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Con magia sessuale s'intende qualsiasi rituale che utilizza l'attività sessuale per scopi magici o mistico-spirituali. La pratica della magia sessuale usa generalmente l'energia scaturita dall'orgasmo, o comunque quella in latenza presente nello stato di eccitazione sessuale, per raggiungere il risultato magico desiderato. Premessa d'ogni tipo di magia sessuale è il concetto che l'energia prodotta dalla sessualità sia una delle forze più potenti possedute dagli esseri umani, e che possa essere sfruttata per ottenere una condizione di trascendenza rispetto alla normale percezione della realtà.
Con magia cerimoniale (a volte anche chiamata alta magia o magia salomonica) si intende quella branca della magia solitamente caratterizzata da una varietà di lunghi, elaborati e complessi rituali, accompagnati da una miriade di accessori ed appunto cerimonie. Venne resa popolare a cavallo tra '800 e '900 dalla Golden Dawn («Ordine Ermetico dell'Alba Dorata») e praticata in seguito in numerose scuole come la Cabala Ermetica, la magia Enochiana, Thelema, e più in generale dai praticanti di magia che fanno ausilio di un grimorio.
Un mago è una persona dedita, per attitudine o per professione, all'arte della magia.La parola è la traslitterazione del termine greco magos (μάγος, plurale μάγοι), cioè «sapiente». Si tratta di un titolo riferito specificamente ai Magi, re-sacerdoti dello Zoroastrismo tipici dell'ultimo periodo dell'impero persiano.
La magia naturale, quale si è andata delineando a partire dall'età rinascimentale, è quella disciplina dell'occulto che si occupa delle forze della natura, concependole come entità vive e animate, e in quanto tali manipolabili dal mago che può impartire loro direttamente dei comandi, agendo in armonia con le loro leggi fenomeniche. Questo tipo di magia spesso è consistito nello studio sperimentale della natura, in maniera simile ad una scienza naturale su basi spirituali, presentandosi come la traduzione in pratica, o la controparte complementare, della filosofia della natura.Anche se assimilabile alla magia bianca, la magia naturale tende a distanziarsi dalle pratiche cerimoniali, in particolare dalla goezia e dalla teurgia che si occupano di evocare spiriti rispettivamente diabolici o divini, prediligendo un approccio più neutro e scientifico, che comprende materie come l'astrologia, l'alchimia, la medicina, la fisica.
Il viaggio in Occidente (in cinese 西遊記T, 西游记S, Xīyóu JìP, Hsiyu-chiW, letteralmente "Il racconto del viaggio in occidente") è un classico della letteratura cinese, appartenente al gruppo dei quattro grandi romanzi classici. Fu pubblicato anonimo nel 1590 circa. Sebbene non sia pervenuta alcuna prova materiale relativa all'identità dello scrittore, lo si attribuisce tradizionalmente all'erudito Wú Chéng'ēn. Il romanzo racconta, in versione mitizzata, il viaggio di un monaco buddhista, ispirato al personaggio storico Xuánzàng. Costituisce una riflessione su quanto il buddhismo cinese avesse unito le genti, fondendo aspetti del Taoismo e del Confucianesimo in Cina. Rappresenta, inoltre, un vero e proprio percorso di purificazione dei vari personaggi, che alla fine del viaggio giungeranno all'illuminazione.