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La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
Le piaghe d'Egitto sono le punizioni che, secondo la Bibbia, Dio inflisse agli Egizi per non aver liberato gli ebrei dalla schiavitù e affinché Mosè potesse condurli fuori dal Paese. Alcuni di questi avvenimenti sono presenti anche nel Corano, Sura 7, versetti (107, 131-136).
Melchisedec (Melchizedek o Malki-tzédek מַלְכִּי־צֶדֶק / מַלְכִּי־צָדֶק "Il mio Re è giusto", ebraico Standard Malki-ẓédeq / Malki-ẓádeq, ebraico tiberiense Malkî-ṣéḏeq / Malkî-ṣāḏeq), a volte scritto Malchizedek, Melchisedech, Melchisedek, Melchisedeq o Melkisedek, è una figura emblematica e misteriosa presente nell'Antico testamento, della Tanakh o Bibbia ebraica. Nella Bibbia è identificato come re del regno di Salem (che si ritiene fosse l'antica Gerusalemme) e come Sacerdote dell'altissimo Elyon; secondo l'esegesi ebraica si tratta di Shem, figlio di Noè. Il sacerdozio di Melchisedec è uno dei più alti gradi del Sacerdozio tra i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, altresì detti mormoni.
L'eucaristía, o comunione, o santa cena, per gran parte delle Chiese cristiane, è il sacramento istituito da Gesù Cristo durante l'Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco εὐχαριστία (eucharistia, 'ringraziamento, rendimento di grazie'). Il Nuovo Testamento narra l'istituzione dell'eucaristia in quattro passi: Matteo 26,26-28; Marco 14,22-24; Luca 22,19-20; 1Corinzi 11,23-25.
L'Esodo (traslitterazione del greco Ἔξοδος = uscita; in ebraico יציאת מצרים = uscita dall'Egitto) è il principale racconto descritto nell'omonimo libro della Bibbia. Il libro narra di come il popolo ebraico, che secondo la Bibbia era schiavo degli egizi, sarebbe stato liberato da Dio per mano del profeta Mosè da lui inviato. Abbandonato l'Egitto, gli ebrei avrebbero vagato nel deserto del Sinai per 40 anni per poi giungere nella terra di Canaan, dove si sarebbero insediati. La liberazione dall'Egitto è commemorata dagli Ebrei nel giorno Pesah, ovvero la Pasqua ebraica. Dato che l'unica fonte sull'esodo è la Bibbia stessa, che non vi sono prove archeologiche a sostegno del reale avvenimento di tale racconto e dato che nel periodo storico in cui esso è ambientato la Palestina era parte del Regno d'Egitto, la comunità scientifica, salvo rare eccezioni, concorda nel considerare l'esodo un mito.