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Mario Francesconi (Viareggio, 1934) è un pittore e scultore italiano.
Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Vienna, 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei più significativi artisti della secessione viennese.
Giorgio de Chirico (Volo, 10 luglio 1888 Roma, 20 novembre 1978) stato un pittore e scrittore italiano, principale esponente della corrente artistica della pittura metafisica.
Franz Borghese (Roma, 21 gennaio 1941 – Roma, 16 dicembre 2005) è stato un pittore e scultore italiano, uno dei protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento. Nella sua opera rappresenta una borghesia di inizio secolo, con vena ironica e fantastica la quale, quanto è più tagliente e amara, tanto è più vicina e empatica alla debolezza umana, tramite un linguaggio e una poetica che si elevano a metafora universale.
L'Esposizione internazionale surrealista, in francese Exposition Internationale du Surréalisme, è una mostra collettiva di artisti surrealisti organizzata in diverse città ed in periodi differenti a partire dalla prima, tenutasi a Parigi nel 1925. André Breton, ideatore della manifestazione, rappresenta il punto di riferimento costante, come organizzatore o come ispiratore, nel susseguirsi delle edizioni storiche fino al 1967, alle quali hanno partecipato generazioni di artisti e di artiste. Le centinaia di opere esposte di volta in volta - dipinti, oggetti, sculture, collage, fotografie ed installazioni - sono prodotti di un movimento artistico che «ha voluto proporsi come un nuovo modo di pensare, di vivere»: «il surrealismo non si definisce dai mezzi usati, ma da una concezione rivoluzionaria dell'esistenza estesa al comportamento morale e al comportamento creativo». Tale concetto è riassunto nell'affermazione di Joyce Mansour, in base alla quale «non è la tecnica pittorica ad essere surrealista, bensì il pittore e la sua visione della vita».Se Breton è il teorico indiscusso del surrealismo, il movimento stesso e la propria evoluzione nel tempo travalicano i limiti poetici e cronologici a lui legati e trovano rinnovamento e nuova vitalità nelle correnti artistiche degli anni successivi, nelle quali è spesso manifesta l'eredità surrealista.
Egon Leon Adolf Schiele, meglio conosciuto come Egon Schiele (Tulln an der Donau, 12 giugno 1890 – Vienna, 31 ottobre 1918), è stato un pittore e incisore austriaco. Pupillo di Gustav Klimt, Schiele è stato uno dei maggiori artisti figurativi del primo Novecento, nonché esponente assoluto del primo espressionismo viennese assieme ad Oskar Kokoschka. La vita di Egon Schiele è circondata da un'aura mistica: talento precoce, muore alla giovane età di 28 anni. Nonostante la breve vita, il suo corpus di opere è impressionante: circa 340 dipinti e 2800 tra acquerelli e disegni. Il suo lavoro è noto per l'intensità espressiva, l'introspezione psicologica e la comunicazione del disagio interiore attraverso i suoi numerosi ritratti. I suoi soggetti sono spesso uomini e donne che posano nudi, simbolo del suo complesso rapporto con il sesso femminile; corpi contorti, figure spesso non completate nella loro interezza; ritratti e molti autoritratti. Nel suo corredo creativo si trovano inoltre alcune poesie e sperimentazioni fotografiche. Il suo particolare stile lo colloca tra i pittori del movimento Espressionista, in particolare nel movimento di Secessione viennese nato agli inizi del XX secolo.
La collezione Verzocchi, o Galleria Verzocchi - Il lavoro nella pittura contemporanea, è una raccolta di quadri unica nel suo genere: l'imprenditore Giuseppe Verzocchi, volendo unire l'arte contemporanea e l'industria, chiese, ottenendone l'adesione, tra il 1949 e il 1950, ad oltre settanta pittori italiani contemporanei un'opera di dimensioni prefissate (70/100) sul tema del lavoro ed un autoritratto, al prezzo di 100.000 lire per quadro, insieme ad una promessa di esposizione pubblica. Tra i pittori che accettarono vi furono Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Felice Casorati, Carlo Carrà ed Emilio Vedova. L'appartenenza di ogni quadro alla collezione Verzocchi è resa manifesta dalla presenza, in ognuno, di un mattoncino con la sigla "V & D", marchio dell'impresa del Verzocchi, che aveva già dato origine al catalogo artistico "Veni VD Vici". La collezione fu presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1950, in seguito Verzocchi ne fece dono al comune di Forlì il primo maggio 1961. Nell'occasione dell'esposizione della collezione alla Triennale di Milano nel 1986, ventuno quadri vennero rubati, ma furono ritrovati rapidamente. Due di questi furono tuttavia distrutti durante le operazioni di recupero. L'esposizione a Roma, nei mesi di maggio e giugno 2004, diede luogo alla pubblicazione di un catalogo.La collezione, precedentemente conservata presso la pinacoteca civica di Forlì ed accessibile solo su richiesta, è collocata in Palazzo Romagnoli, a pochi passi dai Musei di San Domenico e in un allestimento che ne valorizza l'unicità.Nel medesimo palazzo sono conservate anche altre opere significative del Novecento, come le sculture di Adolfo Wildt.
Bruno Canova (Bologna, 26 marzo 1925 – Lacco Ameno, 31 luglio 2012) è stato un pittore, incisore e partigiano italiano.
Il termine arte moderna denota lo stile e la concezione dell'arte propri di quell'epoca e, più in generale, alle espressioni artistiche che esprimono una forma di «rifiuto» per il passato e di apertura alla sperimentazione.Gli artisti moderni sperimentarono nuove forme visive e avanzarono concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell'arte, alternando periodi più "realisti" (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più "simbolisti" o "espressionisti" fino all'astrazione. La produzione artistica più recente è spesso definita come arte contemporanea, o arte postmoderna.