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Titolo uniforme: Arbres et oiseaux
Autore principale: Bernard, Charlotte
Serie: Bellodasapere
Un albero (dal latino arbor) è una pianta legnosa perenne, capace di svilupparsi in altezza grazie ad un fusto legnoso, detto "tronco", che di solito inizia a ramificarsi a qualche metro dal suolo. L'insieme dei rami e delle foglie determina la chioma che può avere forme diverse a seconda delle specie e delle condizioni ambientali.
L'albero di Natale è, insieme con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. L'albero di Natale è un uso di origine nordica, particolarmente diffuso nell'area tedesca. Si tratta in genere di un abete o un sempreverde addobbato con palline, piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi; alla base o sui rami si pongono piccoli regali impacchettati. Un tempo l'albero era sempre di origine naturale, di solito un piccolo abete che veniva tagliato nel bosco e portato in casa come addobbo natalizio. In epoca industriale iniziarono il commercio degli abeti coltivati e degli abeti di materiale plastico, in vari formati e colori. L'abete può essere portato in casa o tenuto all'aperto, viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale e rimosso dopo l'Epifania. Nelle grandi città è d'uso abbellire una delle piazze principali con un grande abete. Quando l'albero viene collocato in casa, è tradizione in Italia che nei pressi o ai suoi piedi venga collocato anche il presepe, come pure siano collocati anche i regali di Natale ben impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Nella tradizione milanese l'albero di natale viene preparato a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. Un'altra usanza ne prevede la preparazione l'8 dicembre, ovvero durante la festività cattolica dell'Immacolata Concezione. L'immagine dell'albero come simbolo dell'axis mundi che collega il Cielo supremo sede della Divinità (specificamente la stella polare) e la Terra, ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.
In informatica, un albero o struttura ad albero (tree in inglese) è la struttura dati che si riconduce al concetto di albero con radice presente nella teoria dei grafi. Un albero si compone di due tipi di sottostrutture fondamentali: il nodo, che in genere contiene informazioni, e l'arco, che stabilisce un collegamento gerarchico fra due nodi: si parla allora di un nodo padre dal quale esce un arco orientato che lo collega ad un nodo figlio. Si chiede inoltre che ogni nodo possa avere al massimo un unico arco entrante, mentre dai diversi nodi possono uscire diversi numeri di archi uscenti. Si chiede infine che l'albero possegga un unico nodo privo di arco entrante: questo nodo viene detto radice (root) dell'albero. Ogni nodo che non presenta archi uscenti è detto foglia (leaf node) e in ogni albero finito, cioè con un numero finito di nodi, si trova almeno un nodo foglia. Ovviamente, un nodo può essere contemporaneamente padre (se ha archi uscenti) e figlio (se ha un arco entrante, ovvero se è diverso dalla radice). Solitamente ogni nodo porta con sé delle informazioni e molto spesso anche una chiave con cui è possibile identificarlo univocamente all'interno dell'albero. L'altezza o profondità dell'albero è il massimo delle lunghezze dei suoi cammini massimali, cammini che vanno dalla radice alle sue foglie.
Animali compassati è l'idea, un'invenzione originale dell'illustratore e autore italiano di libri per ragazzi Daniele Nannini, di ricondurre le fisionomie animali (e quindi anche umane) ad una simmetria che si può ricostruire usando esclusivamente circonferenze o sezioni di circonferenza e la realizzazione di questa intuizione tramite un compasso. Il primo libro in cui questa idea viene sviluppata, intitolato appunto Animali compassati, è stato stampato in prima edizione in Italia nel 1987. Nel 1988 esce A notte tonda che applica la stessa idea agli animali notturni e introduce anche una traccia di narrazione, ritmando, attraverso il passaggio graduale dei colori del fondo dal chiaro allo scuro e viceversa, lo scorrere delle ore buie dal tramonto all'alba. Del 1991 è infine l'uscita di Circocircotondo che rinuncia alla prospettiva frontale e alla postura statica per affrontare, sempre attraverso la stessa tecnica, gruppi di animali in movimento. Qui compare anche per la prima volta un testo narrativo in rima che scandisce l'apparizione dei vari animali. In questi libri l'uso del compasso per tracciare le figure è accompagnato per la colorazione dalla utilizzazione dell'aerografo, strumento particolarmente adatto a rendere le rotondità e la morbidezza. Nel 1988 a Nannini viene conferito il premio della rivista italiana Andersen come miglior illustratore dell'anno mentre a cura della provincia di Pavia viene allestita una mostra che raccoglie gli studi preparatori e i disegni originali dei libri della serie che vengono stampati anche in Francia e in Spagna nel 1991. L'idea di realizzare una serie di animali con una costruzione geometrica fatta di soli cerchi, pensata per i ragazzi, è diventata nel tempo popolare presso gli adulti, soprattutto insegnanti e matematici.
Aida degli alberi è un film d'animazione italiano del 2001, diretto da Guido Manuli, terzo lungometraggio realizzato dallo studio Lanterna Magica. La trama è liberamente tratta dall'opera lirica Aida di Antonio Ghislanzoni musicata da Giuseppe Verdi. È il primo lungometraggio di animazione italiano che ha utilizzato per la sua realizzazione tecniche 3D in sequenze complete. La colonna sonora del film è di Ennio Morricone.
Le fanerogame parassite sono piante fanerogame che vivono a spese di altre piante e si possono distinguere in due categorie: parzialmente parassite e interamente parassite. Le fanerogame parzialmente parassite hanno sia foglie verdi che radici (come le piante dei generi Melampyrum e Rhinanthus) oppure soltanto foglie verdi come il vischio (Viscum album), in cui le radici si sono trasformate in austori che penetrano nei tessuti della pianta ospite. Le fanerogame interamente parassite non possiedono né radici né foglie verdi, come le piante dei generi Cuscuta e Orobanche. Le cuscute attaccano diverse piante coltivate (soprattutto erba medica, trifoglio e barbabietola), mentre le orobanche colpiscono soprattutto le leguminose.
Record aggiornato il: 2025-11-09T02:25:06.645Z