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Nel medioevo la pars massaricia rappresentava la parte della curtis costituita dai mansi dati in affitto ai contadini dal padrone della curtis affinché li coltivassero in cambio di un affitto, che spesso era pagato in natura. Si contrappone alla Pars dominica.
La pars dominica o dominio o ancora riserva era una parte della curtis (derivante dall'antica villa romana). Questa porzione era quella che rimaneva di titolarità del padrone della curtis, il dominus, il quale a causa anche della mancanza di mano d'opera, per via del marcato calo demografico durante l'alto medioevo, era costretto a cedere in gestione parte del suo fondo. Questo era suddiviso in due componenti: la pars massaricia (massaricio) e la pars dominica. Quest'ultima restava sotto la titolarità esclusiva del padrone della curtis, che si formava proprio dall'unione della pars massaricia a quella dominica, comprendente anche il territorio circostante deputato al pascolo e alla raccolta del legname. È importante sottolineare come questo tipo di organizzazione agricola che costituì l'elemento portante nell'economia curtense, si sia sviluppata alla fine del secolo VIII in Europa, soprattutto in area franca, ma non si sia concretizzata nell'intero territorio del Regno dei Franchi, né tanto meno in altre regioni d'Europa.
È detto metodo baconiano il processo elaborato dal filosofo inglese Francesco Bacone per raggiungere la conoscenza certa di un fenomeno. In questo metodo si possono distinguere due parti fondamentali: la pars destruens distruttiva e la pars construens costruttiva.