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Il palo di fondazione è un tipo di fondazione profonda o fondazione indiretta che presenta la peculiarità, rispetto alla fondazione diretta, di trasmettere una parte non trascurabile del carico verticale per attrito lungo la superficie laterale della fondazione oltre che, a seconda del rapporto tra diametro del palo e altezza dello stesso, con la pressione agente sul piano di appoggio alla base del palo. Questo tipo di fondazione ha il vantaggio di ridurre i cedimenti a lungo termine potendo sfruttare la resistenza (sia per attrito che in appoggio) di strati di terreno profondi e adeguatamente portanti (superando in profondità eventuali terreni soffici e inadatti, falde o cavità).
Si definiscono fondazioni superficiali o fondazioni dirette, con riferimento alle opere di Ingegneria civile, quella classe di fondazioni realizzate a profondità ridotte rispetto al piano campagna. In generale, le fondazioni non sono mai realizzate al livello originario del terreno perché, al fine di una necessaria durabilità, bisogna raggiungere almeno quegli strati di terreno che non risentono della variazione stagionale del contenuto d'acqua, che non sono interessati da fenomeni di gelo e che comunque sono al di sotto della coltre di terreno vegetale. Necessità statiche possono poi richiedere di raggiungere profondità ancora maggiori per attestarsi su uno strato di terreno di maggiore capacità portante. Pertanto, quando l'approfondimento del piano di posa non è elevato si parla di fondazioni superficiali. In realtà non esiste una profondità precisa che possa discriminare tra fondazioni superficiali e fondazioni profonde e per questo si preferisce fare un confronto con la misura minore della fondazione: sono ritenute superficiali quelle fondazioni il cui piano di posa è collocato a non più di 4 volte la misura minore della dimensione di base. Questo genere di fondazioni è sicuramente il più adottato e diffuso, nel campo delle costruzioni. Le fondazioni superficiali si suddividono in tre tipologie fondamentali: plinti, travi di fondazione, piastre di fondazione, dette anche "platee".
In edilizia e architettura le fondazioni sono quella parte della struttura dell'edificio che ha il compito di: Assorbire i carichi delle strutture in elevazione; Trasmettere i carichi dalle strutture in elevazione al terreno; Ancorare l'edificio al suolo.Le fondazioni hanno quindi la funzione di ricevere i carichi provenienti dalla sovrastruttura (sia essa una costruzione, un'apparecchiatura o altro) e trasmetterli al suolo. Per tale fine le fondazioni devono essere necessariamente massicce. Per le fondazioni ordinarie, pertanto, non si usano calcestruzzi ad alta resistenza (fatta eccezione per le zone ritenute sismicamente attive, nelle quali devono essere utilizzati calcestruzzi ad alta resistenza) proprio in ragione delle masse sovrabbondanti che devono essere impiegate per raggiungere la rigidezza richiesta. Nell'ambito dell'ingegneria civile, lo studio delle fondazioni strutturali implica una approfondita conoscenza della geotecnica, della scienza delle costruzioni e della tecnica delle costruzioni. Il tipo di fondazione di volta in volta impiegata dipende dalla sollecitazione che agisce su di essa e dal tipo di terreno a cui è connessa; la fondazione deve essere posata su un terreno di portanza adeguata ai carichi della struttura. In generale, per ognuna delle scelte progettuali effettuate per le fondazioni, occorrerà adottare un differente approccio nell'impostazione del calcolo. Non di rado inoltre, la scelta delle fondazioni influenza la concezione dell'intero organismo strutturale. Possiamo suddividere le fondazioni in due famiglie: fondazioni superficiali (o dirette): plinto, trave di fondazione, piastra di fondazione, detta anche platea. fondazioni profonde (o indirette): palo di fondazione, micropalo.A cui aggiungere le opere di sostegno: muro controterra, diaframma, tirante.