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Autore principale: Comberiati, Daniele<1979->
Pubblicazione: Firenze : Franco Cesati, 2013
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il colonialismo italiano ebbe inizio alla fine del XIX secolo, con l'acquisizione pacifica dei porti africani di Assab e Massaua, sul mar Rosso. A seguito della spartizione dell'Africa da parte delle potenze europee (1881-1914), il Regno d'Italia deteneva il controllo dell'Eritrea e della Somalia, oltre che di Cirenaica, Tripolitania e Isole egee, sottratte all'Impero ottomano nel corso della guerra italo-turca (1911-1912). Sussisteva anche una concessione italiana a Tientsin, in Cina, sin dal 1901. Nel corso della prima guerra mondiale, un corpo di spedizione italiano occupò preventivamente l'Albania meridionale per impedirne la conquista da parte dell'Impero austro-ungarico, instaurandovi un protettorato (1917-1920). Il regime fascista di Benito Mussolini, salito al potere dopo il conflitto mondiale, manifestò l'intenzione di espandere i possedimenti del regno e soddisfare le pretese degli irredentisti. Nel 1934 Cirenaica e Tripolitania furono unite nella Libia italiana; con la guerra del 1935-36 l'Italia conquistò l'Etiopia, che fu unita ad Eritrea e Somalia per dare vita all'Africa Orientale Italiana, nel 1938 Vittorio Emanuele III d'Italia assunse il titolo di Primo maresciallo dell'Impero e fu proclamata ufficialmente la nascita dell'impero italiano che durò sino alla caduta del fascismo. Nel 1939 fu nuovamente conquistata l'Albania, regno che fu quindi posto in unione personale con quello d'Italia (1939-1943). Dopo l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale nel 1940, il territorio metropolitano del regno, assieme a quello delle colonie e delle zone di occupazione militare, raggiunse la sua massima espansione. I territori italiani - oltre a quelli fin qui citati - si estendevano allora da parte della Francia meridionale ai protettorati e alle occupazioni nei Balcani (Slovenia, Dalmazia, Croazia, Montenegro, Grecia), alla Somalia britannica. Sia le colonie storiche sia le acquisizioni più recenti andarono tuttavia perdute a causa delle successive vicende belliche e dell'armistizio tra l'Italia e gli Alleati (8 settembre 1943). Allo Stato italiano, seppur schieratosi a fianco degli Alleati dopo il 1943, furono imposte dure condizioni dal trattato di Parigi del 1947: tra di esse, la perdita di tutte le colonie ad eccezione della Somalia, amministrazione fiduciaria italiana dal 1950. Il 1º luglio 1960 la Somalia ottenne l'indipendenza, sancendo così la fine dell'ottantennio coloniale italiano.
La letteratura coloniale italiana è quel genere letterario che, sulla scorta della letteratura coloniale inglese e francese, raccontò l'epopea coloniale del Regno d'Italia, fino alla perdita delle colonie con la seconda guerra mondiale, con saggi, racconti e resoconti di viaggio. Dagli anni venti anche con romanzi, creando il genere del romanzo coloniale.
Alfredo Siniscalchi (Napoli, 22 febbraio 1885 – Roma, 3 marzo 1954) è stato un funzionario italiano.
La stella al merito per i militari indigeni delle colonie italiane fu istituita nel Regno d'Italia nel 1923 allo scopo di premiare la fedeltà e lo zelo di quei militari indigeni che avessero prestato lungo e lodevole servizio nelle Colonie italiane. Furono previsti due gradi di merito: con e senza corona. La forma della stella fu scelta in quanto non offendeva la fede musulmana di molti militari indigeni. La decorazione, seppur non più conferita da tempo, fu abrogata ufficialmente solo con Decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre.
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