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Fa parte di: Opere volgari di Giovanni Boccaccio corrette sui testi a penna
Serie: Scrittori italiani e stranieri
Serie: Scrittori italiani e stranieri. Poesia
Serie: Autori classici e documenti di lingua
Serie: Autori classici e documenti di lingua / pubblicati dall'Accademia della Crusca
Serie: Autori classici e documenti di lingua pubblicati dall'Accademia della Crusca
Fa parte di: Tutte le opere di Giovanni Boccaccio / a cura di Vittore Branca
Serie: Oscar classici ; 508
Serie: Oscar classici. Tutte le opere di Giovanni Boccaccio ; 508
L'Amorosa visione è un poema allegorico in terzine di endecasillabi scritto da Giovanni Boccaccio. L'opera venne scritta da Boccaccio tra il 1342 e il 1343 e ci è pervenuta in due diverse stesure, di cui la prima, approntata sull'edizione critica, a cura di Vittore Branca e la seconda, tratta dall'edizione del 1521 stampata "In aedibus Zannotti Castellionei impensa D. Andreae Calvi", a cura di G. Claricio e in seguito riprodotta nel Cinquecento in altre tre edizioni. Si ritiene che la versione del Claricio, con eventuali ma non riconoscibili interventi, risalga allo stesso Boccaccio che negli anni intorno al 1356 e il 1360 avrebbe preparato una nuova stesura dell'opera.
Giovanni Boccaccio (Certaldo o forse Firenze, giugno o luglio 1313 – Certaldo, 21 dicembre 1375) è stato uno scrittore e poeta italiano. Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo. Alcuni studiosi (tra i quali Vittore Branca) lo definiscono come il maggior prosatore europeo del suo tempo, uno scrittore versatile che amalgamò tendenze e generi letterari diversi facendoli confluire in opere originali, grazie a un'attività creativa esercitata all'insegna dello sperimentalismo. La sua opera più celebre è il Decameron, raccolta di novelle che nei secoli successivi fu elemento determinante per la tradizione letteraria italiana, soprattutto dopo che nel XVI secolo Pietro Bembo elevò lo stile boccacciano a modello della prosa italiana. L'influenza delle opere di Boccaccio non si limitò al panorama culturale italiano ma si estese al resto dell'Europa, esercitando influsso su autori come Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese, o più tardi su Miguel de Cervantes, Lope de Vega e il teatro classico spagnolo. Boccaccio, insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca, fa parte delle cosiddette «Tre corone» della letteratura italiana. È inoltre ricordato per essere uno dei precursori dell'umanesimo, del quale contribuì a gettare le basi presso la città di Firenze, in concomitanza con l'attività del suo contemporaneo amico e maestro Petrarca. Fu anche colui che diede inizio alla critica e filologia dantesca: Boccaccio si dedicò a ricopiare codici della Divina Commedia e fu anche un promotore dell'opera e della figura di Dante. Nel Novecento Boccaccio fu oggetto di studi critico-filologici da parte di Vittore Branca e Giuseppe Billanovich, e il suo Decameron fu anche trasposto sul grande schermo dal regista e scrittore Pier Paolo Pasolini.
Caccia di Diana è un poemetto in terzine di Giovanni Boccaccio. Non si conosce la datazione precisa del poema anche se la critica la attribuisce con sicurezza al periodo napoletano, quindi tra le prime opere del giovane Boccaccio. Secondo Mario Marti l'opera è stata "composta intorno al 1334 o poco dopo, quando cioè l'autore aveva appena superato i suoi vent'anni".
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