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Ugo di San Vittore, o Hugues de Saint-Victor (Ducato di Sassonia, 1096 circa – Parigi, 11 febbraio 1141), è stato un teologo, filosofo, cardinale e vescovo cattolico francese, tra i principali teorici della scolastica, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Roberto II, detto il Pio, in francese Robert II le Pieux (Orléans, 27 marzo 972 – Melun, 20 luglio 1031), fu re di Francia dal 996 al 1031 e duca di Borgogna dal 1004 al 1016.
Robert Edwin Nozick (New York, 16 novembre 1938 – Cambridge, 23 gennaio 2002) è stato un filosofo e docente statunitense, professore presso l’università di Harvard. Esponente del libertarianismo e del minarchismo, si è distanziato, successivamente, sia dalla "scuola austriaca di economia", sia dall'anarco-capitalismo di Murray Rothbard e da altre correnti.Il suo lavoro ha diffuso in ambito accademico, e non strettamente economico, le teorie libertariane, fino ad allora poco considerate dalla maggioranza dei filosofi. Durante l'epoca di Ronald Reagan fu uno degli autori più influenti e rispettati assieme a Milton Friedman e Friedrich von Hayek.
Pipino III detto il Breve (Jupille, 714 – Saint Denis, 24 settembre 768) è stato maggiordomo di palazzo di Neustria (741-751) e d'Austrasia (747-751), poi re dei Franchi (751-768). Fu il padre del futuro imperatore Carlo Magno. Venne incoronato re dei Franchi dal papa che, minacciato dall'avanzata dei Longobardi, ne aveva ottenuto la protezione e ricambiò l'aiuto ricevuto da Pipino il Breve con un'incoronazione formalmente illegittima.
L'emergentismo in filosofia della mente è la corrente di chi ritiene che la mente sia un fenomeno emergente, ovvero che i fenomeni mentali siano proprietà emergenti del cervello. Le principali tesi sostenute dagli emergentisti sono: L'esistenza dell'emergenza come legittima categoria esplicativa del reale; L'applicabilità dell'emergenza a fenomeni come la vita, la mente, i fenomeni sociali; Il rifiuto del dualismo ontologico in ogni sua forma; Il rifiuto del riduzionismo, perlomeno in alcune sue accezioni.Inoltre, gli emergentisti (in genere) condividono: La teoria dell'evoluzione naturale; La (cosiddetta) teoria gerarchica del reale.Storicamente, l'emergentismo nasce dal tentativo di trovare una "via di mezzo" tra posizioni epistemologiche contrapposte: meccanicismo e vitalismo; monismo materialista e dualismo cartesiano; riduzionismo e olismo; oggettivismo scientista e soggettivismo umanistico. La convinzione che l'emergentismo possa risolvere tali annose "dispute" si basa sul fatto che il concetto di emergenza sembra in grado di precisare scientificamente l'antica idea secondo cui "una totalità è maggiore della somma delle sue parti". Secondo gli emergentisti, quel qualcosa che fa sì che una totalità sia maggiore della somma delle parti è proprio ciò che «emerge» da essa. Dunque ci sono: le parti, la loro somma, il quid emergente. I riduzionisti di ogni luogo ed epoca, secondo gli emergentisti, vedono solo le parti o, al più, la loro somma; negano o misconoscono il quid emergente. Vitalisti, dualisti cartesiani e spiritualisti in genere, d'altra parte, confondono il quid emergente con una sostanza ontologicamente autonoma e, come tale, soprannaturale. Secondo l'emergentismo, la stagnante controversia tra queste epistemologie estremiste e fallaci si risolve riconoscendo l'esistenza e l'importanza del quid emergente ma negandone al contempo sia l'autonomia ontologica, sia la natura sostanziale. Tutti i fenomeni emergenti, compresa la mente, sono fenomeni spontanei, di natura processuale, naturalmente generati dall'insieme delle interazioni tra le parti della totalità da cui emergono.
I diritti umani (o diritti dell'uomo) sono una concezione filosofico-politica che, accolta come fondamento giuridico dalle Costituzioni moderne, descrive i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare: il diritto alla vita, il diritto alla libertà individuale, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy) e il diritto di voto.
De iure belli ac pacis (Il diritto della guerra e della pace) è un'opera di Ugo Grozio (Huig de Groot), giurista, filosofo e scrittore olandese, composta nel 1625. Ha come scopo principale combattere la forza cercando la stabilità e la certezza nel diritto, presentando la teoria della guerra giusta e affermando il principio che tutte le nazioni siano legate dal principio del diritto naturale. In particolare si ricorda quest'opera per la frase: Con questo Grozio ammette la distinzione fra diritto divino e diritto naturale, un'idea che ha dominato gran parte dell'antichità, accolta anche da Samuel von Pufendorf.
Cosmopolitismo è un termine che deriva dal (kósmos), cosmo, universo ordinato, (polítēs), cittadino. Chi sostiene il cosmopolitismo, cioè il cosmopolita, considera se stesso "cittadino del mondo". Questa espressione venne usata per la prima volta da Diogene di Sinope che si definiva come ϰοσμοπολίτης (cosmopolita) a chi gli chiedesse quale fosse la sua patria. L'uso del termine si diffuse in Europa soprattutto durante l'Illuminismo comparendo nel titolo di numerose opere pubblicate in quel periodo.
La chiesa di San Pietro in Montorio è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato sul Gianicolo, nel rione di Trastevere. Essa è affidata all'ordine dei Frati Minori e sede dell'omonimo titolo cardinalizio.