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Un vaccino è una preparazione biologica in grado di fornire un'immunità acquisita attiva contro un particolare tipo di infezione.La pratica della somministrazione di vaccini, denominata vaccinazione o vaccinoprofilassi, è in grado di sfruttare attivamente la memoria immunologica del sistema immunitario, consentendo al corpo di sviluppare un sistema di difesa contro un batterio, un virus o altro microrganismo (usualmente contro le loro forme wild type oppure contro diverse tra le varianti più patogeniche) ancor prima di venire a contatto con esso. In questo si distingue dall'immunità artificiale passiva, che si basa sull'utilizzo di sieri, ossia di fluidi corporei provenienti da un altro individuo umano (siero omologo) o animale (siero eterologo) che è già venuto in contatto con l'agente patogeno.Le vaccinazioni sono un presidio preventivo fondamentale per la salute, la cui introduzione ha permesso di ridurre in pochi decenni, in modo sicuro ed estremamente rilevante, l'incidenza di malattie gravi e potenzialmente letali che erano diffuse da millenni, la mortalità infantile e varie forme di disabilità nel mondo. Uno dei traguardi più importanti conseguiti grazie alla vaccinazione è stato raggiunto nel 1980 quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò scomparso dalla Terra il vaiolo umano. Attualmente sono disponibili diversi tipi di vaccini contro numerose malattie, la cui applicazione è regolata dalle legislazioni sanitarie delle diverse nazioni del mondo.
L'infezione è un processo caratterizzato dalla penetrazione e moltiplicazione nei tessuti viventi di microrganismi patogeni (batteri, miceti, protozoi) o di virus. Poiché esistono casi di infezione senza alcun processo morboso, essa non si identifica con il concetto di malattia infettiva.
Il vaccino del morbillo è una preparazione liofilizzata di un adatto ceppo vivo attenuato di virus morbilloso che viene utilizzato per indurre immunità attiva contro il morbillo. Il vaccino stimola risposta immunitaria adattativa e fornisce protezione a lungo termine contro la malattia. L'inizio della protezione è lento, ma l'effetto è di lunga durata. Il vaccino è sulla lista dei farmaci essenziali redatta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Alla fine degli anni Ottanta a causa del morbillo morivano ancora più di un milione di bambini ogni anno. In commercio sono disponibili il vaccino bivalente del morbillo e della parotite e il vaccino trivalente del morbillo, della parotite e della rosolia (cosiddetto vaccino MPR).
Il vaccino del tetano si prepara dalla tossina tetanica (tetanospasmina) ottenuta da colture di Clostridium tetani. La tossina viene trasformata in tossoide per trattamento con formaldeide.
Il morbillo (dal latino morbus, malattia) è una malattia infettiva esantematica altamente contagiosa causata da un virus, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus.Il morbillo provoca principalmente un’eruzione cutanea simile a quelle della rosolia o della scarlattina, che il più delle volte si risolve spontaneamente ma che può, in casi relativamente rari, portare alla morte, perdita della vista, perdita dell'udito, danni cerebrali permanenti. I segni e sintomi iniziali di solito includono febbre, spesso superiore a 40 °C, tosse, naso che cola e occhi rossi. Due o tre giorni dopo l'inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all'interno della bocca, note come macchie di Köplik. Un rash cutaneo rosso e che di solito inizia sul viso e poi si diffonde al resto del corpo, esordisce tipicamente da tre a cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi. I sintomi si sviluppano solitamente in 10-12 giorni dopo l'esposizione ad una persona infetta e si protraggono per 7-10 giorni. Le complicanze si verificano in circa il 30% dei casi, nei bambini inferiori a 5 anni di vita, e possono includere, tra le altre, diarrea (8%), otite (7%), polmonite (6%), encefalite (0,1%). La malattia è responsabile di un numero di morti che va dalle 30 alle 100 ogni 100 000 persone infette e, solitamente, per superinfezioni batteriche. La rosolia (morbillo tedesco) e il morbillo sono malattie diverse.Il morbillo è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali. Nove persone su dieci che non sono immuni e condividono lo spazio in cui vivono con una persona infetta, saranno contagiate. Le persone sono infettive da quattro giorni prima a quattro giorni dopo l'inizio del rash.Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Il test per il virus, da utilizzare nei casi sospetti, è importante per le iniziative della sanità pubblica.Il vaccino contro il morbillo è efficace nel prevenire la malattia. La vaccinazione ha portato ad una diminuzione del 75% dei decessi dovuti a questa malattia tra il 2000 e il 2013 e circa l'85% dei bambini a livello mondiale sono vaccinati. Nessun trattamento specifico è disponibile. La terapia di supporto può migliorare la prognosi. Questa può consistere nella somministrazione di una soluzione orale di reidratazione, cibo sano e farmaci per controllare la febbre. Gli antibiotici possono essere utilizzati nel caso si verifichi un'infezione batterica secondaria, come la polmonite. L'assunzione di vitamina A è anche consigliata nei paesi in via di sviluppo.In epoca pre-vaccinale, il morbillo era endemico in quasi tutto il mondo e la maggior parte delle persone venivano infettate durante l'infanzia. Si verificavano focolai regolari a intervalli di 2 – 5 anni nella maggior parte delle popolazioni, e poche persone rimanevano sensibili oltre 20 anni di età. Oggi, il morbillo, nonostante le campagne di vaccinazione, continua a colpire vari milioni di persone l'anno, soprattutto nelle aree in via di sviluppo dell'Africa e dell'Asia ed è, tra quelle prevenibili con il vaccino, la malattia che provoca il maggior numero di morti rispetto a qualsiasi altra patologia. Nel 2013 vi sono stati circa 96 000 decessi dovuti al morbillo, un dato in calo rispetto ai 545 000 decessi registrati nel 1990. Si stima che negli anni 1980, la malattia causasse 2,6 milioni di morti all'anno. Prima che fosse disponibile il vaccino, negli Stati Uniti si verificavano da tre a quattro milioni di casi ogni anno. La maggior parte delle morti riguarda bambini di età inferiore ai cinque anni. Il rischio di morte tra gli infetti è di solito dello 0,2%, ma può arrivare fino al 10% in coloro che accusano malnutrizione. Si ritiene che non colpisca gli altri animali.