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Autore principale: Tassone, Aldo
Serie: Il Castoro Cinema / diretto da Fernaldo Di Giammatteo ; 90
Serie: Il castoro cinema [La Nuova Italia] ; 90
Serie: Il castoro cinema ; 90
Serie: I libri dell'Unità/Il castoro cinema ; [17]
Serie: I libri del'Unità. Il castoro cinema ; 17
Serie: Il castoro cinema ; 17
Serie: I libri dell'Unità ; 0017
Fa parte di: I sette samurai / Akira Kurosawa
Fa parte di: I sette samurai / Akira Kurosawa
Akira Kurosawa (黒澤 明 e anche 黒沢 明?; Tokyo, 23 marzo 1910 – Tokyo, 6 settembre 1998) è stato un regista, sceneggiatore, montatore, produttore cinematografico e scrittore giapponese. Riconosciuto come una delle personalità cinematografiche più significative del XX secolo, è tra i più importanti cineasti internazionali. Ha ottenuto tra i vari premi ricevuti il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1951, la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1980, il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia nel 1982 e l'Oscar alla carriera nel 1990.
I sette samurai (七人の侍 Shichinin no samurai?) è un film del 1954 montato, co-scritto e diretto da Akira Kurosawa. La pellicola, ambientata nell'Era Sengoku, narra la storia di un villaggio di contadini che, attraverso suoi rappresentanti, assume dei Rōnin per difendersi dai ciclici saccheggi di un gruppo di briganti. Considerata l'opera magna di Kurosawa, è ancora oggi uno dei film più importanti e citati della storia del cinema. Il film rientra nel ciclo dei drammi storici (jidai-geki), senza tuttavia allontanarsi dal genere dell'intrattenimento.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2022-04-27T02:32:10.302Z