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Pubblicazione: Montespertoli : Comune, 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Montespertoli (pronuncia del toponimo: /montesˈpɛrtoli/) è un comune italiano di 13 515 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Il suo territorio si estende tra Val di Pesa, Val d'Elsa e Val di Virginio. È citato in documenti dell'XI secolo; nel '200 fu per breve tempo libero comune, prima di cadere sotto l'influenza di Firenze. Tuttora sono molti i fiorentini che vengono ad abitare in questa cittadina, in quanto è relativamente vicina (20/25 km), e nello stesso tempo permette di vivere lontano dall'inquinamento urbano. Il turismo è legato alle testimonianze storiche e agli innumerevoli agriturismi presenti nella zona. Montespertoli è rinomato per la sua produzione di vino Chianti DOCG di cui detiene una buona fetta della produzione globale attraverso le tante cantine presenti e la sottozona Chianti Montespertoli.
Empoli (pronuncia /ˈempoli/) è un comune italiano di 51,236 in Toscana. È il capoluogo dell'Unione dei comuni dell'empolese valdelsa, di cui fa parte insieme ai comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci.
Don Lorenzo Milani, nome completo Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967), è stato un presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico italiano. La sua figura di prete è legata all'esperienza didattica rivolta ai bambini poveri nella disagiata e isolata Scuola di Barbiana, nella canonica della Chiesa di Sant'Andrea. I suoi scritti innescarono aspre polemiche, coinvolgendo la Chiesa cattolica, gli intellettuali e politici dell'epoca; Milani fu un sostenitore dell'obiezione di coscienza opposta al servizio militare maschile (all'epoca obbligatorio in Italia); per tale motivo fu processato - e poi assolto - per apologia di reato. Il suo libro Esperienze Pastorali, inizialmente dotato dell'imprimatur ecclesiastico, fu oggetto di un decreto del Sant'Uffizio del 1958 contenente la proibizione di stampa e di diffusione e solo nel 2014, dopo 56 anni, la ristampa del libro non ha più avuto proibizione da parte della Chiesa.
L'Accademia musicale di Firenze è, dal 2002, la scuola di musica della città Firenze. Dal settembre 2003 gestisce anche la Scuola comunale di musica di Scandicci e ha gestito dal 2008 al 2012 l'Accademia musicale di Montespertoli. Nel 2012 ha aperto una sede messicana dell'Accademia, l'Academia de Arte de Florencia di Città del Messico, unica istituzione italiana di questo tipo nel mondo. Stimata come una delle maggiori istituzioni del settore in Italia, l'Accademia collabora con oltre novanta docenti alcuni dei quali di prestigio internazionale, e accoglie annualmente più di 850 allievi complessivi. Alcuni di essi, provenienti da tutta Italia e dall'estero per frequentare i corsi internazionali di perfezionamento, sono vincitori di concorsi nazionali e internazionali e fanno parte di importanti orchestre quali ad esempio i Berliner Philharmoniker e l'Orchestra del Teatro alla Scala. Dispone di uno studio di registrazione digitale professionale e di un centro di produzione a stampa e multimasterizzazione di CD/DVD. Nel 1993 l'AMF ha ottenuto, per meriti acquisiti e con decreto presidenziale della Regione Toscana, il riconoscimento quale ente con personalità giuridica. Nel 1999 ha dato vita al progetto AccademiArte con l'obiettivo di superare i confini entro i quali gli specifici ambiti del sapere normalmente si realizzano (arte figurativa, musica, scritture creative, teatro). L'Accademia Musicale di Firenze risulta essere l'unica ambasciata culturale istituzionale a rappresentare nel mondo la città e Provincia di Firenze nonché la Regione Toscana, attraverso la sede di Città del Messico. l'Accademia, insieme all'istituzione gemella Academia de Arte de Florencia di Città del Messico, possiede uno dei violoncelli considerati tra i più preziosi al mondo: lo Stradivari del Vaticano, costruito nel 1620 come viola da gamba da Nicola Amati e trasformato nel 1703 in violoncello da Antonio Stradivari.
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