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Lord Chumley è una commedia teatrale scritta da David Belasco e Henry C. De Mille nel 1888. La storia è ambientata in Inghilterra. La prima si tenne al Lyceum Theatre di Londra il 21 agosto 1888. L'opera restò in cartellone fino al novembre dello stesso anno. Tra gli interpreti, la famosa attrice Maude Adams che sarebbe diventata una star del teatro USA. Qui, sedicenne, è al suo debutto a Broadway.
Il ventaglio è un'opera teatrale in tre atti in prosa di Carlo Goldoni, scritta a Parigi nel novembre del 1764 e messa in scena, con successo, nel Teatro San Luca di Venezia verso la fine del Carnevale del 1765, a febbraio. L'iniziale stesura era un canovaccio che era stato portato in scena a Parigi dagli attori della Comédie Italienne il 17 maggio 1763, con scarso successo. Con questa commedia, l'autore ritornò ai modi della commedia dell'arte per accontentare il pubblico francese che accorreva alla Comédie italienne proprio per spettacoli di quel tipo. Si tratta di una delle più celebri commedie del commediografo veneziano e che ha sempre avuto larga fortuna sui palcoscenici delle compagnie teatrali italiane.
Il racconto d'inverno (The Winter's Tale) una tragicommedia o romance scritta dal drammaturgo inglese William Shakespeare nel 1611 circa. stata tuttavia considerata a lungo, in passato, semplicemente una commedia o una tragedia a lieto fine.
Hugh John Mungo Grant (Londra, 9 settembre 1960) è un attore britannico. Raggiunge il successo internazionale con la sua interpretazione nel film Quattro matrimoni e un funerale (1994), per il quale ha vinto il Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale e il BAFTA al miglior attore protagonista. Ha ricevuto altre tre candidature ai Golden Globe per Notting Hill (1999), About a Boy - Un ragazzo (2002) e Florence (2017). In precedenza, ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra del cinema di Venezia per Maurice nel 1987.
Don Giovanni Tenorio (in spagnolo Don Juan Tenorio) un famoso personaggio del teatro e della letteratura Europea. Comparso per la prima volta nel 1632 nella commedia di Tirso de Molina L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra (titolo originale El Burlador de Sevilla y convidado de piedra), stato poi ripreso da Moli re nel 1665 con la tragicommedia Don Giovanni o Il convitato di pietra alla quale si ispirato il coreografo Gasparo Angiolini per realizzare nel 1761 il balletto pantomimo Don Juan ou Le festin de pierre, in collaborazione con Christoph Willibald Gluck per la musica e Ranieri de' Calzabigi per il libretto. Il personaggio stato poi reso celebre dall'opera lirica Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (1787) e in seguito riutilizzato da vari autori nel teatro e nella letteratura: Carlo Goldoni, Lord Byron, Aleksandr Sergeevi Pu kin, Jos Zorrilla, Jos de Espronceda o ancora Jos Saramago e Jacinto Grau Delgado. In italiano e in spagnolo il termine dongiovanni usato oggi come sinonimo di donnaiolo, sciupafemmine, con la stessa accezione del termine Casanova.
Domenico Cimarosa (Aversa, 17 dicembre 1749 – Venezia, 11 gennaio 1801) è stato un compositore italiano esponente di spicco del Classicismo; è considerato il maggior musicista italiano della seconda metà del XVIII secolo e uno dei grandi rappresentanti della scuola musicale napoletana. Figura centrale dell'opera italiana, ha dato un notevole sviluppo all'opera buffa. Musicista fecondo ha scritto numerose composizioni tra oratori, messe, musica vocale e strumentale e soprattutto 99 opere liriche di cui la più celebre è Il matrimonio segreto del 1792.
La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina. L'opera non esiste nella sua forma originale: essendo stata prodotta prima dell'invenzione della stampa veniva scritta e ricopiata a mano; tra tutti i manoscritti giunti a noi oggigiorno non esistono due versioni uguali, come per tutti i testi antichi, i casi di diversificazione sono tantissimi e variano da semplici modifiche ortografiche, (diritta via o diricta via) fino all'uso di versi simili ma diversi, o parole completamente differenti che danno anche significati diversi, ad esempio il ruscello che esce dalle sorgenti di acqua bollente ..esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici che fu analizzato e commentato con il presupposto che ci fossero delle donne peccatrici, forse prostitute (?), lasciando molti dubbi, ma con un significato completamente stravolto rispetto al più ragionevole pettinatrici o pettatrici o pectatrici cioè le operaie che lavoravano la cardatura e la pettinatura dell lino nelle acque termali. Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e così è intitolata anche l'editio princeps del 1472. L'aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia". Composta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia è il capolavoro di Dante ed è universalmente ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo. Il poema è diviso in tre parti, chiamate «cantiche» (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine. Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium mentis in Deum, attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'oltretomba cristiano è un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica. È stato notato come tutte e tre le cantiche terminino con la parola «stelle» (Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle"; Purgatorio: "Puro e disposto a salir a le stelle"; Paradiso: "L'amor che move il sole e l'altre stelle"). L'opera ebbe subito uno straordinario successo e contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Il testo, del quale non si possiede l'autografo, fu infatti copiato sin dai primissimi anni della sua diffusione e fino all'avvento della stampa in un ampio numero di manoscritti. Parallelamente si diffuse la pratica della chiosa e del commento al testo (si calcolano circa sessanta commenti e tra le 100.000 e le 200.000 pagine), dando vita a una tradizione di letture e di studi danteschi mai interrotta: si parla così di "secolare commento". La vastità delle testimonianze manoscritte della Commedia ha comportato un'oggettiva difficoltà nella definizione del testo: nella seconda metà del Novecento l'edizione di riferimento è stata quella realizzata da Giorgio Petrocchi per la Società Dantesca Italiana. Più di recente due diverse edizioni critiche sono state curate da Antonio Lanza e Federico Sanguineti.La Commedia, pur proseguendo molti dei modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali (ispirazione religiosa, scopo didascalico e morale, linguaggio e stile basati sulla percezione visiva e immediata delle cose), è profondamente innovativa poiché, come è stato rilevato in particolare negli studi di Erich Auerbach, tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà, espressa anche con l'uso di neologismi creati da Dante come «insusarsi», «inluiarsi» e «inleiarsi».È una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano.
La commedia umanistica è un genere teatrale in latino fiorito tra Trecento e Quattrocento, con una produzione di ambiente letterario umanistico che rimanda soprattutto all'area culturale italiana, anche se la sua ricezione e trasmissione culturale si deve soprattutto agli studenti fuori sede delle nationes germaniche che erano allievi delle università italiane. Il genere dispiegò una notevole vitalità creativa per tutto il periodo umanistico, lasciando il posto, già a partire dalla fine del Quattrocento, e poi in via definitiva nel Cinquecento, all'affermazione vincente della commedia erudita in volgare. Sebbene si tratti di un filone in lingua latina ed essenzialmente italiano, María Rosa Lida de Malkiel considera ascrivibile a questo genere teatrale anche un'opera in lingua volgare come La Celestina di Fernando de Rojas (del 1499), annoverata tra i grandi capolavori della letteratura spagnola.