Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Walden ovvero Vita nei boschi è il resoconto dell'avventura dell'autore, Henry David Thoreau, che dedicò ben due anni, due mesi e due giorni (1845-1847) della propria vita nel cercare un rapporto intimo con la natura e insieme ritrovare se stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire, ma solo l'utile mercantile.
Nell'antica religione greca, la ninfa (in greco antico νύμφη, nymphē, 'fanciulla', 'sposa') era una divinità legata alla natura. Potenze divine dei boschi, dei monti, delle acque e delle sorgenti, degli alberi, ma anche delle regioni o delle città o degli stati, le ninfe erano esseri immortali, anche se in epoca tarda a volte considerate come mortali, e comunque dalla vita longeva. La natura delle Ninfe corrisponde all'ambito della potenza divina dell'Αἰδώς (Pudore), dunque alla riservatezza e allo stupore di fronte a ciò che è immacolato e quindi silenzioso. Erano: Oreadi, ninfe di montagna; Nereidi, ninfe di mare; Naiadi, ninfe delle fonti; Amadridi, ninfe degli alberi. Compagne della dea Artemide, essa stessa appellata come Αἰδώς, sono caratterizzate, come la dea, da una bellezza incomparabile. Quando il dio Pan suona il flauto divino, echeggiando l'armonia del silenzio primordiale, le Ninfe muovono passi di danza, vagando sui monti e cantando in modo melodioso. Le Ninfe sono le potenze di un fiume oppure di un mare o di un lago e anche quando la loro potenza divina risiede sulla terra, il loro collegamento con l'acqua resta fondante: Sempre in forma di fanciulle, facevano parte spesso del corteo di un dio, come Dioniso, Hermes o Pan, o di una dea, in genere la cacciatrice Artemide. La mitologia greca annovera molte ninfe, il cui aspetto di bellissime fanciulle eternamente giovani attirava molti uomini mortali ed eroi. Vi è un'ampia varietà di miti su di esse; questi racconti le associano spesso ai satiri, di cui erano il frequente bersaglio e da cui proviene il nome moderno dato alla tendenza sessuale della ninfomania.
Il reame perduto è il primo libro della saga Cronache del regno della fantasia, scritta dagli autori di Geronimo Stilton. Geronimo Stilton viene rappresentato come autore del romanzo ma la storia non parla né di lui, né di Tea, Benjamin, Trappola Stilton o qualsiasi altro personaggio di Topazia, l'isola immaginaria nella quale vivono i personaggi inventati dagli autori. La vicenda ruota invece intorno alle avventure di ragazzi e ragazze del Regno della Fantasia, vissuti molto prima che Geronimo Stilton vi entri per la prima volta. Il seguito del romanzo è il libro "La porta incantata" e l'avventura continua con "La Foresta Parlante", il terzo libro della serie (composta da sei libri).
Il barone rampante è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, secondo capitolo della trilogia araldica I nostri antenati, insieme a Il visconte dimezzato (1952) e Il cavaliere inesistente (1959). L'ispirazione del romanzo deriva dal racconto che, una sera del 1950, all'Osteria Fratelli Menghi in via Flaminia 57 a Roma, Salvatore Scarpitta fa a Italo Calvino. Sette anni dopo, esce Il barone rampante.