Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Regione Toscana, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Enel S.p.A. (originariamente acronimo di Ente nazionale per l'energia elettrica) è una multinazionale Italiana dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'energia elettrica e gas. Istituita come ente pubblico a fine 1962, si è trasformata nel 1992 in società per azioni e nel 1999, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, quotata in borsa. Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'economia e delle finanze, rimane comunque il principale azionista col 23,6% del capitale sociale, al 1º aprile 2016.Enel è l'84ª azienda al mondo per fatturato con 74,64 miliardi di euro e con una capitalizzazione di borsa di 90 miliardi di euro, la maggiore utility integrata d'Europa in termini di capitalizzazione.La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
La ricerca e produzione di idrocarburi in Italia con tecniche industriali è iniziata nella seconda metà del secolo XIX, e si è sviluppata in modo notevole a partire dal secondo dopoguerra, a seguito del ritrovamento di significativi quantitativi di gas naturale, soprattutto in Basilicata e Calabria. Paragonata ai principali paesi produttori possiede non solo modesti ma anche grandi giacimenti di petrolio e gas naturale, tra cui quelli nella val d'Agri in Basilicata, il più grande dell'Europa continentale, e nell'area di Crotone in Calabria (Il Campo Luna-Hera Lacinia), posizionandosi al quarto posto fra i paesi europei produttori di petrolio e 49º come produttore mondiale di petrolio per quantità (0,1% sul totale della produzione mondiale). Le stime della quantità di petrolio nel sottosuolo italiano, a fine 2012, fanno ammontare a 82,1 milioni di tonnellate le riserve certe (equivalenti a 599 milioni di barili), a 100,8 milioni di tonnellate le riserve probabili, a 55.3 milioni di tonnellate le riserve possibili; per quanto riguarda metano e gas naturale, sono stimate in 59,4 miliardi di smc le riserve certe, in 63,4 miliardi di smc le riserve probabili, in 21,7 miliardi di smc di riserve possibili. Al 31 dicembre 2012 sono vigenti 115 permessi di ricerca concessi dalla Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico (94 in terraferma e 21 in mare) e 200 concessioni di coltivazione (134 in terraferma e 66 in mare) che si concentrano in Emilia-Romagna, Lombardia e Basilicata. In mare, l'attività è sviluppata soprattutto nel mar Adriatico, nello Ionio, e nel Canale di Sicilia. Sono inoltre attivi 10 campi di stoccaggio di gas naturale (tutti ubicati in terraferma su giacimenti naturali già svuotati del loro contenuto originario di gas a seguito del pregresso sfruttamento) a fronte di 15 concessioni di stoccaggio di gas. Il gettito delle royalties per l'anno 2012 è stato di 333.582.602,81 euro.
Fusione nucleare fredda (anche fusione fredda) è il nome generico attribuito a presunte reazioni di natura nucleare che si produrrebbero a pressioni e a temperature minori di quelle necessarie per ottenere la fusione nucleare, diminuendone così notevolmente le difficoltà tecniche. L'opinione di gran lunga prevalente all'interno della comunità scientifica è che tutte le evidenze sperimentali proposte non siano altro che l'effetto di errori di misurazione, oppure di fenomeni sostanzialmente chimici, comunque non nucleari. Il termine divenne molto popolare nel 1989 a seguito di alcuni esperimenti da parte di Martin Fleischmann e Stanley Pons dell'Università di Salt Lake City (trasferitisi nel 1992 in Provenza per lavorare presso i laboratori IMRA, parte della Technova Corporation del gruppo Toyota), esperimenti che vennero ripetuti da vari laboratori senza però ottenere conferme del fenomeno in termini di riproducibilità. Ciò alimentò un forte scetticismo scientifico e talora persino l'idea di una bufala o frode scientifica da parte di pseudoscienziati, oltre alla critica di aver divulgato una "scoperta" non sufficientemente verificata. L'esistenza stessa di questi fenomeni è rimasta anche negli anni successivi piuttosto controversa. Alcuni ricercatori che svolgono ricerche in questo campo preferiscono usare più propriamente il termine trasmutazione LENR. Sulla possibilità di fusione a bassa energia furono pubblicati anche studi teorici, tra i quali quelli di Giuliano Preparata dell'Università di Milano. Tra i tentativi più recenti, nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio. Anche in questo caso l'esperimento non è stato ripetuto e non ha avuto una pubblicazione scientifica.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-15T01:52:11.578Z