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Pubblicazione: Milano : Electa, 2006 ; Roma : La biblioteca di Repubblica
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle quattro età storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) in cui viene convenzionalmente suddivisa la storia dell'Europa nella storiografia moderna. Il Medioevo è costituito da un periodo di circa mille anni. Alcuni storici indicano come suo avvio la morte dell'imperatore romano Teodosio (395), l'ultimo a governare l'impero unito; altri indicano invece la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476). Tradizionalmente, il Medioevo si conclude con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo (1492), evento che sancisce l’inizio dell'Età moderna. Il Medioevo è poi solitamente suddiviso in Alto e Basso Medioevo (nei paesi di cultura anglosassone si usa spesso distinguere anche un pieno Medioevo, concetto solitamente non utilizzato in Italia). Il concetto di Medioevo compare per la prima volta nel XV secolo, con i termini latini media aetas o media tempestas, con il significato di "età di mezzo", in ciò riflettendo l'opinione dei contemporanei, per cui tale periodo avrebbe rappresentato una deviazione dalla cultura classica, in opposizione al successivo Umanesimo e Rinascimento. Alcuni fenomeni tipici dei primi secoli, come il crollo demografico, la deurbanizzazione, il declino del potere centralizzato, le invasioni e le migrazioni di massa delle tribù, erano già iniziati nella tarda antichità. Come conseguenza delle invasioni barbariche del V secolo, in particolare di quelle dei vari popoli germanici, si vennero a formare nuovi regni nei territori che erano stati dell'Impero Romano d'Occidente. L'Impero Romano d'Oriente, invece, sopravvisse per tutta la durata del Medioevo, ed è generalmente oggi indicato con l'espressione "Impero bizantino"; nel VII secolo, però, l'Impero d'Oriente perse il Nord Africa e il Medio Oriente, passati sotto il dominio del Califfato degli Omayyadi, una dinastia islamica; ciò portò al fenomeno delle Crociate, durante le quali il mondo islamico e quello cristiano si scontrarono tra l'XI e il XIII secolo; la prima fu indetta nel 1095. Sebbene vi fossero stati cambiamenti sostanziali nella società e nelle strutture politiche, la rottura con l'antichità classica non fu completa: l'Impero Bizantino si considerava diretto successore dell'Antica Roma e il diritto romano era ancora la base legislativa fondamentale, ordinata nel Corpus Iuris Civilis; in Occidente, poi, la maggior parte dei nuovi regni utilizzava le istituzioni romane ancora esistenti. Il mito dell'antica Roma rimase sempre vivo, come mostra la fondazione nel IX secolo del Sacro Romano Impero da parte dei Franchi, che comprendeva gran parte dell'Europa occidentale e che, anche nel nome, si richiamava agli ideali di universalità tipici dell'Impero Romano. I rapporti che univano Europa, Asia ed Africa, interrotti dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, ripresero dopo il IX secolo, con la nascita delle repubbliche marinare. Dal punto di vista religioso, caratteristiche del Medioevo furono la diffusione sempre più capillare del Cristianesimo e dell'Islam, quest'ultimo nato nel VII secolo in Arabia e diffusosi nel Nord Africa ed anche in alcune aree dell'Europa meridionale. La religiosità medievale fu contraddistinta anche dalla fondazione di una fitta rete di monasteri, dalla nascita degli ordini mendicanti, dalla loro predicazione e dalla fondazione dei loro conventi. Dal punto di vista dell'organizzazione sociale, politica ed economica, un fenomeno tipico del Medioevo fu il feudalesimo (sviluppatosi in forme diverse in base al contesto ed al periodo storico), il sistema curtense, la diffusione ovunque dei castelli (in seguito al X secolo) e la nascita della classe dei cavalieri. Dopo il 1000, si fa convenzionalmente iniziare il Basso Medioevo. Durante questo periodo, la popolazione europea aumentò notevolmente, grazie alle innovazioni tecnologiche ed agricole che permisero al commercio di prosperare; i raccolti aumentarono, favoriti anche dal cosiddetto periodo caldo medievale. Le città, entrate in profonda crisi nell'Alto Medioevo, ripresero allora ad espandersi. La crescita di popolazione subì una grave battuta d'arresto tra il 1347 e il 1350, a causa della peste nera, che uccise circa un terzo degli europei. Nel Basso Medioevo iniziò il processo che portò alla formazione degli stati nazionali centralizzati. La vita intellettuale era segnata dalla scolastica, una filosofia che enfatizzava l'unione di fede e ragione. In questi anni iniziarono a nascere le prime università. Tra i fenomeni più significativi della cultura medievale, si ricordano la teologia di Tommaso d'Aquino, i dipinti di Giotto, la poesia di Dante e Chaucer, i viaggi di Marco Polo, le grandi cattedrali, l'arte romanica, l'arte gotica, l'arte bizantina.
I Radaniti o Radhaniti (in ebraico, רדהני / Radhani (singolare) o רדהנים / Radhanim (plurale); in arabo: الرﺍذﺍنية, al-Rādhāniyya) furono mercanti ebrei dell'Alto Medioevo. Sembra che abbiano svolto un ruolo fondamentale negli scambi mercantili di prodotti rari e di lusso tra il mondo cristiano e quello musulmano, specialmente nel IX secolo dell'era cristiana.. Malgrado le teorie di Henri Pirenne, che parlava di una cesura pressoché totale dei traffici fra Europa cristiana e mondo islamico, i rapporti commerciali e culturali non erano in realtà mai venuti meno, anche se resi indubbiamente più difficili dalle saltuarie ostilità (non solo ideologiche) tra le due sponde contrapposte del mar Mediterraneo e le attività piratesche di entrambi gli schieramenti. A fungere da intermediari fondamentali furono di norma gli ebrei, come pure le società commerciali miste islamico-ebraico-cristiane in epoca fatimide, così come mostrato dai documenti scoperti e in via d'interpretazione della Geniza del Cairo. Le rotte commerciali attive in epoca imperiale romana restarono sostanzialmente utilizzate anche in periodo alto-medievale grazie agli sforzi dei Radaniti. I loro itinerari coprivano una gran parte dell'Europa, del Nordafrica, del Vicino Oriente, del Medio Oriente e dell'Asia centrale, estendendosi fino all'India e alle aree di cultura cinese. Non si sa tuttavia se il termine "Radaniti", utilizzato unicamente da una sola fonte diretta, si possa riferire a una specifica corporazione, a una casta o se si sia trattato di un termine generico per indicare i mercanti ebrei che praticavano il commercio trans-eurasiatico.
Un secolo (simbolo: sec) è un periodo di tempo la cui durata è di 100 anni consecutivi. Un secolo è lungo 10 decenni o 20 lustri. Dieci secoli formano un millennio, ecc. Il simbolo del secolo, sec, spesso è usato impropriamente per indicare i secondi, i quali vanno indicati con il simbolo s; in ogni caso le unità di misura non vanno abbreviate col punto (esempio comune: sec.).
Dal punto di vista storico, l'Alto Mantovano come si presenta oggi, cioè come settore periferico della provincia di Mantova, si è venuto formando lungo il corso di molti secoli. In epoca romana e medievale, infatti, solo parte del territorio attualmente compreso nella parte settentrionale della provincia di Mantova era realmente mantovano: con una certa sicurezza, solo Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Volta Mantovana, Cavriana, le terre, cioè, più vicine al capoluogo. Una buona parte delle terre ora mantovane furono guadagnate a Mantova a seguito della spinta espansionistica promossa dai Gonzaga soprattutto durante il XIV-XV secolo - Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Solferino, Guidizzolo, Medole, Redondesco, Mariana Mantovana, Acquanegra sul Chiese, Canneto sull'Oglio, Casalromano -, a spese del distretto bresciano: era quello che all'epoca veniva chiamato Mantovano Nuovo. Il cosiddetto "Asolano", comprendente Asola, Casalmoro, Casaloldo, poi, fu incluso nella provincia di Mantova solo a partire dal XIX secolo, così come i comuni, fino a quel momento veronesi, di Monzambano e Ponti sul Mincio. Si capisce bene dunque come soprattutto dal Medioevo in poi l'Alto Mantovano sia sempre stato luogo di confine, in cui si sono svolte molte battaglie e scaramucce tra il Papato e l'Impero durante la lotta per le investiture – battaglia di Volta Mantovana, ottobre 1080 -, tra i vicini comuni cittadini di Brescia e Mantova e i signori-feudatari del contado – in particolare i cosiddetti conti rurali bresciani - per il possesso e il controllo del territorio, tra i comuni di Mantova, Brescia, Cremona e Verona per l'amministrazione del potere nelle campagne nel periodo di loro maggiore espansione, e durante il contrasto tra l'imperatore e la Lega Lombarda. Questa situazione può essere ritrovata nello stesso periodo in molte altre parti d'Italia, ma in questo caso il senso del vivere sul confine è continuato anche nelle epoche successive con le dominazioni dei Visconti, dei Gonzaga e della Serenissima Repubblica di Venezia – battaglia di Casaloldo, maggio 1509 -. Questo territorio ha sempre vissuto la vita delle terre di confine cercando di volta in volta di cogliere i privilegi di tale condizione o di evitarne i danni. La presenza di torri e castelli è sicuramente legata a tale particolare situazione che si è trascinata per secoli, a causa della particolare localizzazione geografica di questa area, per secoli contesa tra diverse istituzioni politiche e religiose. Tutto ciò ha dato vita ad una serie di presenze e contaminazioni importanti, come l'insediamento nel territorio di famiglie fortemente legate ai Gonzaga oppure alla Serenissima che hanno lasciato molti segni della loro presenza nei palazzi, nelle chiese, nelle corti. Anche dopo la caduta degli stati dei Gonzaga e di Venezia nelle terre dell'Alto Mantovano si sono svolte alcune importanti battaglie, tra cui la battaglia di Castiglione delle Stiviere del 1706 e quella del 1796, nella seconda delle quali fu protagonista Napoleone Bonaparte, e la battaglia di Goito del 1848.
Bellinzona (latino Bilitio o accusativo Bilitionem, 1218 Bilizone, XIV sec. Birinzone e Berinzone, XV sec. Birinzona anche Berinzona, XVI sec. Belinzone o Berinzone Fine XVI secolo Belanzano (Galleria delle mappe Musei Vaticani) o Bellinzone, XVII sec. Belizona e Belinzona, in dialetto ticinese Belinzona, ma anche Brenzona o Borgh, in tedesco Bellenz o Bellentz [desueto], in francese Bellinzone, in romancio Blizuna) è un comune svizzero del Canton Ticino. È la città capitale del Canton Ticino e capoluogo del distretto omonimo; conta 44 046 abitanti, mentre l'agglomerato e distretto contano oltre 54 900 abitanti. La città è attraversata da nord e in direzione ovest dal fiume Ticino. Nel 2017 11 ex-comuni del distretto (Camorino, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant'Antonio, Sementina) e Claro (già distretto di Riviera) sono stati accorpati al comune di Bellinzona. La popolazione del comune è dunque passata da circa 18 000 a oltre 44 000 abitanti, e la superficie da 19 km² a quasi 165 km².
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