. Il decreto modifica un altro di emanazione precedente, il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, e che è stato emanato al fine di introdurre in Italia una normativa sul modello del Freedom of Information Act degli Stati Uniti e delle corrispondenti normative adottate in altri Paesi anglosassoni. La norma tra le sue disposizioni prevede significative innovazioni circa il diritto di accesso agli atti amministrativi in Italia stabilendo che, a decorrere dal 23 dicembre 2016, tutti i cittadini abbiano la possibilità di richiedere senza motivazione alla pubblica amministrazione italiana documenti e atti in suo possesso, tranne nei casi l'istanza abbia ad oggetto documenti coperti da segreto di Stato e limiti previsti da norme particolari, come nel caso di dati sensibili. Introduce anche il diritto d'accesso civico, ovvero la possibilità di esercitare diritto di accesso agli atti amministrativi senza essere necessariamente portatori di un concreto interesse soggettivo come previsto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241. Destinatari sono anche società, associazioni, fondazioni controllate e partecipate finanziate da enti pubblici, ed anche ordini professionali. Viene anche meglio definito il ruolo dell'ANAC dal punto di vista sanzionatorio.