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Titolo uniforme: L'Africaine
Autore principale: Scribe, Eugène [Librettista]
Pubblicazione: Sesto S. Giovanni : Barion, 1931
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Giuseppe Fortunino Francesco Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901) è stato un compositore e senatore italiano. Giuseppe Verdi è universalmente riconosciuto fra i più importanti compositori di opere liriche. Subentrò ai protagonisti italiani del teatro musicale del primo Ottocento: Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti; come Richard Wagner, interpretò in modo originale, seppur differente, gli elementi romantici presenti nelle sue opere. Verdi simpatizzò con il movimento risorgimentale che perseguiva l'Unità d'Italia e partecipò attivamente per breve tempo anche alla vita politica; nel corso della sua lunga esistenza stabilì una posizione unica tra i suoi connazionali, divenendo un simbolo artistico profondo dell'unità del Paese. Fu perciò che, un mese dopo la sua morte, una solenne e sterminata processione attraversò Milano, accompagnando le sue spoglie con le note del Va', pensiero, il coro degli schiavi ebrei del Nabucco. Il Va' pensiero, da lui scritto circa 60 anni prima, esprimendo di fatto i sentimenti degli italiani verso il loro eroe scomparso, dimostrò fino a che punto la musica di Verdi fosse stata assimilata nella coscienza nazionale. Le sue opere rimangono ancora tra le più conosciute ed eseguite nei teatri di tutto il mondo, in particolare la cosiddetta "triade verdiana": Rigoletto (1851), Il trovatore (1853) e La traviata (1853).
Il Teatro Comunale di Firenze si trova in Corso Italia ed è il secondo teatro della città per capienza, dopo il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nel complesso esso occupa circa mezzo isolato prospettando a sud su Corso Italia, a ovest e a nord su via Magenta e via Solferino. Fa parte del complesso anche un Ridotto chiamato Piccolo Teatro che può accogliere fino a poco meno di 600 spettatori. La denominazione di Comunale risale al 1933.
In musica, il termine contralto designa sia la più grave delle voci femminili, sia la cantante che la possiede, sia il suo registro peculiare. In altri tempi, lo stesso termine veniva usato, in alternativa a quello di contraltista, per indicare il cantante castrato che cantava nel medesimo registro.
Jules Émile Frédéric Massenet (ʒyl emil fʁedeʁik masnɛ; Saint-Étienne, 12 maggio 1842 – Parigi, 13 agosto 1912) è stato un compositore, pianista e organista francese di epoca romantica, maggiormente noto come autore operistico. Quelle messe in scena più spesso sono Manon, Werther e Thaïs. Compose anche oratori, balletti, lavori orchestrali, musica di scena, brani per pianoforte, canzoni e altra musica. Mentre era ancora uno scolaretto, Massenet fu ammesso alla più importante università musicale francese, il Conservatorio di Parigi. Lì studiò sotto Ambroise Thomas, che ammirava molto. Dopo aver vinto il primo premio musicale del paese, il Prix de Rome, nel 1863, compose prolificamente in molti generi, ma divenne rapidamente molto noto per le sue opere. Tra il 1867 e la sua morte, quarantacinque anni dopo, scrisse più di quaranta opere teatrali in una grande varietà di stili, dall'opéra-comique alle raffigurazioni su larga scala di miti classici, commedie romantiche, drammi lirici, così come oratori, cantate e balletti. Massenet aveva un buon senso del teatro e di ciò che avrebbe avuto successo con il pubblico parigino. Nonostante alcuni errori di calcolo, produsse una serie di successi che lo hanno reso il più importante compositore operistico francese tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Come molti importanti compositori francesi del periodo, Massenet divenne professore al Conservatorio. Insegnò lì composizione dal 1878 al 1896, quando si dimise dopo la morte del direttore, Ambroise Thomas. Tra i suoi studenti c'erano Gustave Charpentier, Ernest Chausson, Reynaldo Hahn e Gabriel Pierné. Al momento della sua morte Massenet era considerato da molti critici come vecchio stile e poco avventuroso, sebbene le sue due opere più famose fossero rimaste popolari in Francia e all'estero. Dopo alcuni decenni di abbandono, le sue opere iniziarono a essere rivalutate favorevolmente durante la metà del XX secolo e molte di esse sono state messe in scena e incise. Sebbene i critici non lo classifichino tra i pochi eccezionali geni operistici come Mozart, Verdi e Wagner, le sue opere sono ora ampiamente accettate come prodotti ben realizzati e intelligenti della Belle Époque.
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