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Lo scontro di Villa Glori ebbe luogo nel pomeriggio del 23 ottobre 1867, nel quadro della spedizione militare di Giuseppe Garibaldi per sottrarre Roma dal governo pontificio ed unirla all'Italia, nota come campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma.
Il Parco della Rimembranza, comunemente noto come Parco della Maddalena, è un vasto giardino pubblico cittadino della collina di Torino, situato nei dintorni della vetta del Bric della Maddalena, che con i suoi 715 m s.l.m. è il punto più elevato della città. Ha un'estensione superiore a 90 ettari e ospita oltre 21.000 alberi, molti dei quali non autoctoni (come le conifere). È costituito da un ampio piazzale panoramico posto sulla vetta del colle con al centro il Faro della Vittoria, dall'Arboretum Taurinense e da una serie di strade e sentieri pedonali di circa 45 km di sviluppo.
Il parco della Rimembranza è un parco pubblico di Gorizia posto a breve distanza dal centro cittadino. Il parco ha una estensione di circa 2,5 ettari, si presenta in pianta rettangolare con un aspetto ordinato e ampi spazi ariosi, fu realizzato nel 1923 in memoria dei volontari goriziani che sfidando l'Austria si arruolarono nell'esercito italiano e caddero nella prima guerra mondiale. Il parco è stato progettato da Enrico Del Debbio nell'area dove sorgeva il vecchio cimitero cittadino.
Il parco della Rimembranza, un parco pubblico della citt di Ascoli Piceno. Situato nella zona pi alta dell'area urbana, estende il suo territorio lungo il viale della Rimembranza, su una porzione del Colle dell'Annunziata, antico colle Pelasgico. Il parco considerato il polmone verde di Ascoli.
Il parco Virgiliano (da non confondere con il quasi omonimo parco Vergiliano a Piedigrotta, nel quartiere Chiaia), detto anche "parco della Rimembranza", è un parco panoramico che sorge nel quartiere Posillipo, a Napoli.
Il giardino degli Aranci è il nome con cui si indica parco Savello, un parco di Roma di circa 7.800 m², posto sul colle Aventino, nel rione Ripa, da cui si gode un'ottima visuale della città.
I fratelli Cairoli sono stati dei patrioti italiani, di Pavia, e figure di spicco del Risorgimento. Figli di Carlo Cairoli (1776-1849), erede di agiati proprietari terrieri lomellini, medico, professore di chirurgia all'Università di Pavia, podestà di Pavia nel corso del Governo Provvisorio del 1848 e di Adelaide Bono (1806-1871), figlia di un prefetto di Milano sotto Napoleone, poi conte dell'Impero. Furono scolari affezionatissimi dell'illustre professor Giambattista Pertile, loro precettore, che sarebbe stato eletto magnifico rettore dell'Università di Pavia nel 1846. Benedetto (1825-1889) - partecipò alla spedizione dei Mille, dove fu gravemente ferito. Dopo l'unità d'Italia prese parte alla vita politica, ricoprì la carica di presidente della Camera e fu Presidente del Consiglio nel 1878 e di nuovo dal 1879 al 1881. Rachele (1826-1856) sposò nel 1852 Ugo Brunati Emilia (1827-1855) Carolina (ca.1830 - 1836) morta a sei anni: Ernesto (1833-1859) - morto tra i Cacciatori delle Alpi nella Battaglia di Varese Luigi (1838-1860) - morto a Cosenza di tifo durante la Spedizione dei Mille Enrico (1840-1867) - partecipò alla spedizione dei Mille; morto allo Scontro di villa Glori il 23 ottobre del 1867. Giovanni (1841-1869) - morto in seguito alle ferite riportate nello Scontro di villa GloriEnrico e Giovanni parteciparono alla Campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma al seguito di Giuseppe Garibaldi nel 1867 con la spedizione a Villa Glori. Cimeli e oggetti a loro appartenuti sono nel Museo nazionale della campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma in Mentana. Giovanni morì l'11 settembre 1869, in Belgirate, nella casa estiva di sua madre Adelaide. Nel libro di Michele Rosi I Cairoli, L. Capelli Ed., Bologna, (1929) pp. 223–224) si trova scritto: Negli ultimi momenti gli parve vedere Garibaldi e fece vista di accoglierlo con trasporto. Udii (così narra un amico presente) che disse tre volte: "L'unione dei francesi ai papalini fu il fatto terribile!" pensava a Mentana. Chiamò più volte Enrico, suo fratello, 'perché lo aiutasse!' poi disse: "ma vinceremo di certo; andremo a Roma!"In cima a Villa Glori, vicino a dove morì Enrico, c'è una semplice colonna dedicata ai Cairoli ed ai loro 70 compagni. Sul Pincio, vicino a Villa Medici (Accademia di Francia), c'è un altro monumento di bronzo con Giovanni che sostiene con un braccio il morente Enrico (salita la scalinata di Piazza di Spagna, il monumento si trova un centinaio di metri a sinistra). Dietro al monumento sono iscritti i nomi dei loro compagni. Nel 1873 Benedetto sposò Elena Sizzo Noris (1845-1920), erede di una nobile famiglia trentina. La famiglia Cairoli è sepolta a Gropello Cairoli in provincia di Pavia nel Sacrario che è Monumento Nazionale nei pressi della Villa abitata per lungo tempo dalla famiglia stessa.
Carlo Benedetto Enrico "Enrico" Cairoli (Pavia, 6 febbraio 1840 – Roma, 23 ottobre 1867) è stato un patriota italiano.
Angelo De Vico (Penne, 7 marzo 1853 – 28 maggio 1932) è stato uno scultore italiano. Figlio di Marianna Colella e del medico Raffaele, studiò presso l'Accademia di belle arti di Firenze nel 1870, frequentò la "Scuola libera del nudo" e gli studi di Giovanni Duprè, Vincenzo Consani ed Augusto Rivalta. Entrò presto in contatto con l'ambiente dei Macchiaioli e strinse amicizia con Silvestro Lega. Sposò Emma Bartolini, dalla quale ebbe due figli, Raffaele e Mariannina, e fu professore di modellazione in creta nel 1887 a Fermo; dal 1888 al 1896 a Penne. Successivamente si spostò ad Asti fino al 1901, continuando l'esercizio della professione. Fece ritorno a Penne e fu professore di plastica negli anni 1914 e 1915. Morì il 28 maggio 1932 all'età di 79 anni.