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Autore principale: Petter, Guido
Serie: Manuali e monografie di psicologia Giunti
L'adolescenza (dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, crescere, da alĕre, 'nutrire') è quel tratto dell'età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello dell'individuo adulto. Quando si parla di adolescenza, è importante ricordarsi che essa è un tema di carattere prettamente psicologico, e darle limiti fissi è un'impresa ardua. Bisogna considerare che: lo sviluppo psicologico-emozionale non procede sempre di pari passo con lo sviluppo fisico; le società occidentalizzate stanno provocando un ritardo sempre maggiore dello sviluppo psicologico, mentre in altre zone del mondo pare verificarsi l'opposto; i limiti di età sono diversi fra persone; più tardi si verificherà lo sviluppo puberale, più tardi finirà l'adolescenza; certi tratti psicologici considerati tipici dell'adolescenza permangono oltre la prima giovinezza.
Con dissociazione in psicopatologia e in psichiatria si intende un meccanismo di difesa con cui alcuni elementi dei processi psichici rimangono "disconnessi" o separati dal restante sistema psicologico dell'individuo: tale condizione si può ritrovare in molte reazioni psicologiche (ad esempio, davanti a situazioni traumatiche). Nel caso si cristallizzino, i processi dissociativi possono determinare specifiche sindromi psicopatologiche, definite disturbi dissociativi. Ad esempio, nella prospettiva dell'antipsichiatria fenomenologica, Ronald Laing definisce la dissociazione come una
La psicologia scolastica è un ramo applicativo della psicologia, che impiega i principi della psicologia dell'educazione, psicologia dello sviluppo, psicologia clinica, e psicologia di comunità per soddisfare le esigenze di salute comportamentale e di apprendimento dei bambini e degli adolescenti nel contesto scolastico, in collaborazione con educatori e genitori. Gli psicologi scolastici sono istruiti in psicologia, sviluppo dell'infanzia e dell'adolescenza, psicopatologia dell'infanzia e dell'adolescenza, istruzione, pratiche familiari e genitoriali, teorie dell'apprendimento e teorie della personalità. Sono addestrati a svolgere test psicologici, valutazione e consulenza psicoeducativa, e nei codici etici, legali e amministrativi della loro professione. La psicologia scolastica affronta una varietà di temi e di problematiche, come ad esempio i disturbi specifici di apprendimento, l'esclusione sociale, la violenza, il bullismo e la multiculturalità.
Il conflitto può essere definito come la presenza, nel comportamento di un individuo, di assetti motivazionali contrastanti rispetto alla meta. In altri termini il conflitto in psicologia indica uno scontro tra ciò che una persona, o il proprio gruppo di appartenenza, desidera e un'istanza interiore, interpersonale o sociale che impedisce la soddisfazione del bisogno, dell'esigenza o dell'obiettivo connessi a tale desiderio. Il conflitto è in stretto legame con la frustrazione poiché i desideri, i bisogni e le esigenze spesso continuano a sussistere anche se sono tra loro apparentemente inconciliabili o comunque opposti come avviene, ad esempio, tra la golosità e il mantenere un buon aspetto fisico o tra la voglia d'indipendenza e la necessità di protezione nell'adolescente; il conflitto può essere più o meno cosciente, al limite opposto inconscio: un adolescente ad esempio spesso rifiuta o nega la dipendenza dai genitori o da chi si cura di lui, ma al contempo è cosciente di averne oggettivamente bisogno per la sua sopravvivenza ovvero di non essere completamente autonomo. Va inoltre distinto un conflitto interiore (nella mente della singola persona) da un conflitto sociale (tra due o più persone o gruppi) tenendo anche conto delle varie sfumature del concetto di conflitto date dalle varie correnti della psicologia.
Record aggiornato il: 2021-11-25T03:28:57.752Z