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Titolo uniforme: Adua / Igiaba Scego
Autore principale: Scego, Igiaba
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La battaglia di Adua, momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia, si combatté il 1º marzo 1896 nei dintorni della città etiope di Adua tra le forze italiane comandate dal tenente generale Oreste Baratieri e l'esercito abissino del negus Menelik II. Gli italiani subirono una pesante sconfitta, che arrestò per molti anni le ambizioni coloniali sul corno d'Africa.
La guerra di Abissinia (Abissinia era l'antico nome dell'odierna Etiopia), fu un conflitto militare combattuto tra il dicembre del 1895 e l'ottobre del 1896 tra il Regno d'Italia e l'Impero d'Etiopia. La sconfitta delle forze armate del Regno d'Italia ad opera di Menelik II portò alla firma del trattato di Addis Abeba, con cui veniva riconosciuta la piena indipendenza dell'Etiopia.
Giuseppe Edoardo Arimondi (Savigliano, 26 aprile 1846 – Adua, 1º marzo 1896) è stato un generale italiano, caduto nella battaglia di Adua e decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Adua è un inno fascista composto in occasione della guerra d'Etiopia. La canzone, nel rievocare l'eroismo dei caduti nella battaglia di Adua del 1896 che sancì la sconfitta dell'Italia nella prima guerra italo-abissina, esalta come una vendetta la riconquista della città avvenuta nell'ottobre del 1935 ad opera del generale De Bono, peraltro senza incontrare grande resistenza.
L'ottava vibrazione è un romanzo scritto da Carlo Lucarelli, pubblicato nel 2008. Le vicende narrate si svolgono prevalentemente a Massaua in Eritrea nel gennaio del 1896, nei giorni che precedono la battaglia di Adua, dove le truppe italiane, che tentano di occupare l'Abissinia (odierna Etiopia) saranno sconfitte dall'esercito abissino del negus Menelik. I protagonisti del romanzo sono diversi ma principalmente tre, un commesso coloniale di prima classe, Vittorio Cappa, dongiovanni e esperto in "magie", cioè in sottrazioni di merci provenienti dall'italia, Cristina una giovane moglie appena arrivata con l'incarico della famiglia di dissuadere il marito dal dissipare il patrimonio in investimenti senza ritorni e che coinvolgera' Vittorio, seducendolo, nel progetto di uccidere il marito e infine Serra, un brigadiere dei carabieri che si e' arruolato volontario, nascondendo la sua vera "identita" e all'insaputa dei suoi superiori, per poter seguire e indagare (in modo non ufficiale) uno "strano e equivoco" maggiore , Fliaminio, che ritiene ostinatamente essere responsabile di un serie di ripugnanti omicidi di bambini. Le vicende, in un clima torrido e insopportabile, si intrecciano e si dipanano toccando svariati temi. La servitu', lo sfruttamento, anche sessuale , dei neri, gli intrallazzi commerciali, la stupidita' di quella parte delle gerarchie militari che hanno fatto carriere solo grazie a salotti influenti, le differenze culturali, linguistiche, sociali di un esercito di contadini provenienti dalle molte regioni di una nazione da pochi decenni unita, e infine, non poteva mancare, anche omosessualita' e religione. Il romanzo si conclude con la sconfitta non solo di Adua, ma anche di molti protagonisti . Ciascuno ne esce segnato, Serra muore senza venire a capo del suo dilemma, Cristina uccide da sola il marito facendolo passare per un incidente e abbandona, disprezzandolo, Vittorio che nel frattempo si era innamorato, solo il maggiore Flaminio si "salva", anzi probabilmente sara' pure considerato un eroe.
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