Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Secondo l'astrologia occidentale, il Toro è il secondo dei 12 segni zodiacali, situato tra Ariete e Gemelli.
La storia della letteratura italiana ha inizio nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie. Il Ritmo laurenziano è la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana. Gli storici della letteratura individuano l'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima metà del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l'autore è considerato il Cantico delle creature di Francesco d'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attività culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (così definita da Dante nel suo “De vulgari Eloquentia”). Tale produzione uscì poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre più nota autorità comunale. Quando la Sicilia passò il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi università, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ciò che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua, che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuità col latino solo nel XIII secolo.
I primi uomini sulla Luna (The First Men in the Moon) è un romanzo di fantascienza di H. G. Wells del novembre 1901. Pubblicato per la prima volta sul periodico The Strand Magazine e riproposto in contemporanea sulla rivista The Cosmopolitan in 8 parti da novembre 1900 fino a luglio 1901, con illustrazioni a cura di E. Hering, molte delle quali sono a piena pagina e accreditati da didascalie.Il 5 ottobre 1901, la casa editrice Bowen-Merrill Company pubblica la prima edizione hardcover di The First Men in the Moon, la compagnia annovera tra le sue pubblicazioni solo due volumi sebbene attiva dal 1883 fino al 1901 (preceduta da Samuel Merrill e succeduta da Bobbs-Merrill Company) nonostante questo la prima opera accreditata a H. G. Wells sarà della Casa editrice George Newnes. Il romanzo narra la storia di due uomini - lo squattrinato uomo d'affari Mr. Bedford e lo scienziato distratto dott. Cavor - che giungono sulla Luna grazie a una sostanza inventata da quest'ultimo, scoprendo che il satellite della Terra, contro ogni aspettativa, è abitato. Dal romanzo sono stati liberamente tratti vari film, tra cui The First Men in the Moon (1919) e il classico Base Luna chiama Terra (First Men in the Moon, 1964).
Ècate (in greco antico: Ἑκάτη, Hekátē) o Hekate o Hekat (in latino: Hecata o Hecate) conosciuta anche come Zea (con questo nome fu venerata particolarmente ad Atene) è un personaggio di origine pre-indoeuropea che fu ripreso nella mitologia greca e romana e trasportato poi nella religione greca e romana. Ecate era la potente signora dell'oscurità, regnava sui demoni malvagi, sulla notte, la luna, i fantasmi, i morti. Era invocata da chi praticava la magia nera e la necromanzia. Il più noto santuario dedicato a Ecate si trova a Lagina, in Turchia sudoccidentale.
Dalla Terra alla Luna (De la Terre à la Lune, trajet direct en 97 heures 20 minutes) è un romanzo di fantascienza di Jules Verne del 1865, prima parte di un dittico che si chiude con Intorno alla Luna (Autour de la Lune) scritto nel 1870. In questo romanzo Verne anticipa le prime fasi dello storico allunaggio avvenuto realmente 104 anni dopo, il 20 luglio 1969.
Il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia è una poesia di Giacomo Leopardi composta a Recanati tra il 1829 e il 1830. Il poeta, nelle vesti di un pastore, interroga la luna sulla condizione umana, e sul suo incarico di governare il gregge, che non è a conoscenza del dolore dell'esistenza, in quanto di natura animale; il pastore interroga ancora la luna, senza ricevere risposta; sogna di viaggiare, di volare via dal mondo, ma non può, e così conclude che è tragico l'essere nati.
Per antonomasia (antonomàsia; dal verbo greco ἀντονομάζω, antonomázo, «cambiare nome») si intende una figura retorica utilizzata con diverse funzioni e scopi.