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Veglie alla fattoria presso Dikan'ka (in ucraino: Вечори на хуторі біля Диканьки, in russo: Вечера на хуторе близ Диканьки?, traslitterato: Večera na chutore bliz Dikan'ki, in russo non riformato: Вечера на хуторѣ близъ Диканьки) è una raccolta di racconti di Nikolaj Vasil'evič Gogol'. L'opera comprende otto testi scritti tra il 1829 e il 1832, suddivisi in due volumi pubblicati nel 1831 e nel 1832. I racconti, ambientati tra il XVII e il XIX secolo, affondano le proprie radici nelle tradizioni del folklore ucraino, ricostruito grazie all'esperienza diretta dell'autore, che visse nell'allora definita "Piccola Russia" fino ai 19 anni di età, e a una serie di lettere in cui la madre di Gogol', sollecitata da questi, descrisse costumi, abbigliamento, superstizioni e vecchie storie legate alla vita dei villaggi ucraini. Aleksandr Sergeevič Puškin recensì in termini estremamente positivi il testo, lodandone la «poesia» e la «vera allegria, sincera, disinvolta, priva di affettazione e rigidità», e definendo l'opera «così insolita nella nostra letteratura di oggi, che [dopo averla letta] ancora non sono tornato in senno!».
Veglie (Eie in dialetto salentino) è un comune italiano di 13 634 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Centro attivo nei settori dell'industria enologica e olearia, sorge nella parte nord-occidentale della provincia leccese, a 20 km dal capoluogo, e comprende la frazione (abbandonata) di Monteruga.
Le veglie di Neri: paesi e figure della campagna toscana è una raccolta di racconti di Neri Tanfucio (pseudonimo di Renato Fucini) pubblicata in prima edizione nel 1882.