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Le lettere di Paolo sono tredici testi del Nuovo Testamento attribuiti dalla tradizione all'apostolo Paolo di Tarso. In esse Paolo scrive a varie comunità da lui fondate o visitate nei suoi viaggi apostolici; alcune lettere sono inoltre dedicate a persone a lui care. In passato la Chiesa cattolica attribuì a Paolo di Tarso la Lettera agli Ebrei, nella quale non è indicato il nome dell'autore; tale lettera è oggi ritenuta, pressoché unanimemente, essere di un altro autore. Si sono inoltre conservate alcune lettere che affermano di essere state scritte da Paolo ma che sono ritenute apocrife dalla maggioranza degli esegeti.
Ugo Foscolo, nato Niccolò Foscolo (Zante, 6 febbraio 1778 – Turnham Green, 10 settembre 1827), è stato un poeta, scrittore e traduttore italiano, uno dei principali letterati del neoclassicismo e del preromanticismo. Egli fu uno dei più notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento, nel quale si manifestano o cominciano ad apparire in Italia le correnti neoclassiche e romantiche, durante l'età napoleonica e la prima Restaurazione. Costretto fin da giovane ad allontanarsi dalla sua patria (l'isola greca di Zacinto/Zákynthos, oggi nota in italiano come Zante), allora territorio della Repubblica di Venezia, si sentì esule per tutta la vita, strappato da un mondo di ideali classici in cui era nato e cresciuto, tramite la sua formazione letteraria e il legame con la terra dei suoi antenati (nonostante un fortissimo legame con l'Italia che considerò la sua madrepatria). La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici (militò nelle forze armate degli Stati napoleonici, ma in maniera molto critica, e fu un oppositore degli austriaci, a causa del suo carattere fiero, dei suoi sentimenti italiani e delle sue convinzioni repubblicane), ed egli, privo di fede religiosa ed incapace di trovare felicità nell'amore di una donna, avvertì sempre dentro di sé un infuriare di passioni.Come molti intellettuali della sua epoca, si sentì però attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virtù, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperano in immagini serene di compostezza neoclassica, secondo l'insegnamento del Winckelmann.Tornato per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto (allora ancora parte del Regno d'Italia filofrancese) nel 1813, partì presto in un nuovo volontario esilio e morì povero qualche anno dopo a Londra, nel sobborgo di Turnham Green. Dopo l'Unità, nel 1871, le sue ceneri furono riportate per decreto del governo italiano in patria e inumate nella Basilica di Santa Croce a Firenze, il Tempio dell'Itale Glorie da lui cantato nei Sepolcri (1807).
Le opere di Ugo Foscolo, così come la sua biografia, sono esemplari per capire le passioni, gli ideali, i problemi di quella generazione di giovani intellettuali che vissero nel periodo napoleonico.
La Lettera VII, insieme alla Lettera VIII, è oggi considerata dalla maggioranza degli studiosi l'unica delle tredici lettere di Platone ragionevolmente attribuibile al filosofo ateniese. Nella lettera, Platone narra le principali fasi della sua formazione filosofica e politica, soffermandosi in particolare sul fallimento dei tre tentativi fatti a Siracusa per cercare di riformare la città, ponendovi a capo un re filosofo. La lettera è infatti la più importante fonte sui viaggi di Platone in Sicilia, poiché essa ha un impianto sostanzialmente autobiografico e il suo nucleo narrativo è rappresentato proprio dai tre viaggi.
Lettere a Milena (Briefe an Milena in tedesco) è una raccolta di lettere dal 1920 al 1923, scritte da Franz Kafka a Milena Jesenská. Invece, la corrispondenza di Milena a Kafka non fu conservata.
Una lettera (dal latino litterae -arum) o missiva è una comunicazione scritta fatta pervenire ad una o più persone interessate, in un determinato contesto o rapporto o per raccontare fatti avvenuti recentemente. Una lettera scritta in forma letteraria come lettera aperta si dice epistola e un libro formato da una raccolta di lettere si chiama epistolario.
La lettera scarlatta (The Scarlet Letter), pubblicato nel 1850, è un classico della letteratura statunitense scritto da Nathaniel Hawthorne. Ambientato nella Nuova Inghilterra puritana e retrograda del XVII secolo, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne che, dopo aver commesso adulterio, ha una figlia di cui si rifiuta di rivelare il padre, lottando per crearsi una nuova vita di pentimento e dignità. Nell'insieme Hawthorne esplora i temi della grazia, della legalità e della colpa. La lettera scarlatta è incorniciata da un'introduzione (chiamata "La dogana") nella quale lo scrittore, un alter ego di Hawthorne, finge di aver trovato documenti e carte che raccontano la storia di Prynne e ne provano l'autenticità. Il narratore sostiene anche che quando toccò la lettera ricamata (trovata assieme alle carte) aveva provato "un calore bruciante... come se la lettera non fosse di panno scarlatto, ma di ferro arroventato fino a diventare rosso". In precedenza Hawthorne aveva lavorato nella Dogana di Salem per lungo tempo, perdendo il proprio lavoro a causa di un cambiamento dell'amministrazione politica.
Dei sepolcri l'opera di Ugo Foscolo pi compatta e conclusa. Si tratta di un carme composto da 295 endecasillabi sciolti. Questi versi sono stati scritti in pochi mesi tra l'estate e l'autunno del 1806 ed in seguito pubblicati nel 1807 mentre il poeta era ospite dell'amata contessa Marzia Martinengo Provaglio presso Palazzo Martinengo nel centro di Brescia. L'opera vide luce presso la "Tipogra a Dipartimentale del Mella" diretta da Niccol Bettoni. probabile che l'idea di scrivere Dei sepolcri sia nata nel poeta a seguito di una discussione avuta nel salotto letterario di Isabella Teotochi Albrizzi con il letterato Ippolito Pindemonte, a cui dedicato il componimento, ispirandosi a ci che era stato prescritto nell'editto di Saint Cloud, emanato da Napoleone nel giugno 1804 ed esteso al Regno d'Italia solo nel 1806, sulla regolamentazione delle pratiche sepolcrali. L'editto stabiliva che le tombe dovevano essere poste al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati, e che fossero tutte uguali e senza iscrizioni. Si volevano cos evitare discriminazioni tra i morti. Per i defunti illustri, invece, era una commissione di magistrati a decidere se far incidere sulla tomba un epitaffio. Questo editto aveva quindi due motivazioni alla base: una igienico-sanitaria e l'altra ideologico-politica. Foscolo non innovativo per il tema sepolcrale trattato gi dai poeti preromantici inglesi; l'innovazione sta nel fatto che l'autore mette nell'opera i principali temi della sua poetica. Vi troviamo infatti il materialismo, il significato della civilt e della poesia, la condizione storica dell'Italia e le possibilit di riscatto d'identit individuale e sociale del poeta.
Girolamo Ortis (Vito d'Asio, 13 maggio 1773 – Padova, 29 marzo 1796) è stato il giovane italiano al quale Foscolo si ispirò nelle sue Ultime lettere di Jacopo Ortis.