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Concorezzo (pronuncia [koŋkoˈrɛttso] o [koŋkoˈrettso];, Cuncurèss in dialetto brianzolo [kũŋkuˈrɛs]) è un comune italiano di 15 803 abitanti della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia. Situato circa sei chilometri a nord-est del capoluogo, fa parte del territorio del Vimercatese.
L'arte bizantina si è sviluppata nell'arco di un millennio, tra il V ed il XV secolo, prima nell'ambito dell'Impero romano, poi di quello bizantino, che ne raccolse l'eredità e di cui Costantinopoli fu capitale. Le caratteristiche più evidenti dei canoni dell'arte bizantina sono la religiosità, l'anti-plasticità e l'anti-naturalismo, intese come appiattimento e stilizzazione delle figure, volte a rendere una maggiore monumentalità ed un'astrazione soprannaturale (smaterializzazione dell'immagine). Infatti il gusto principale dell'arte bizantina è stato quello di descrivere le aspirazioni dell'uomo verso il divino. L'arte bizantina ha comunque avuto espressioni stilistiche molto diverse fra di loro nei suoi oltre mille anni di vita, ma nell'Impero d'Oriente l'arte rimase quasi invariata.
Teodoro di Amasea, noto anche come Teodoro Tiro o Tirone (dal greco Tyron = soldato) (III secolo – Amasea, 17 febbraio 306), era un soldato greco dell'esercito romano nel Ponto, che subì il martirio per la fede in Cristo. Considerato santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese orientali, ebbe nel Medioevo un culto assai vasto, legato a un noto panegirico pronunciato da Gregorio di Nissa e poi al suo patronato sui militari, soldati e reclute. Venezia lo ebbe come santo protettore, poi affiancato da san Marco quando le reliquie del martire furono trasportate dall'Oriente a Brindisi (città di cui è tuttora patrono). In conseguenza di questo, probabilmente, a Venezia fu creato un altro santo Teodoro, questo generale e non soldato, e conosciuto come Teodoro di Eraclea o anche come Teodoro Stratelate (dal greco Stratelátes = portatore di lancia).
Il secondo Concilio di Costantinopoli fu convocato dall'imperatore bizantino Giustiniano I (527-565) nel 553 con l'obiettivo di raggiungere una posizione comune alle Chiese d'Oriente e d'Occidente sulla condanna del monofisismo. Tutt'oggi i suoi decreti sono validi sia per la chiesa cattolica che per la chiesa ortodossa, per i vetero-cattolici e per i luterani. È storicamente ricordato, oltre che per i suoi decreti, per aver originato lo Scisma tricapitolino, che divise la Chiesa d'Occidente per circa un secolo e mezzo.