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Il lucumòne era la massima carica politica all'interno di alcune città-stato della penisola italica in epoca pre-romana. In particolare, Servio (Ad Aeneidem II, 278; VIII, 65, 475) e Censorino (De die natali IV, 13) riferiscono che il termine, in etrusco, designava la figura del re. Deve però essere considerato che lo stesso Servio attribuisce il medesimo titolo anche ai magistrati della città di Mantova (Ad Aeneidem II, X, 202) e che, a tutt'oggi, non è stata rinvenuta alcuna iscrizione etrusca arcaica (VII-VI secolo a.C.) in cui il termine 'lucumone' possa essere chiaramente interpretato nel significato di re (dall'etrusco lauchum).
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.