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La teoria delle ombre è una parte della geometria descrittiva che si occupa di rappresentare, oltre ad un solido, l'ombra prodotta dal solido rispetto ad alcune fonti di luce. La teoria dell'ombra è uno degli argomenti più completi e fondamentali della geometria descrittiva. La sua osservazione in natura permette allo studente architetto di comprendere la maggior parte dei concetti della geometria descrittiva. Quali le classificazioni dei metodi di proiezione, i problemi di incidenza, la corrispondenza biunivoca … ecc. L'ombra prodotta da un solido viene rappresentata come la proiezione del solido rispetto ad una stella di rette (l'equivalente nello spazio del fascio di rette). Per fonti di luce puntiformi si considera la stella di rette avente centro in quel punto; per fonti di luce "a distanza infinita" si considera la stella di rette parallele definita dal corrispondente punto a infinito. I due casi rappresentano, approssimativamente, le ombre generate rispettivamente da una lampada e dal Sole. La parte della superficie di un solido K non rivolta verso la fonte di luce è l'ombra propria di K; le linee che separano la parte in ombra propria da quella in luce, si dicono "separatrici di ombra" di K. La proiezione delle separatrici di ombra di K su un altro oggetto, dal centro di proiezione in questo caso coincidente con la sorgente luminosa, si dice "ombra portata" di K. Si dice ombra autoportata se tale proiezione cade sulla stessa superficie di K. Con riferimento ai tipi di proiezioni, l'ombra di un oggetto può essere prodotta da una sorgente naturale, approssimativamente impropria, e quindi può essere paragonata alle proiezioni parallele, o può essere paragonata alle proiezioni centrali se la sorgente luminosa è artificiale, cioè prodotta da un punto proprio. Con riferimento ai problemi di incidenza, l'ombra di un oggetto può essere interpretata come incidenza tra i diversi enti geometrici (tra retta piano, tra piani, o tra superficie e piano). Ovvero l'ombra può essere interpretata come incidenza di un ente di luce (retta, piano o superficie) passante per un ente oggettivo (punto, retta, figura) con l'ente che riceve l'ombra (superficie piana o curva).
Sirio (AFI: /ˈsirjo/; α CMa / α Canis Majoris / Alfa Canis Majoris, conosciuta anche come Stella del Cane o Stella Canicola; in latino Sīrĭus) è una stella bianca della costellazione del Cane Maggiore; è la stella più brillante del cielo notturno, con una magnitudine apparente pari a −1,46 e una magnitudine assoluta di +1,40. Vista dalla Terra possiede due volte la luminosità apparente di Canopo (α Carinae), la seconda stella più brillante del cielo; in una notte limpida, senza Luna e possibilmente senza i pianeti più luminosi, è persino in grado di proiettare a terra una leggerissima ombra degli oggetti. Sirio può essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra e, nell'emisfero boreale, è uno dei vertici dell'asterismo del Triangolo invernale. La sua brillantezza in cielo è dovuta sia alla sua luminosità intrinseca, sia alla sua vicinanza al Sole; Sirio si trova infatti ad una distanza di 8,6 anni luce, ed è perciò una delle stelle più vicine alla Terra. È una stella di sequenza principale di tipo spettrale A1 Vm ed ha una massa circa 2,1 volte quella del Sole. La sua luminosità assoluta è pari a 25 volte quella del nostro Sole, ma Sirio è notevolmente meno luminosa di Rigel o della stessa Canopo, che appaiono meno luminose perché più lontane. Rispetto al Sole, inoltre, è molto più calda e la sua temperatura di 9400 K la fa apparire di un bianco intenso. Sirio è in realtà un sistema binario: infatti, attorno alla componente principale (detta per questo Sirio A) orbita una nana bianca chiamata Sirio B, che compie la propria rivoluzione attorno alla primaria ad una distanza compresa tra 8,1 e 31,5 au, con un periodo di circa 50 anni. Presso molte culture, la stella è stata spesso associata alla figura di un cane. Presso i Greci si riteneva che il suo scintillio al suo sorgere eliaco potesse danneggiare i raccolti, portare forte siccità o persino causare e diffondere epidemie di rabbia; il suo nome deriva infatti dal greco antico Σείριος (pronuncia Séirios), che significa splendente, ma anche ardente, bruciante. I Romani erano soliti sacrificare un cane assieme ad una pecora e del vino, allo scopo di prevenire gli effetti nefasti di questa stella. I giorni in cui queste cerimonie venivano consumate, all'inizio dell'estate, erano detti Giorni del Cane, e la stella Sirio Stella Canicula: fu così che il termine canicola diventò sinonimo di caldo afoso. Presso i Celti, invece, la levata eliaca di Sirio era considerata un fatto positivo e segnava l'inizio di Lugnasad, considerata la festa più importante.
L'ombra è l'area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce. L'aspetto dell'ombra può variare di molto a seconda delle condizioni ambientali e osservative: in assenza di atmosfera (come nello spazio) e di altre fonti luminose dirette o indirette, la quantità di luce che raggiunge la superficie in ombra è esattamente zero, per cui l'ombra è completamente nera. Nell'atmosfera terrestre, invece, la superficie in ombra riceve comunque una certa quantità di luce diffusa (variabile a seconda delle condizioni meteorologiche), per cui appare scura ma non completamente nera. Negli ambienti chiusi o con cielo nuvoloso o nebbia, poi, la luce diffusa costituisce la componente luminosa predominante: in questo caso le ombre sono molto sfumate o addirittura non osservabili del tutto. Nel caso di una sorgente luminosa puntiforme, l'ombra ha contorni netti: ogni punto della superficie o è illuminato dalla sorgente o non lo è. Nel caso invece di una sorgente luminosa estesa (come il Sole che, visto dalla Terra, ha un diametro angolare di circa mezzo grado), il contorno dell'ombra è sfumato, in quanto vi è una regione intermedia in cui la sorgente luminosa è occultata solo parzialmente, e quindi si ha un passaggio graduale tra luce e ombra. Un'ombra è dovuta dall'ora del giorno, dal mese dell'anno, dalla latitudine, e dalla longitudine.
L'ottava stagione della serie animata Winx Club è stata trasmessa in prima visione assoluta in Italia dal 15 aprile 2019 su Rai Yoyo. I primi tre episodi sono stati pubblicati in anteprima su Rai Play il 9 aprile 2019. La messa in onda della serie è stata suddivisa in tre gruppi: il primo gruppo di 13 episodi è stato trasmesso in televisione dal 15 al 29 aprile 2019; il secondo gruppo di 6 episodi è stato trasmesso dal 29 luglio al 3 agosto 2019, mentre il terzo gruppo di 7 episodi è andato in onda dall'11 settembre al 17 settembre 2019.