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Autore principale: Viani, Lorenzo
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, 1988!
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Storie di vàgeri
La diffusione del SARS-CoV-2 ha generato un'ondata di disinformazione, sia sulla sua origine, sulla sua effettiva grandezza sia sul trattamento del virus. La circolazione di notizie false è stata favorita soprattutto dai social media, dai mass media, e dalle app di messaggistica. Il fenomeno ha avuto un'espansione molto veloce, tant'è che in Italia sul sito del Ministero della Salute è stato pubblicato un vademecum che dispone le linee guida per il riconoscimento delle fake news a riuguardo, riportandone le più diffuse.
Donatien-Alphonse-François de Sade, signore di Saumane, di La Coste e di Mazan, marchese e conte de Sade - pronuncia francese [dɔna'sjɛ̃ al'fɔ̃s frɑ̃'swa də sad] - conosciuto comunemente come Marchese de Sade ma anche come D.A.F. de Sade e soprannominato Divin marchese (Parigi, 2 giugno 1740 – Charenton-Saint-Maurice, 2 dicembre 1814), è stato uno scrittore, filosofo, poeta, drammaturgo, saggista, aristocratico, criminale e politico rivoluzionario francese, delegato della Convenzione nazionale e noto per le numerose opere letterarie a tema libertino e gotico-horror, incentrate su una commistione di violenza e sessualità spesso deviata e con esiti spesso grotteschi e surreali. Il suo nome è all'origine del termine sadismo, cioè il piacere di causare dolore e sofferenza, atteggiamento che emerge dai suoi romanzi, incentrati sulla descrizione di comportamenti sessuali trasgressivi e perversi, quelli che saranno chiamati appunto "sadici", oltre che su scene di esplicita violenza e sui temi filosofici della ricerca del piacere, consistente nel soddisfare gli istinti naturali (in Sade spesso derivanti dall'esercitare la crudeltà a fini sessuali), dell'ateismo e del rifiuto verso ogni forma di autorità costituita. Assieme a Leopold von Sacher-Masoch (da cui masochismo), il nome di Sade ha dato origine alla parola sadomasochismo, associata spesso ai suoi romanzi. L'opera, la poetica e il pensiero del marchese de Sade lo hanno fatto considerare un esponente dell'ala estremista del libertinismo, nonché dell'Illuminismo più radicale, ateo, materialista e anticlericale. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, a partire dal 1800 e fino alla morte quattordici anni dopo, rinunciò a ogni titolo nobiliare e si firmò semplicemente «D.-A.-F. Sade». Per il periodo rivoluzionario utilizzò anche lo pseudonimo Louis Sade. Fu autore di tutta una serie di classici della letteratura erotica, drammi teatrali, testi vari e saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione. Sade passò molti anni in manicomio verso la fine della vita, forse affetto oltre che da sadismo da una sorta di quello che poi si chiamerà disturbo borderline e comportamenti sporadicamente antisociali.Durante la sua vita venne accusato (con l'assenso della sua famiglia, specie della suocera) di vari reati, come pratiche di violenza sessuale, di sodomia, di tentativi di avvelenamento e condotta immorale (legati alle vicende dette "affare di Arcueil" o caso di Rose Keller, e "affare di Marsiglia"), ma venne riconosciuto, dopo essere stato condannato a morte in contumacia in primo grado, colpevole solo di "libertinaggio" (cioè condotta sessuale illegale e sconveniente) e produzione di materiale pornografico. Fu perseguito prima dal regime monarchico, poi, in quanto nobile, dalla Rivoluzione francese (alla quale aveva aderito) e infine anche dal governo napoleonico in quanto inviso come autore dal Bonaparte in persona. Passò molti anni della sua vita, come detto, a causa di una lettre de cachet ottenuta dalla suocera da parte del re Luigi XVI, e di varie disposizioni successive, prima in carcere - tra cui alla Bastiglia per qualche anno - e poi all'"albergo dei pazzi" di Charenton, dove scrisse molte delle sue opere più celebri. Per molto tempo ritenuto un autore immorale o di scarso valore, è stato rivalutato e riscoperto nel XX secolo a opera del surrealismo, della psicoanalisi e dell'esistenzialismo.
Reggio di Calabria (AFI: [ˈrɛʤʤodikaˈlabrja] ; Rìggiu in dialetto reggino; Ρήγι, Rìghi in greco di Calabria), comunemente nota come Reggio Calabria, è un comune italiano di 173 873 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, in Calabria. Primo comune per popolazione e unica città metropolitana della Regione, oltreché sede del Consiglio regionale della Calabria, è capofila della cosiddetta Grande Reggio, agglomerazione urbana che raccoglie i vari comuni della sponda calabrese dello stretto di Messina. Insieme all'area metropolitana di Messina, rappresenta il cuore dell'area metropolitana dello Stretto, una conurbazione frutto della continuità urbana, forte integrazione sociale ed economica tra i comuni delle due sponde dello stretto. Reggio Calabria possiede un museo archeologico nazionale, uno tra i più importanti in Italia, custode delle più importanti collezioni di reperti della Magna Grecia e dei Bronzi di Riace, divenuti tra i suoi simboli identificativi. Città più antica della Calabria greca, nonostante la sua storia trimillenaria - Ῥήγιον fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - si presenta con un impianto urbano moderno, conseguente alla ricostruzione operata all'indomani dei catastrofici eventi sismici del 28 dicembre 1908, i quali distrussero gran parte dell'abitato.
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