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Autore principale: Cecchi, Emilio
Edizione: 4. ed
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1943
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
L'America del Sud o Sud America o America meridionale è la parte del continente americano posta a sud dell'Istmo di Panama fino a Capo Horn/Capo Froward, comprendendo buona parte dell'America Latina, una delle tre macroregioni in cui attualmente viene suddivisa l'America assieme all'America settentrionale e l'America centrale. Nella letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le Isole Britanniche) e dell'America latina, è considerata un subcontinente, facente parte del continente America, mentre secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa sarebbe invece un continente a sé stante. Contenuta interamente nell'emisfero occidentale e per la maggior parte nell'emisfero australe, è bagnata ad ovest dall'oceano Pacifico, a nord e ad est dall'oceano Atlantico; a nord-ovest confina con l'America centrale attraverso l'istmo di Panama. Ha una superficie di 17804990 km², che corrisponde a quasi il 12,7% delle terre emerse; nel 2016 la sua popolazione è stata stimata sui 422,5 milioni di abitanti.
La colonizzazione europea delle Americhe fu il fenomeno storico che portò all'esplorazione, alla conquista e all'occupazione del continente americano da parte di diversi stati d'Europa, tra i quali la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Francia e l'Inghilterra. Benché l'obiettivo principale fosse quello di espandere i propri affari commerciali, civilizzando e propagando la fede cristiana nel "Nuovo Mondo", il processo di colonizzazione produsse una sistematica distruzione, in taluni casi persino fisica, delle culture delle popolazioni locali. Il processo di colonizzazione si concluse nella seconda parte del diciannovesimo secolo, con la conquista del Far West da parte degli Stati Uniti d'America.
La colonizzazione vichinga dell'America iniziò verso il X secolo, quando i navigatori norreni (spesso impropriamente definiti vichinghi, termine che invece designa i razziatori o i briganti) esplorarono e colonizzarono le aree dell'Atlantico settentrionale, comprese le coste nord-orientali dell'America del Nord.Mentre la colonia norrena della Groenlandia fu sfruttata per quasi 500 anni, gli insediamenti continentali in America settentrionale furono piccoli e non divennero mai colonie permanenti. Furono effettuati numerosi viaggi sul continente, ad esempio per approvvigionarsi di legname, ma non esistono prove archeologiche di insediamenti norreni duraturi.
Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese: United States of America o anche solo United States; in sigla USA o anche U.S. e impropriamente con la sineddoche America) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale. I quarantotto stati contigui e il distretto di Washington D.C. (la capitale federale) occupano la fascia centrale dell'America settentrionale tra il Canada e il Messico e sono bagnati dall'oceano Atlantico a est e dall'oceano Pacifico a ovest. Con 9850476 km² in totale e circa 330 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il quarto paese al mondo per superficie e il terzo per popolazione. La geografia e il clima degli Stati Uniti sono estremamente vari, con deserti, pianure, foreste e montagne che sono anche sede di una grande varietà di fauna selvatica. È una delle nazioni più multietniche e multiculturali al mondo, prodotto di larga scala dell'immigrazione da molti Paesi. Storicamente i paleoamericani migrarono dall'Asia verso quelli che sono gli Stati Uniti circa 12 000 anni fa. La colonizzazione europea cominciò intorno al 1600 e venne per lo più dall'Inghilterra. Gli Stati Uniti d'America ebbero origine dalle tredici colonie britanniche situate lungo la costa atlantica. Le controversie tra la Gran Bretagna e le colonie sfociarono in un conflitto: il 4 luglio 1776 i delegati delle tredici colonie redassero ed approvarono all'unanimità la dichiarazione di indipendenza, che diede ufficialmente vita ad un nuovo Stato federale. La guerra di indipendenza americana, conclusasi con il riconoscimento dell'indipendenza degli Stati Uniti dal Regno di Gran Bretagna, è stata la prima guerra per l'indipendenza da una potenza coloniale europea. La Costituzione fu adottata il 17 settembre 1787 e da allora è stata emendata ventisette volte. I primi dieci emendamenti, collettivamente denominati «Dichiarazione dei diritti» (Bill of Rights), furono ratificati nel 1791 e garantiscono diritti civili e libertà fondamentali. Gli Stati Uniti intrapresero una vigorosa espansione per tutto il XIX secolo, spinti dalla controversa dottrina del destino manifesto. L'acquisizione di nuovi territori e l'ammissione di nuovi stati membri causarono anche numerose guerre con i popoli nativi. La guerra civile americana si concluse con l'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti. Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti si estesero fino all'oceano Pacifico. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale hanno confermato lo stato del paese come potenza militare globale. Gli Stati Uniti sono usciti dalla seconda guerra mondiale come una superpotenza globale, il primo paese dotato di armi nucleari e quale uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo una grave crisi politica e sociale negli anni sessanta e settanta come conseguenza anche della sconfitta nella guerra del Vietnam, che sembrava minare il predominio mondiale statunitense, l'inattesa fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica negli anni novanta hanno invece riconfermato il ruolo dominante degli Stati Uniti che sono rimasti l'unica superpotenza militare e politica mondiale. Gli Stati Uniti sono un Paese sviluppato, con una stima nel 2017 del prodotto interno lordo (PIL) di 19,39 migliaia di miliardi di dollari (il 23% del PIL mondiale a parità di potere di acquisto, a partire dal 2011). Il PIL pro capite degli Stati Uniti è stato il sesto più alto del mondo dal 2010, anche se la disparità di reddito del continente americano è stata anche classificata la più alta all'interno dell'OCSE e i paesi dalla Banca Mondiale. L'economia è alimentata da un'abbondanza di risorse naturali, numerose infrastrutture ed elevata produttività. Il paese rappresenta il 39% della spesa militare mondiale, essendo la prima potenza economica e militare, una forza politica guida nel mondo e al primo posto nel settore della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, ma anche uno stato sociale ridotto rispetto a molti altri paesi del mondo occidentale.
Con il termine America Latina si intende comunemente la parte dell'America composta dagli Stati che furono colonizzati da nazioni quali Spagna, Portogallo e Francia, in cui si parlano per eredità culturale lingue neolatine quali lo spagnolo, il portoghese e il francese, comprendendo dunque il Messico (facente parte del Nordamerica), il Centroamerica e il Sudamerica.<3 Nella definizione non ci si limita alla sola connotazione linguistica, ma si tiene conto anche delle caratteristiche culturali, etniche, storiche, geografiche, religiose, politiche, sociali ed economiche. Tali considerazioni sono valide generalmente per paesi indipendenti e autonomi. Per tale ragione è oggetto di discussioni l'appartenenza del territorio francofono del Canada all'America Latina. Invece Belize, Guyana, Suriname e altri paesi insulari delle Antille che sono tipicamente anglofoni o neerlandofoni sono esclusi dall'America Latina.
Il Messico (spagnolo: México; nahuatl: Mēxihco), ufficialmente gli Stati Uniti Messicani (spagnolo: Estados Unidos Mexicanos; nahuatl: Mēxihcatl Tlacetilīlli Tlahtohcāyōtl), è una democrazia rappresentativa composta da trentuno Stati. Secondo la Costituzione messicana la sede dei poteri della federazione e capitale dello Stato è Città del Messico. Occupa la parte meridionale dell'America settentrionale, e la parte settentrionale dell'America Latina. Il Messico è delimitato a nord dal confine con gli Stati Uniti d'America, a est dal golfo del Messico e dal mare Caraibico, a sud-est dal Belize e dal Guatemala e a ovest dall'oceano Pacifico. Con una superficie di 1.972.550 km² il Messico è il 14º paese più esteso del mondo mentre con 128.649.565 persone, oltre ad essere il 10º paese più popoloso del mondo, e anche lo stato ispanofono più popoloso e il secondo stato cattolico dopo il Brasile. Lo spagnolo è parlato in Messico con molte lingue indigene, ufficialmente riconosciute. L'insediamento umano in questo territorio risale a circa undicimila anni fa e da allora si succedettero svariati popoli, sia agricoltori della Mesoamerica sia nomadi. Dopo la conquista spagnola il Messico cominciò la sua lotta per l'indipendenza politica nel 1810. In seguito per quasi un secolo il paese è stato coinvolto in una serie di guerre interne e d'invasioni straniere che hanno avuto un impatto forte in tutti gli ambiti della vita messicana. Per la maggior parte del XX secolo (principalmente per la prima metà) si assistette a un periodo di forte crescita economica nel contesto di una politica dominata da un unico partito politico. Per volume di prodotto interno lordo (PIL) nominale il Messico è considerata la quattordicesima economia mondiale. Tuttavia la distribuzione della ricchezza è estremamente diseguale, tanto che gli indici di sviluppo umano possono variare enormemente fra zona e zona del paese. Per una buona parte del XX secolo la principale fonte di ricchezza del paese è stato il petrolio, anche se il processo di industrializzazione del paese ha permesso la diversificazione dell'economia. Le rimesse dei lavoratori all'estero sono aumentate di anno in anno e rappresentano il 3% del PIL costituendo un'importante fonte di valuta estera per il paese, accanto ai proventi delle esportazioni di petrolio e del turismo. Dopo la cattura di Pablo Escobar la lotta per il controllo delle rotte della droga per gli Stati Uniti d'America attraverso il Messico ha prodotto una vera e propria guerra civile tra i vari cartelli della droga, che ha portato a oltre 100.000 morti. Il Messico è una potenza regionale e uno dei due paesi dell'America Latina insieme al Cile a essere membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
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