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Il West Ham United Football Club, meglio noto come West Ham United, o più semplicemente come West Ham, è una società calcistica inglese con sede nel distretto londinese di Newham, più precisamente nel quartiere di Stratford, dove fu fondato nel 1895 come Thames Iron Workers Football Club, prima di assumere l'attuale denominazione nel 1900 in ricordo del toponimo di uno dei due borghi (West Ham e East Ham) uniti nel nuovo Newham. Attualmente milita in Premier League, la massima divisione del campionato inglese di calcio. I giocatori e i sostenitori del club sono soprannominati Hammers (Martelli) per via della presenza di una coppia di tali utensili nel logo della squadra. Il club è spesso chiamato The academy of football (L'accademia del calcio) per via della grande tradizione e qualità del suo settore giovanile, ma i tifosi preferiscono riferirsi alla squadra con il soprannome di Irons, dal nome originale del club. Mai vincitore del campionato inglese, il West Ham fu un serio contendente al titolo una sola volta, nella stagione 1985-86. Ha trascorso gran parte della propria storia in massima serie (First Division e successivamente Premier League). Tra le vittorie più significative vanta le 3 in FA Cup (nel 1963-1964, nel 1974-1975 e 1979-1980) e una in Coppa delle Coppe (nel 1964-1965, più una finale persa, nel 1975-76). Il West Ham è, insieme a Real Saragozza, Bayer Leverkusen e Parma, una delle quattro squadre europee ad avere vinto una competizione ufficiale dell'UEFA senza mai essersi aggiudicato il titolo di campione nazionale. I colori sociali del club sono il bordeaux e l'azzurro. Il club ha anche una sezione femminile, il West Ham United L.F.C. che compete anch'esso in prima divisione. Dal 1904 al 2016 lo stadio di casa del West Ham è stato il Boleyn Ground, demolito proprio nel 2016, anno dal quale disputa le partite casalinghe nel London Stadium.
Storia del West è stata una serie a fumetti di genere western ideata da Gino D'Antonio e pubblicata in Italia dalle Edizioni Araldo da giugno 1967 all'interno della Collana Rodeo per un totale di 73 albi (in fase di ristampa la serie venne in seguito ampliata fino a raggiungere i 75 albi). È ritenuta una delle serie a fumetti western migliori del periodo e ha consacrato il suo creatore come uno dei maestri del fumetto italiano.
Le guerre sioux sono stati una serie di conflitti tra gli Stati Uniti e diversi gruppi di Sioux che avvennero nell'ultima parte del XIX secolo.
A partire dalla fine del XVI secolo, gli inglesi, i francesi, gli spagnoli e gli olandesi iniziarono a colonizzare la costa atlantica dell'America del Nord. I primi tentativi inglesi, ad esempio sull'isola di Roanoke, fallirono, ma in seguito furono fondate colonie più fortunate e stabili. I colonizzatori che si stabilirono nel Nuovo Mondo erano assai diversi tra loro, sia dal punto di vista sociale che da quello etnico e religioso. Gli olandesi dei Nuovi Paesi Bassi, i quaccheri della Pennsylvania, i puritani della Nuova Inghilterra, i cercatori d'oro di Jamestown ed i forzati della Georgia: ognuno arrivò in America per motivi assai differenti e le colonie che fondarono furono, di conseguenza, molto diverse sotto il profilo sociale, religioso, politico e delle strutture economiche. Gli storici, in genere, dividono le terre che diverranno in seguito la parte orientale degli Stati Uniti, in quattro regioni. Da nord a sud: la Nuova Inghilterra, le Colonie Centrali, le Colonie sulla Baia di Chesapeake e le Colonie del Sud. Diversi studiosi aggiungono una quinta regione, la frontiera, che ebbe certe caratteristiche peculiari. Le colonie della Nuova Francia (più tardi sotto la dominazione britannica, denominate Québec) e la Florida spagnola confinavano con le regioni sopra descritte, ma per lungo tempo si svilupparono in maniera del tutto indipendente.
L'ultimo pellerossa (Bury My Heart at Wounded Knee) è un film per la TV del 2007 diretto da Yves Simoneau tratto dall'omonimo libro di Dee Brown "Seppellite il mio cuore a Wounded Knee" del 1970. Il film è stato scritto da Daniel Giat e prodotto da HBO Films ed il libro su cui si basa è una storia dei nativi americani nell'Ovest americano, negli anni 1860 e 1870, che si concentra sulla transizione dai modi di vivere tradizionali al vivere nelle riserve e il loro trattamento durante quel periodo. Il titolo del film e del libro è tratto da un verso della poesia di Stephen Vincent Benet "American Names". Il film è stato girato a Calgary, Alberta, Canada.
John Guilbert Avildsen (Oak Park, 21 dicembre 1935 – West Hollywood, 16 giugno 2017) è stato un regista, montatore e direttore della fotografia statunitense.
Helmut Newton, pseudonimo di Helmut Neustädter (Berlino, 31 ottobre 1920 – West Hollywood, 23 gennaio 2004), è stato un fotografo tedesco naturalizzato australiano, famoso in particolare per i suoi studi sul nudo femminile.
Per genocidio dei nativi americani, detto anche genocidio indiano, olocausto americano (in inglese Indian Holocaust, American Holocaust) o catastrofe demografica dei nativi americani alcuni storici e divulgatori intendono il calo demografico e lo sterminio dei nativi americani (detti anche indiani d'America nel nord America o, indios e amerindi, nel centro e nel sud America), avvenuto dall'arrivo degli europei nel XV secolo alla fine del XIX secolo. Si ritiene che tra i 55 e i 100 milioni di nativi morirono a causa dei colonizzatori, come conseguenza di guerre di conquista, perdita del loro ambiente, cambio dello stile di vita e soprattutto malattie contro cui i popoli nativi non avevano difese immunitarie, mentre molti furono oggetto di deliberato sterminio poiché considerati barbari. Secondo Thornton, solo nel nord America morirono 18 milioni di persone. Per altri autori la cifra supera i 100 milioni, fino ad arrivare a 114 milioni di morti in 500 anni.
Frederick Walter Stephen West (Much Marcle, 29 settembre 1941 – Birmingham, 1º gennaio 1995) è stato un serial killer britannico. Noto come il mostro di Gloucester, fu protagonista di una delle più efferate e macabre storie di cronaca nera nella Gran Bretagna del dopoguerra. Tra il 1967 e il 1987, in parte anche con l'aiuto della sua seconda moglie Rosemary Letts (nata il 29 novembre 1953), uccise almeno 11 o 13 ragazze, molte delle quali nella stessa casa della coppia, al n. 25 di Cromwell Street a Gloucester. Si uccise, impiccandosi nella sua cella della prigione di Birmingham, mentre era ancora in attesa del processo a suo carico.