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Autore principale: Accademia delle Arti del Disegno
Pubblicazione: Firenze : EDAM, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Alessandro Manetti (Firenze, 1 febbraio 1787 – Firenze, 10 dicembre 1865) è stato un ingegnere e architetto italiano. Fu un importante esponente del rinnovamento tecnologico e del linguaggio neoclassico in Toscana.
La chiesa di San Leopoldo si trova nel centro di Follonica, precisamente in piazza della Chiesa. La chiesa, di stampo neoclassico, a croce latina, è stata progettata dagli architetti Alessandro Manetti e Carlo Reishammer, realizzata tra il 1836 e il 1838, e consacrata nell'anno 1838 alla presenza del granduca Leopoldo II di Toscana. Fu la prima chiesa italiana a comprendere numerosi elementi in ghisa, come il sagrato, il rosone della facciata e l'abside, identificabili nell'esterno della struttura; in ghisa sono anche la punta del campanile (costruito con travertino della vicina Valpiana), come alcuni arredi interni, tutti prodotti nelle Regie Fonderie Follonichesi, poste di fronte alla stessa chiesa dal 1836, quando fu deciso dal Granducato di Toscana, di fare di Follonica la sede della Regia amministrazione delle miniere di rio e fonderie del ferro. L'interno è arricchito da decorazioni parietali realizzate da Giuseppe Castellucci nel 1928, da un tabernacolo in marmo e da un fonte battesimale eseguiti da Lorenzo Nencini nel 1841.
Giuseppe Manetti (Firenze, 16 novembre 1761 – Firenze, 28 agosto 1817) è stato un architetto e botanico italiano.
L'architettura neoclassica in Toscana si affermò tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell'Ottocento all'interno di un quadro storico-politico sostanzialmente allineato a quello che interessò il resto della penisola italiana, sviluppando tuttavia caratteri originali. Infatti, a differenza di altre regioni, dove negli anni del rinnovamento giunsero spesso architetti da fuori, l'Accademia di belle arti di Firenze formò direttamente i protagonisti di una stagione particolarmente vivace, soprattutto nell'ambito del Granducato di Toscana.
Per architettura neoclassica si intende lo stile architettonico che, in linea con la più generale tendenza artistica del neoclassicismo, riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana e la razionalità nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi costruttivi. Nella storia dell'architettura, questo stile emerse successivamente al tardobarocco e al rococò, in anni in cui il Grand Tour segnava la formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti e di tutta la classe aristocratica e dell'alta borghesia. Il periodo di sviluppo di questo stile corrisponde a quello che gli storici dell'economia definiscono della rivoluzione industriale. Sempre in questo periodo comincia il distacco dell'architettura dai problemi della pratica costruttiva.Nonostante veri e propri stili precursori, come quello italiano di Andrea Palladio successivamente seguito dal palladianesimo, diffusosi poi in Inghilterra e in seguito in tutto il mondo che influì notevolmente l'architettura neoclassica, il neoclassicismo vero e proprio cominciò dopo la metà del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e nell'America Latina. Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, l'architettura del neoclassicismo fu caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari paesi. A questo proposito è difficile stabilire una periodizzazione rigorosa: infatti, il Neoclassicismo, non solo può essere inserito in una corrente più ampia fondata sullo studio dell'architettura classica (già a partire dall'architettura cinquecentesca), ma restò in voga per tutto il XIX secolo, caratterizzandosi durante l'eclettismo e finendo per lasciare le sue tracce nell'architettura più recente (si vedano le varie tendenze monumentaliste novecentesche).
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